A Peppe Scopelliti, Wanda Ferro, Michele Traversa e a tutti i dirigenti locali della Calabria
Messaggio pubblico
Brevemente: la povertà economica, ma peggio, quella mentale alimentata dai pettegolezzi, influisce e peggiora i rapporti sociali, specie, nelle realtà prive d’interessi intellettualmente variegati. La sottocultura alimentata con il sentito dire imbruttisce esteriormente e culturalmente le persone, specie se contaminate dalla miseria totale o parziale e dagli stenti economici, dalle difficoltà lavorative dei nuovi poveri e da qualche dramma familiare vissuto da quanti hanno perso il lavoro.
Per questi e altri motivi, ho ritenuto opportuno proporre negli anni, in base alle mie possibilità economiche ed esperienziali, interventi mirati ad alleviare lacune culturali attraverso il gioco creativo della pittura e dei linguaggi visivi, proponendo laboratori associativi per genitori e figli. Luoghi d’incontro per bambini di tutte le età nei quali ritornare nella dimensione infantile soppressa dalle circostanze per riscoprire la gioia di un sorriso condiviso. Tornare bambini tra i bambini, abbattendo, per il tempo necessario ai giochi creativi comunitari, i muri eretti dalle problematiche sociali vissute ineluttabilmente nelle famiglie.
I vari laboratori si sono dimostrati una vera e propria terapia dell'anima, condizione testimoniata dall'affetto di quanti hanno avuto la possibilità di parteciparvi e dal rammarico di non poter continuare l’esperienza ludica creativa.
Per quanto accennato chiedo a voi, che ricoprite l’incarico di dirigenti pubblici, politici, imprenditori, persone e enti no profit impegnati nel sociale, di valutare la possibilità di attuare in maniera strutturata e definitiva, qualora riteniate valido il progetto, impegnandovi, sull'esempio di Michele Traversa, vedi ex scuola agraria, di essere presenti affinché si possa attuare sul territorio una fucina creativa aperta a tutti, specie a quanti vivono disagi sociali nell’assoluto rispetto dei ruoli e delle posizioni culturali.
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