venerdì 18 settembre 2009
in calabria ticket sui medicinali
All’entrata di Catanzaro, sul muro in pietra, alcuni fogli bianchi con delle lettere in nero tracciate grossolanamente e incollate in fretta, stamane capeggiava il dissenso di un ignoto contro la decisione della giunta regionale inerente l’inserimento del ticket sulle medicine:
LOIERO HA MESSO IL TICKET SULLE MEDICINE.
Allo stato attuale delle cose, credo sia opportuno qualche analisi sul regresso così da poter dipingere un quadro completo della situazione economica in cui versa l’Italia intera. Su come sono stati gestiti i servizi e, principalmente, sul malcostume dei cittadini nell’utilizzare il diritto alla salute erogato dall’inam. Nel mio piccolo, ricordo che negli anni 60/70, il medico di famiglia prescriveva persino “l’amaro medicinale giuliani” le pomate, gli sciroppi e altri prodotti ritenuti, ora, da banco e quindi a pagamento. Nell’epoca d’oro, l’amaro medicinale era in quasi tutte le case, anche se non si capiva cosa si dovesse digerire: eravamo tutti poveri ma belli snelli; non c’era il lavoro sedentario e non tutti possedevano la macchina. Poi, la crisi industriale indusse i governi a porre dei paletti contro il malcostume di cittadini e amministratori. Oggi, in piena recessione, la coscienza collettiva dovrebbe dimostrare emancipazione e serietà. Controllare, se necessario, l’operato degli amministratori e condividere i sacrifici per risollevare la società e uscire dall’austerità che la globalizzazione ha accentuato.
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