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lunedì 3 settembre 2012

spread, mercati e i limoni amari di Monti

Carburanti alle stelle e generi di prima necessità con prezzi da capogiro.


i limoni del governo Monti
Si sperava in Monti e nella sua squadra di governo ma pare che il tecnicismo dei prof. non abbia risolto i problemi di sopravvivenza e, peggio, non ha risposto a quanto la voce del popolo (Sovrano?) urla da tempo a una classe politica sorda ma attenta ai propri bisogni.
Finora i tagli sono stati a senso unico. Tagli a senso unico nelle aziende che colpiscono solo i dipendenti.
Tasse impossibili per le nuove categorie di poveri che nel tempo sono riusciti a farsi una casa.
Tasse per lo studio, e meno male che lo studio è un diritto! Luce, acqua, gas, persino la legna da ardere è aumentata! Visto che l'80% del trasporto merce avviene su gomma e che le centrali elettriche ancora dipendono dai prodotti petroliferi nonostante lo scempio fatto sul territorio per impiantare mostri eolici e pannelli solari senza tenere conto dell'ambiente( piccolo suggerimento, inutile, lo so, ma gli scienziati hanno preso in considerazione i tetti e le facciate dei palazzoni di città?).

E nell'agricoltura, quanto pesa il rincaro dei carburanti?
In Calabria e Sicilia, oltre al rincaro dei carburanti pesa moltissimo la gestione mafiosa di certi passaggi commerciali. E mentre nella piana di Gioa tauro, ma anche oltre, gli agrumi sono pagati a pochissimi centesimi dalla multinazionale della Coca Cola che li usa per l'aranciata Fanta, in Sicilia, i limoni sono sottopagati con cifre irrisorie tanto da indurre i proprietari a lasciarli sulle piante per non rimetterci l'osso del collo oltre al lavoro.

Intanto sui banche dei super mercati fanno bella mostra di sé i limoni provenienti dall'Argentina: 1 kg alla modica cifra di 2,48€. Intanto lo spread continua a rovinarci l'esistenza insieme ai privilegi intoccabili della politica.

Bravo Monti, hai fatto davvero un buon lavoro! Ma non era questo che ci aspettavamo da te e dalla tua squadra di prof.


giovedì 14 giugno 2012

Monti, la politica e i cittadini

Monti inizia a preoccupare perché le sue esternazioni lo conducono a tenere le distanze dalla gente, dalle preoccupazioni dei cittadini e dalla realtà del Paese.

Monti, in Germania confida che il non essere un politico di professione lo rende più responsabile: «Non devo rispondere agli elettori ma a un Parlamento dove ottenere la fiducia, non devo scendere in strada per trovare voti. Questo mi rende però molto più responsabile, non meno».

Vero! Ma forse il professore dimentica da chi è composto il Parlamento attuale e chi sono i politici che lo assediano e quanto siano stimati dal “popolo”.

Tra le preoccupazioni generali del momento una vecchia “novità” rispunta caldeggiata dal

Presidente del Consiglio, sempre annunciata a Berlino: il Governo sta lavorando a uno strumento per la vendita degli asset pubblici. E, a chi gli chiede se escluda la cessione dell'attivo del settore pubblico, Monti risponde con prontezza: «Non solo non la escludiamo ma la stiamo preparando e presto seguiranno atti concreti. Abbiamo predisposto veicoli, fondi mobiliari e immobiliari, attraverso i quali convogliare, in vista di cessioni, attività del settore pubblico, prevalentemente a livello regionale e comunale».

E' come dichiarare apertamente la volontà di abdicazione del sociale e cedere i gioielli di famiglia a chi detiene il potere economico e causato gran parte dei mali attuali che, quindi, può continuare ad affamare, fare il bello e cattivo tempo specie dopo avere acquisito i diritti dei beni comuni finora mal gestiti da una classe politica asservita.
Possibile che territorio e monumenti, demanio e attività che servono la comunità possano produrre ricchezza solo quando sotto padrone privato?

Può darsi che mi sfugga qualcosa... ma la preoccupazione per un “sociale privatistico che bada al guadagno personalistico a discapito dei deboli” resta.

lunedì 14 maggio 2012

un Monti Masaniello per uscire dalla crisi?

Jp Morgan Chase, la prima banca americana, accusa 2 miliardi $ di perdite sui mercati finanziari nelle ultime sei settimane. Si tratta di operazioni sbagliate di copertura dei rischi, i famigerati derivati. Scommesse andate male. Lo dice l' amministratore delegato Jamie Dimon che aveva inizialmente detto di attendersi 800 milioni di perdite nel trimestre, riconoscendo un “portafoglio troppo rischioso, più volatile e meno efficiente di quello che si pensava. “Ora cercheremo di minimizzare i danni per i nostri azionisti”.


Ma in America sono seri e tre top manager di JPMorgan Chase, (tra questi Ina Drew, chef investment officer, è stato proprio l'ufficio della Drew a causare la maxi-perdita) si dimettono dopo la maxi-perdita di oltre 2 miliardi di dollari legata ai trade sui derivati. Con la Drew anche Achilles Macris e Javier Martin Arajo hanno chiesto di andarsene.

Mentre nell'€zona la bufera sembra non voler cessare!

In Germania i conservatori del Cancelliere tedesco Angela Merkel incassano un duro colpo alle elezioni nel land più popoloso registrando un risultato che potrebbe spingere l'opposizione di sinistra ad attaccare la linea di austerità imposta da Markel a livello europeo.
Le elezioni nel Nord Reno Westfalia, land della Germania occidentale, che ha una popolazione più alta dell'Olanda e un'economia pari a quella della Turchia, si sono svolte 18 mesi prima di quelle nazionali che vedranno Merkel correre per il terzo mandato.
In Grecia, i colloqui tra leader dei principali partiti politici per trovare una soluzione allo stallo negoziale in vista della formazione di un nuovo governo sembrano in alto mare. Ieri, un nuovo ostacolo lo ha posto il leader di SYRIZA, rifiutandosi di continuare a partecipare ai negoziati spiegando di non volere "entrare a far parte o sostenere" un governo deciso ad imporre l'austerity in cambio degli aiuti internazionali.

In Italia, il disagio sociale preoccupa il Presidente del Consiglio, Mario Monti. Il premier infatti è tornato a parlare della difficile situazione economica del nostro Paese e più in generale dell'Europea.
Davanti a una platea di ragazzi della comunità "Rondine", il prof Monti ha sottolineato che "il paese è segnato da una profonda tensione sociale" a causa della crisi che alimenta "il malessere, l'insicurezza, la frustrazione la rabbia". "Ma se continuiamo guardarci con reciproco sospetto, ha spiegato Monti, si alimenta la paura e si indeboliscono le nostre forze".

E se proprio dall'Italia partisse una proposta antica tradotta in melodia napoletana che cita Masaniello e la rivolta contro le gabelle del malgoverno per azzerare i deficit nazionali mondiali e ripartire daccapo?  

mercoledì 26 dicembre 2012

Monti sale in campo, spicca il volo su twitter

i primi twitt di Monti

il professore "sale in campo" tra Natale e Santo Stefano. Non tra il bue e l'asinello in una mangiatoia ma sull'albero di twitter lancia i primi vagiti.

Quasi come a voler simboleggiare qualcosa (che sia la nascita del Salvatore?) un'oretta prima della mezzanotte di ieri, 25 dicembre 2012, il prof Mario Monti è salito sul ramo alto dell'albero celeste (dove hanno già preso posto i grandi della terra, quali Barak Obama e recentemente il Papa) e ha lanciato il suo twitt:

«Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. Saliamo in politica».

È un caso, oppure un atto premeditato il cinguettio del professore?

Il fatto che lui dichiari la volontà, dopo innumerevoli titubanze
(fino a d ora non si è mai lasciato sfuggire una affermazione certa ma tutto lasciava intendere la sua decisione specie dopo la benedizione del capo della cei mons. Bagnasco) nelle immediate ore consacrate al rito più caro al mondo cristiano, qualche dubbio lo genera. E questo comporta una fugace considerazione:

senza nulla togliere al lavoro di maquillage fatto dal prof che ha saputo ridare smalto all'Italia, ingenerato fiducia nei mercati e nella politica internazionale, c'è da capire (visto che le sue azioni sono state condizionate dalle lobby che lui dice di voler “ridimensionare” ma che non ha fatto) se la voglia logorroica di comunicare che sta dimostrando adesso sia tesa al dialogo per amore del bene comune oppure una strategia politica per raccogliere consensi. L'interrogativo nasce dalla ritrosia dimostrata da Monti nei confronti della comunicazione ai cittadini, salvo le conferenze stampa ufficiali, che fino all'altro ieri ha tenuto e imposto ai suoi ministri.
Un discorso a parte si dovrebbe fare per le esternazioni del suo portavoce Polillo e per le leggi della Fornero che piuttosto di promuovere sviluppo lavoro e tutela hanno stralciato conquiste sociali inalienabili. Di fatto alcuni provvedimenti hanno cancellato diritti acquisiti dai ceti meno abbienti e consolidato le strategie di certa classe im-prenditoriale.

ps.
"@SenatoreMonti", sta forse a significare che non si dimette dalla carica di senatore e fa il "capo" tutelato su un'area di moderati che comunque fino ad ora non ha saputo governare l'Italia?

lunedì 5 dicembre 2011

manovra Monti: pagano i soliti

Immaginando guerre titaniche tra il governo e le lobby di potere che assediano le stanze dei bottoni tutto ha un suo perchè. Si capisce perchè non c'è stata la possibilità di tassare i grandi capitali, rimettere in riga le banche e l'alta finanza fantasiosa che ha creato tutto 'sto putiferio mondiale; favorire davvero l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Insomma il solito refren col quale siamo abituati a lottare, anche se Mario Monti, da vero signore, si è tagliato gl'introiti derivanti dai doppi incarichi, non ha adottato altre misure per i parlamentari che sono la stragrande maggioranza sui quali pesa davvero il capitolo “costi della politica”.
Qualche altra cosina sui tagli agli enti locali ma poca roba rispetto alle sofferenze cui sono chiamati i soliti noti al fisco. Comunque,
Queste le principali misure della manovra da 24mld varata dal governo Monti.
FISCO NO AUMENTO IRPEF 43%: non è previsto alcun aumento dell'aliquota Irpef del 43%. ma aumenta l'addizionale regionale Irpef per tutti dallo 0,9% al'1,23% per coprire le spese sanitarie.

RITORNA come IMU l'ICI, l'imposta sulla CASA, ESTIMI CATASTALI +60%
Sulle prime case l'Ici-Imu sarà dello 0,4% con una detrazione sui primi 200 euro. Seconda casa in poi 0,75-0,76%. Gli estimi catastali saranno rivalutati del 60%.

SGRAVI IRAP PER CHI ASSUME
Deducibilità integrale dell'Irap-lavoro per le imprese che assumono lavoratori e lavoratrici per un importo di 1,5 miliardi nel 2012, 2 mld nel 2013 e nel 2014. Previsti interventi a favore di donne e giovani per 1 miliardo l'anno fino al 2014.

AUMENTO IVA A COPERTURA CLAUSOLA SALVAGUARDIA
Dal 1 settembre 2012 ci sarà' un aumento del 2% a copertura della clausola da attuare solo nel caso in cui sia necessario.

TASSA LUSSO SU BARCHE, AUTO E AEREI
Super bollo sulle auto di grossa cilindrata, sulle barche oltre i 10 metri e sugli aerei privati.

SCUDO FISCALE
Prevista un'aliquota una tantum del'1,5% sui capitali rientrati in Italia con lo scudo fiscale.

TRACCIABILITÀ A 1.000 EURO
Divieto di uso del contante per pagamenti superiori ai 1.000 euro. Pagamenti telematici per le p.a e fiscalità' di vantaggio per le imprese individuali e artigiane che consenta l'emersione.

BOLLO SU CONTI CORRENTI E DEPOSITI TITOLI
Il bollo attualmente previsto per i conti correnti viene esteso ai conti titoli, alle polizze vita e ai fondi mobiliari.


PENSIONI
Dal 2012 l'età minima per andare in pensione sarà di 66 anni per gli uomini e di 62 per le donne. Dal 2018 anche le donne usciranno dal lavoro da 66 anni. Le pensioni di anzianità' saranno possibili con 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne. Chi vorrà' uscire prima dovrà' pagare una penale. Abolita la finestra mobile e le quote di anzianità'. Uomini e donne potranno lavorare fino a 70 anni con una fascia di uscita flessibile incentivata.
Dal 1 gennaio 2012 estensione a tutti del metodo contributivo per il calcolo delle pensioni.
Le pensioni non saranno più' rivalutate rispetto all'inflazione eccetto quello al di sotto dei 960 euro mensili che saranno indicizzate al 100% con i proventi derivanti dall'aliquota del'1,5% sui capitali scudati.
Previsto un contributo di solidarietà' per le pensioni d'oro.

PIÙ' CONTRIBUTI PER AUTONOMI E AGRICOLTORI

saranno rideterminate le aliquote contributive per commercianti e agricoltori.

PER LE IMPRESE ARRIVA L'ACE
introdotto il meccanismo denominato Ace, aiuto alla crescita economica, di favore fiscale alla raccolta di capitale a rischio per favorire la patrimonializzazione delle imprese: si interviene con 1 mld nel 2012, 1,5 nel 2013 e 3 nel 2014.

GARANZIA STATO SU PASSIVITÀ' BANCHE
Il ministero dell'Economia è autorizzato a concedere la garanzia dello Stato sulle passività delle banche italiane con scadenza a tre mesi fino a cinque anni.

FONDO PMI
Viene rifinanziato il fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con l'obiettivo di mettere a disposizione delle pmi garanzie per circa 20 miliardi di credito.

BONUS ENERGIA
Vengono resi duraturi tutti gli incentivi per le ristrutturazioni e per il risparmio energetico estendendoli alle aeree colpite da calamita' naturali.

TRASPORTI
sarà istituita un'apposita autorità' del settore

RISORSE PER TPL
Rifinanziato il trasferimento alle regioni per il trasporto pubblico locale.

TAGLI SPESA REGIONI ED ENTI LOCALI, TAGLI PER 5 MLD
Regioni, province e comuni subiranno tagli per 5 miliardi.

PROVINCE
Ridotti i membri dei consigli a massimo 10 membri ed eliminate le giunte.

AUTHORITY
I membri delle authority passano da 50 a 28 componenti

TAGLI COSTI POLITICA
Niente doppio stipendio per ministri e sottosegretari. Monti rinuncerà' al suo compenso da premier e ministro dell'Economia.
Gratuita' per gli incarichi di enti non previsti in costituzione.


SVILUPPO LIBERALIZZAZIONE FARMACI FASCIA C
I farmaci di fascia C potranno essere venduti nella para-farmacie. Apertura del numero di farmacie.

RITORNA L'ICE (istituto per la promozione del commercio con l'estero) abolito dal governo Berlusconi.

mercoledì 7 dicembre 2011

effetto Monti nelle tasche dei cittadini

aore12blog
effetto Monti
Ho perso la fiducia nella classe dirigente e per evitare rush cutanei evito di guardare i talk show della politica vecchia e nuova. A colmare definitivamente la misura ci ha pensato la squadra tecnica di Monti che pieni delle loro teorie stanno cercando di imbonire i cittadini vessati da sempre. C'è poco da teorizzare quando il piatto piange per gli ultimi. Certo, la pillola dei tagli e degli aumenti sarebbe stata meno amara e più sopportabile se avesse colpito i grandi capitali e gli evasori invece dei lavoratori che sono riusciti a realizzare qualcosa dopo anni di lavoro.
La manovra, così sviluppata, dimostra continuità tra il vecchio e nuovo modo d'intendere il sociale, anzi lascia spazi ai populismi e imbastisce alibi alla cattiva politica da quattro soldi che continua a diseducare il popolo.
Il disegno è chiaro! Questo è un governo che serve a dare respiro a squali, caimani, falchi. Predatori che detengono quel 10% delle ricchezze nazionali e che fanno il bello e cattivo tempo. Inutili quindi le lenzuolate giornalistiche comprate per urlare ADESSO BASTA! ma, ...e se si girano gli
eserciti e spariscono gli eroi se la guerra poi adesso cominciamo a farla noi non sorridete gli spari sopra sono
per voi  

mercoledì 16 maggio 2012

deliranti lettere della FAI, nel mirino Equitalia e Monti

Lettere con minacce sono state inviate a due giornali calabresi: Calabria Ora e Gazzetta del sud.


Minacce al presidente di Equitalia Sud e al Presidente del Consiglio Monti; “è uno dei 7 rimasti'', scrivono gli anarchici nella lettera arrivata questa mattina nella redazione centrale del quotidiano “Calabria Ora” a Rende. La stessa lettera era arrivata ieri, ma se n'è avuta notizia solo oggi, nella redazione reggina della 'Gazzetta del Sud'.

Nei fogli pervenuti ai giornali,
l'intestazione del Nucleo Olga, Federazione anarchica informale Fronte rivoluzionario internazionale ''Fai Calabria, si legge che “Equitalia Sud sarà oggetto di attenzione nella persona del suo presidente, becero uomo d'affari e servitore del potere economico''. ''La riscossione in Italia è divenuta una ruberia al popolo che sarà segnata con il marchio della vita, ma questa volta vi avvisiamo prima, una serie di provvedimenti contro il popolo sono stati la causa del fallimento sociale e ci ha 'obbligati' a militare sul campo di battaglia''.
''La Signora, ministro Cancellieri - si legge nella lettera - ha detto che se si attacca Equitalia è come attaccare lo Stato, quindi attaccheremo lo Stato anche attraverso Equitalia fin quando lo Stato non cambierà marcia a tutela il Popolo, gli Operai e le Imprese''.
Ogni altro suicidio per la crisi, prosegue il testo, ''è ritenuto un omicidio di Stato'' e sarà ''punito con il marchio della vita sino ad elevare il livello a ricordo della vita''.
E ancora, che lo Stato potrebbe ''modificare il Durc facendolo divenire strumento di compensazione tra Stato e Imprese che si vedono fallite proprio perché tale documento, il Durc, non è più regolare per forza di cose, potrebbe anche eliminare tale documento in blocco''.
''Diciamo a Monti che lui è uno dei 7 rimasti e che il Popolo non ha nessun interesse a rimanere in Europa, a salvare le banche, a saldare i conti di uno Stato che ha sperperato per conto proprio, nessun interesse ad acquistare aerei a propulsione nucleare, ad avere Maserati blindate, nessun interesse a pareggiare un bilancio di chi dopo 60 mesi va in pensione milionaria, il Popolo ci ha dato mandato e sacrificheremo anche le nostre vite per la causa giusta''.
A leggere queste parole si rimane di sasso! Come si può pretendere di annientare una vita in nome di quale ideologia? Solo il delirio può indurre a sragionare in nome di un fantomatico “popolo” che minimamente si sogna di dare mandati a voi pazzi sanguinari! Più pazzi di quanti si riempiono la bocca del “popolo” quando vogliono tutelare interessi privati, forzare la mano nelle scelte elettoralistiche e per rafforzare deliranti teorie. Ecco come viene usato “il popolo” da certa politica e voi che dovreste essere dalla parte dei cittadini liberi ammazzate? NO! NON SIETE LEGITTIMATI! una cosa è murare simbolicamente una porta per dissentire, altra è l'eliminazione fisica degli avversari!.




sabato 10 novembre 2012

Vergogna! l'altra faccia della politica

Sperano di prenderci per stanchezza. E forse non hanno torto.
courtesy Mario Iannino, 2012, "cultura,conviene"
Ad ascoltare le liti dei soliti noti, da ricovero saremmo noi, se continuiamo a dare retta alle loro tattiche farneticanti.
Come si fa a stare dietro alle scempiaggini della politica italiana per tutti questi anni senza collassare o reagire?
Ancora una volta siamo costretti ad assistere all'assurdo! Non si smentiscono! E invece di trovare soluzioni logiche e positive per il bene dell'Italia, i parlamentari giocano una bruttissima partita:

Schifani, presidente del senato, quando crede di non essere ascoltato dai giornalisti parla a ruota libera: “Ce la sto mettendo tutta e ce la facciamo, altrimenti Grillo dal 30 va all'80%»,dice a Fiorello a margine di una visita all'associazione Andrea Tudisco che ospita bambini oncologici. Spero che il mio ottimismo - aggiunge Schifani - a breve si traduca in certezza. Ci sono notevoli margini per pensare che a breve si arrivi ad un'ampia intesa tra le forze parlamentari”.
Bersani:
Chi pensa che con questa riforma elettorale si arrivi al Monti-bis è da ricovero. Ci sarebbe la palude e l'ingovernabilità. Lo tsunami, non per il pd , ma per l'Italia», ha aggiunto stroncando così l'ipotesi di riforma della legge elettorale.

Casini: Noi non siamo stati sudditi di Berlusconi, non lo saremo di Bersani. Siamo abituati a stare a schiena dritta, non chiniamo la schiena. Lui (Bersani) ci accusa di tatticismo io capisco che sia nella foga della campagna elettorale ma il Pd deve abituarsi a parlare con rispetto.
Bersani dice che pensare ad un Monti-Bis è da ricovero?Allora anche io sono da ricovero e con me molti del Pd che pensano ad un Monti-Bis», ha replicato Casini. Non si può tornare alle cattive abitudini del passato, inviterei Bersani ad essere un po' più cauto perché vicino a lui ci sono molti che sono da ricovero. Facciamo le persone serie.

Appunto! Fate le persone serie almeno adesso, visto che grazie a voi abbiamo dovuto ricorrere a un Governo Tecnico per risollevare l'immagine della Repubblica Italia!

Che ben venga Grillo! E tutti quelli che la pensano come lui.


mercoledì 6 marzo 2013

Italia, verso la terza Repubblica

aore12

E Monti ritorna a ordire trame al riparo da occhi e orecchi indiscreti.

Finito il tempo della campagna elettorale e presa la batosta, il prof nasconde i suoi pensieri alla stampa e ai cittadini italiani; tenta incontri con i maggiori leader delle forze politiche a lui consone ma nulla è dato sapere. Dopo Casini e Renzi dovrebbe toccare a Bersani, Berlusconi e infine a Grillo quale esponente della “pancia” degli italiani.
Dal canto suo, forse, il Presidente Napolitano, visti i risultati delle urne e le intenzioni nebulose dei partiti presenti, potrebbe pensare a un governo del Presidente. Ma Lui, come si sa, termina il settennato tra due mesi e non può imbarcarsi in una avventura simile. Quindi?
Si potrebbe ipotizzare una proroga nei suoi confronti fino alla soluzione politica del problema, anche perché sarebbe impensabile un altro governo tecnico che, come si è abbondantemente visto, quello di Monti non ha avuto niente di tecnico ma moltissimo di politico (basta pensare agli interventi fatti dalla Fornero contro le classi deboli e i dipendenti tesi a “migliorare mobilità e carichi di lavoro” da ciò l'abolizione dell'art. 18 dello Statuto dei Lavoratori). In merito è opportuno ricordare i tagli traumatici operati dal governo tecnico di Monti in maniera unilaterale, tagli che hanno abbattuto il potere d'acquisto di dipendenti e pensionati ma non hanno per niente intaccato gli stipendi d'oro di dirigenti e parlamentari. Restrizioni che, viste e documentate dai media e che bruciano sulla carne viva dei più poveri, hanno di fatto amplificato le paure collettive.

Il compito del prossimo governo è arduo. Senz'altro i sacrifici aumenteranno. E a questo punto, è improrogabile una presa di posizione netta per chiunque andrà a governare: equità e parsimonia! Queste le linee guida se si vuole dare un segnale politico e ripristinare la fiducia tra cittadini e istituzioni.

mercoledì 17 febbraio 2021

Pd, leu, M5s insieme con Draghi x l'Europa

Il “fratello maggiore” ha risposto all'invito che Bersani fece qualche giorno addietro:

L’annuncio della nascita della nuova formazione è arrivato con una nota congiunta firmata dai capigruppo in Senato: Ettore Licheri (M5s), Andrea Marcucci (Pd), Loredana De Petris (Leu). “Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo governo Draghi”, si legge, “abbiamo deciso, sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare che, a partire dall’esperienza positiva del governo Conte II, promuova iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica e alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese”.


Noi”, ha commentato nella trasmissione di Bianca Berlinguer il segretario dem Nicola Zingaretti, “dobbiamo porci il problema serio che non si possono solo declamare contenuti e valori, il problema nella vita concreta è quello di realizzarli: per questo si fanno “le alleanze anche parlamentari”. Ma soprattutto, ha aggiunto, “l’intergruppo è importante perché questa ampia maggioranza offre al presidente Draghi un’area omogenea per raggiungere gli obiettivi europeisti che altrimenti sarebbe, lui e non solo il progetto, stato più debole”.

Che dire? La politica è alchimia! È un continuo divenire. Gli umori si sommano alle idee personali e ideali. Anche con Monti ci si aspettava il famoso salto nel cambiamento culturale e sociale della classe politica. Avremmo dovuto assistere all'emancipazione della democrazia e della solidarietà che nel frattempo si erano arenate nei personalismi e nelle leggi ad personam, alle bugie dei detentori del potere istituzionale. Tant'è che lo scotto l'abbiamo subito noi dal basso con le riforme alla “Fornero” ritenute dolorose ma necessarie da Mario Monti.

Lo stato sociale in quegli anni ha subito una frenata demolitrice dai contraccolpi nefasti per i comuni cittadini ma non per le classi agiate in cui facevano salotto imprenditori e politici. Una per tutte la serrata dei “pensionati d'oro”! L'alzata di scudi degli intoccabili dorati contro le decisioni sacrosante del prof. Mario Monti ideate per dividere, anzi, condividere i sacrifici tra tutti gli italiani, ha sortito effetti devastanti: quello che molti osservatori definiscono “populismo e populisti o, peggio, malpancisti ignoranti” è il risultato del distacco dalla cosa pubblica e dalla politica attiva degli italiani che si son visti vessati e oggetto di macelleria sociale.

Tanto per ricordare.

domenica 10 febbraio 2013

ancora suicidi, vittime della disoccupazione

Parole, strategie politiche e suicidi a iosa per servire lo spread, grazie a tutti, tecnici e politici.

Il tam tam è assordante. Sui social net, tra le innumerevoli inutili frasi fatte dei tanti che cliccano mi piace sulle cose di pancia, la notizia del suicidio del muratore siciliano diventa un pugno allo stomaco. Si apprende, così, tra l'indolenza della campagna politica che nei fatti dimostra attenzione solo alle alleanze e alle tattiche per vincere, che ai suicidi degli imprenditori seguono o fanno il paio i poveri cristi.
Operai e lavoratori più o meno sindacalizzati, forse poco istruiti secondo i parametri dei prof e della classe dirigenziale degli ultimi vent'anni che non ha saputo evitare i drammi dei senza lavoro.

Davanti alla morte qualsiasi parole è inutile! come qualsiasi teorizzazione che non porta alla soluzione dei problemi esistenziali legati alla dignità, all'autostima fortificata dal lavoro dei singoli.

Come non essere solidali con i preti schierati sul fronte dei deboli; che maledicono lo spread e quanto ruota attorno alla fredda dinamica dell'alta finanza che, alla fine, se mai riuscirà a salvare i conti delle nazioni, falcidia i deboli.

Casini appoggia l'agenda Monti. Monti non transige sui conti. Bersani dice di essere in sintonia con Monti. Fini pure. Berlusconi ridà i soldi dell'imu indietro. Ma nessuno parla delle reali possibilità di creare nuova occupazione. Anzi, tutti, nessuno escluso, dicono convintamente che si devono operare tagli di personale nella pubblica amministrazione mentre i privati lo fanno da sempre e usano il licenziamento come forma di ricatto per sfruttare al massimo le energie dei dipendenti.

Questo è lo stato dell'arte in Italia. e mentre la campagna elettorale continua, in provincia di Trapani un altro disoccupato, un muratore sindacalizzato, si impicca.

sabato 24 marzo 2012

riforma del lavoro: Mario Monti, Premier ineccepibile

Avere pazienza per i politici che verranno! Così conclude il suo intervento il Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti dopo avere dissertato sulle esperienze e scelte dei governi precedenti. Con estrema correttezza e onestà mentale ha fatto il punto sui problemi attuali e sugli atteggiamenti poco corretti di ex Ministri e Premier che ora si trovano a cavalcare il vento delle elezioni e quindi sparano cazzate su tutto pur di recuperare consensi.
Insomma, un Mario Monti da Oscar a Cernobbio (Como). Un vero Capo di governo che lavora per il bene di tutti pur ammettendo le difficoltà oggettive e i probabili problemi che determinate scelte, operate dal suo governo, obbligate e improcrastinabili, creano agli italiani.

sabato 5 gennaio 2013

Monti, garante e simbolo della nuova destra

monti svela il suo simbolo
Il Professore sceglie un hotel romano del centro per promuovere la sua lista. E dopo circa 45 minuti di ritardo inizia la presentazione del simbolo  sottraendosi alle domande dei giornalisti. 
Dà, però, chiare indicazioni sui criteri delle candidature che dovranno affiancare le sue liste:
alla Camera sarà composta solo da esponenti della società civile e non da parlamentari. Mentre al senato sarà mista ed i parlamentari con un massimo di due deroghe affiancheranno gli esponenti civili.

Monti, in serata, su la 7, ospite di Otto e mezzo, ha precisato "non sono candidato e non è nato un mio partito personale", ma si tratta di "un tentativo di avvicinare i cittadini alla politica", osservando che ora "c'è uno scollamento fra cittadini e politica insano. Spero con la mia lista di poter servire all'Italia". E ha spiegato i motivi della sua salita in politica: "mi sarei sentito a disagio andando nella mia dorata nicchia al senato e vedere dissipare buona parte di quello che l'Italia ha costruito in quest'anno".

"Non sentivo la necessita' personale di infliggere una tale svolta alla mia vita, non ho mai promesso soluzioni facili ai cittadini, ho chiesto sacrifici. Non voglio paragonarmi con nessun altro, ma voglio dare un contributo per migliorare le cose".

Nelle due affermazioni c'è una contraddizione inverosimile: sale in politica ed è già senatore a vita. Dà il contributo per migliorare le cose solo ad una piccola nicchia di potere che schiavizza con le sue politiche la maggior parte degli italiani.

Lo si evince anche dalle alleanze. Tutte con la testa girate a destra. Una destra, questa, sì, conservatrice che non guarda a chi sta veramente male ma è affianco ai grandi capitali. E, d'altronde, cosa propone il prof? una lista della società civile senza parlamentari, una dell'Udc (col nome di Casini?), una di Fli (col nome Fini?)" ed ha enfatizzato

l'apporto di Italia Futura di Montezemolo, che vede ancora in scena Casini, Fini, Riccardi e di tantissime espressioni della società civile" ed ammicca anche all'interesse dimostrato, oltre, come già detto ai parlamentari di Udc, Fli, a quelli del Pdl e del Pd. Insomma, strizza l'occhio a tutti. Forse spera nella rinascita della balena bianca?

martedì 11 dicembre 2012

tutti in fila a supplicare Mario Monti

Tutti in fila davanti al Santo. Eppure, secondo le notizie più accreditate pare che questo prof. Sia l'emanazione tangibile dei poteri forti. Quei poteri che manipolano soldi, ricchezze e uomini della terra. Anche Silvio Berlusconi è uno di questi! Un uomo che si è fatto da sé con l'aiuto del vecchio psi, sempre secondo le fonti ben aggiornate.

Quindi, cosa cambierebbe tra Monti e Berlusconi? (se consideriamo che Monti è stato appoggiato anche da Silvio?).
Insomma, cosa cambierebbe per i poveri afflitti che non hanno un cazzo da perdere più di quanto hanno già perso?

Senza tirarla troppo per le lunghe: questo modello di società crea pochi ma grandi imperi economici e moltissime sacche di povertà. Allora, dobbiamo chiederci tutti!; è giusto continuare su questa strada? Non è forse meglio mandare tutti a casa e tentare la strada del “castigamatti populista Grillo”? Almeno lui lascia intravedere uno spiraglio... e poi, se non và neanche lui, tra cinque anni, se non prima, si vedrà!

mercoledì 30 maggio 2012

mercato delle scommesse sport e gioco calcio

CALCIO MARCIO: LE SAGGE PAROLE DI MONTI


solo chi è in malafede oppure ha interessi a che le cose non cambino può indignarsi o esprimere giudizi negativi nei confronti del prof. Mario Monti in merito allo scandalo del calcio scommesse.

Cosa c'è di disdicevole in chi esprime ''profonda tristezza'' per la vicenda del calcio scommesse e nel contempo invita a ''guardare dentro noi stessi''?

Il presidente del Consiglio coglie l'occasione e al termine del vertice intergovernativo italo-polacco, nella conferenza stampa, parla dello scandalo che ancora una volta scoppia nel mondo del calcio malato.
''E' così facile per i cittadini italiani non impegnati in attività politica come lo sono stato io e come tornerò ad esserlo, che sono la grande maggioranza, localizzare tutti i mali dell'Italia nella politica. E' un errore; ci sono gravi difetti nella politica ma in un Paese non esiste quella separatezza che a volte esponenti della società civile trovano comodo pensare che esista. È triste e fa rabbrividire quando un mondo -che e' espressione dei valori più alti dello sport, dei giovani, della competizione, della lealtà dimostra aspetti cosi' riprovevoli della vita umana''. In questi anni ''abbiamo visto fenomeni indegni'', sottolinea Monti, come la lotta tra le tifoserie e la lotta sugli spalti, con ultimo “quell'invisibile ricatto” verso i giocatori del Genoa che ''si sono tolti la maglia di fronte a centinaia di sfegatati''.
Parlo da persona appassionata di calcio, non è una proposta, e mi domando se non gioverebbe una sospensione di due o tre anni". Anche se, come ricorda Abete: 64 milioni di contributi corrisposti dal Coni alla Federcalcio, come certificano i bilanci Coni,, sono impiegati esclusivamente per l'attività del calcio dilettantistico, del settore giovanile e scolastico, per le nazionali giovanili, per il funzionamento della giustizia sportiva, per il mondo arbitrale che ogni anno in tutti i campionati garantisce la disputa di 700 mila partite".
Insomma è un mondo che genera affari ma anche educa e come si suol dire bisogna fare attenzione a non buttare l'acqua sporca con tutto il bambino.

martedì 5 marzo 2013

cosa risponde il "signor" Grillo a Monti e all'UE?

aore12
tutela dei gruppi di potere ad oltranza
o tutela dei cittadini che li hanno fatti
crescere?
Monti è ancora per pochi giorni presidente del Governo italiano e in occasione del prossimo consiglio europeo invita con una lettera gli onorevoli Pierluigi Bersani, Silvio Berlusconi e il “signor” Grillo a palazzo Chigi per discutere e fare il punto
in modo di trovare “elementi di consenso, accanto a possibili divergenze, sulle tematiche all'ordine del giorno del vertice”.

La riunione del Consiglio Europeo è fissata per il prossimo 14 marzo e verterà sulle priorità per la politica economica europea per l'anno 2013.

considerando i malumori provocati dalla politica economica recessiva portata avanti dall'Europa e viste le manifestazioni di dissenso che assediano i paesi membri nonché i “populismi” sbandierati dai partiti di potere arroccati sulle loro posizioni disattendendo il volere dei cittadini, che valore darà a una lettera del genere il “signor” Grillo?

Il 14 marzo prossimo - si legge nella lettera - avrà luogo a Bruxelles la riunione del Consiglio Europeo di primavera, dedicata alla discussione delle priorità per la politica economica dell'Unione Europea e degli Stati membri nel 2013.
Il Consiglio farà inoltre il punto sui progressi compiuti nel percorso di completamento dell'Unione economica e monetaria e affronterà il tema delle relazioni strategiche tra l'Unione e la Russia. Compete al presidente del Consiglio in carica, ancorché limitatamente agli affari correnti, di rappresentare l'Italia a tale riunione. Poiché, data la particolare situazione attuale, non è possibile svolgere il preventivo scambio di opinioni con il Parlamento - prassi introdotta dal governo che ho l'onore di presiedere - riterrei opportuno supplirvi mediante incontri con ciascun leader delle coalizioni o forze politiche che sono rappresentate nel nuovo Parlamento.

SUPPLIRVI!” Supplire per mantenere fede alla sua famigerata agenda? O per farsi carico, finalmente, dei problemi reali dei cittadini messi nella più nera miseria economica e morale dallo spread dei banchieri asserviti al potere economico?

Nel frattempo, però, il professore e il "miglior perdente" Casini si sono incontrati a pranzo.

Mario Monti e Pier Ferdinando Casini si sono incontrati. Tema del pranzo di lavoro: la costituzione dei gruppi parlamentari. E ipotesi di strategie future. Che tradotto significa: nell'eventualità che si vada al voto a giugno o al massimo a ottobre prossimi è importante attrezzarsi e aprire una discussione preventiva sulle alleanze.


domenica 1 aprile 2012

Monti, dalla Cina solo lavoro o anche tutele?

Lo Statuto dei lavoratori è un insieme di norme che servono a tutelare la libertà e la dignità dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Perché si è sentita la necessità di scrivere uno Statuto e trasformarlo in legge nel maggio del 1970?
la risposta è ovvia! Perché i datori di lavoro non sempre usavano comportamenti democratici e civili nei confronti delle maestranze. È anche vero che lo Statuto dei lavoratori è applicato nelle aziende con più di 15 dipendenti e questi ultimi spesso sono messi in uno stato di subalternità oggettiva ben nota.

Senza entrare nel merito degli articoli che vanno dall'apprendistato all'orario di lavoro, tutela della salute e quindi doveri dell'imprenditore e dei lavoratori, c'è però da chiarire, e il prof. Mario Monti deve necessariamente farlo definitivamente nell'immediatezza per fugare ogni dubbio, non tanto la questione dell'articolo 18 che può essere modificato se dalla sua modifica dipende la tutela di tutti i lavoratori, ma tutti quei punti oscuri inerenti la riforma del lavoro che sembrano essere determinati e subordinati alle esigenze di quelle entità finanziarie che ne hanno provocato la crisi dei mercati e delle Nazioni.
Insomma deve essere tutelata senza dubbio alcuno la dignità della persona impegnata nel lavoro!

Dipendere proprio da quelle nazioni che imponendo il socialismo reale sono divenute potenze economiche pilota, per la nostra cultura, che ha sempre abiurato quei mercati del lavoro e le attività esportate più o meno clandestinamente che impegnano spesso lavoratori in nero magari a 2€ all'ora, è fonte di preoccupazione.

Dopo tanta emancipazione fa specie abdicare a mentalità coercitive come quelle asiatiche ed essere sotto esame come riporta il corsera:

«Abbiamo analizzato il vostro Paese diverse volte, l' ultima a settembre e l' abbiamo scartato. Ora possiamo fare un'altra valutazione». A parlare è Lou Jiwei, presidente del quarto fondo sovrano del mondo con in cassa oltre 400 miliardi di dollari, 40 già investiti, ma non in Italia. Il capo della China Investment Corporation a colloquio con Mario Monti accetta di costituire un gruppo di lavoro composto di esponenti dell'Ice e Bankitalia focalizzato sul nostro Paese e il 12 aprile un rappresentante cinese sarà in Italia per riconsiderare le condizioni del mercato del lavoro.
gli investimenti possibili spaziano dall'immobiliare alle infrastrutture al settore del private equity. Lou Jiwei non nasconde i fattori di debolezza che permangono: un alto tasso di evasione fiscale e una burocrazia inefficiente e «quelle che consideriamo le incertezze della vostra legislazione del lavoro».
Il premier risponde con un sorriso: «Ah, se lo sapessero in Italia...». Insomma, ci sono i passi avanti, ma sono interlocutori. E la riforma del lavoro, impostata ma non vigente, è elemento che può cambiare le cose.
Eppure di riforma del lavoro si discute anche a Tokyo, dove il premier si sveglia e fa le prime dichiarazioni: esclude manovre aggiuntive, nonostante la recessione; ribadisce che «all' estero c' è attesa sul ddl» che modifica il mercato del lavoro italiano e che a questo proposito «cambiare le consuetudini tradizionali produce forse qualche incertezza nella società, che spero di superare spiegando meglio»; aggiunge che in tutti gli incontri avuti finora «c' è grande sorpresa per le prove di rinnovamento che l' Italia sta dando»; mentre in un' intervista al quotidiano giapponese Asahi Shimbun si dice convinto che «fra qualche anno sarà possibile arrivare all' istituzione di eurobond».

lunedì 12 luglio 2010

dal mare ai monti in 10 minuti tra i castagneti della Calabria

a ore 12: montagna!

aore12

Oggi abbiamo deciso di fare un’escursione ai monti. Lasciamo la costa e ci dirigiamo a est, nell’entroterra catanzarese, verso le serre calabresi. In macchina di buon mattino (è un eufemismo, si dice tanto per assumere un tono salutista, in realtà sono le 11 passate) scarpe da trekking zaini e borracce da riempire. Mi hanno detto che tra i boschi di castagni, tra Palermiti e Centrache, lungo la provinciale 162, direzione Chiaravalle Centrale, c’è una sorgente d’acqua pura, leggerissima e che stimola chi la beve a fare tanta plin plin, per cui, infiliamo nel cofano della macchina qualche bidoncino e via!

Nel luogo dell’appuntamento, nei pressi della stazione ferroviaria di Montauro, aspettiamo gli ultimi ritardatari e, composta la compagnia, imbocchiamo una stradina provinciale che gradatamente si arrampica sui fianchi della collina. La segnaletica indica Gasperina, Centrache, Palermiti, Olivadi, Cenadi. In linea d’aria i monti sono a pochi passi, sì e no 5, 10 km al massimo.

Prima delle porte di Gasperina, la strada forma delle curve mozzafiato e offre una visione altrettanto spettacolare, mai vista prima: l’ansa tra la Torre del Palombaro, ai piedi di Stalettì, e Soverato Marina è sotto di noi, la dominiamo con lo sguardo. Uno sguardo ebbro per tanta bellezza!

Si ha la sensazione di essere su un trampolino. I fondali marini sembrano coperti con una leggera pellicola cangiante di cristallo, azzurro, verde smeraldo… celeste… colori tenui, di una trasparenza unica che irradia e trasmette al nemico “pensante” visioni pacificate: l’uomo è niente al cospetto di così tanta bellezza!
Non c’è nulla di magico o di esagerato. I colori dell’acqua si modificano davvero, in sintonia con gli studi scolastici, solo che qui siamo al cospetto del creato, nel laboratorio naturale della perla dello Jonio, dove ogni cosa è magia!, e a nulla valgono le teorie del colore e della rifrazione della luce. L’angolo d’osservazione di ognuno, è determinato non solo dalla luce del sole che s’infrange nello specchio di mare, ma, principalmente, dalla predisposizione d’animo del singolo. E ciò determina soggettive visioni cromatiche. Insomma, una dolce illusione, un miraggio, una bugia visionaria purificatrice, che avvicina l’uomo alla natura.

Il sole picchia perpendicolarmente sopra le nostre teste: è mezzodì!
Riprendiamo la marcia.
Superate alcune curve, nel tratto tra Palermiti e San Vito, lungo la provinciale 162, un’area attrezzata offre la possibilità di rifocillarsi, assaggiare carni alla griglia e provviste caserecce accompagnate da un buon bicchiere di vino o birra fresca. Il circolo del cacciatore, così si chiama la griglieria, è situato in uno spiazzo tra i castagni al bordo della strada. All’ingresso, affianco al cancello, sulla sinistra, una statua di San Pio da Pietrelcina, riparata in una grotta di pietra, accoglie gli avventori e sulla destra, l’insegna del circolo.
Il silenzio è rotto dal lieve venticello che solletica le foglie degli alti castagni e dal cinguettio degli uccelli. Il nostro vociare rompe gli equilibri sonori del luogo: è quasi un insulto alla quiete del posto e noi, forse non educati alla sacralità silente di certi luoghi, presi, letteralmente, per la gola, tra uno schiamazzo e l’altro, assecondiamo la dittatura del palato.

venerdì 1 febbraio 2013

PA stipendi aumento del 3% non è colpa di Monti

Non è una decisione del governo Monti dell'ultima ora quella di innalzare del 3% gli stipendi dei top manager ma una sentenza della cassazione che ha ravvisato delle illegittimità nel provvedimento governativo di solidarietà adottato da Monti.

Infatti, la sentenza della Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimo il contributo di solidarietà imposto dal governo pari al 5% per la parte di stipendio eccedente i 95mila euro e al 10% sopra i 150mila, ai dirigenti dalla manovra finanziaria dell’agosto 201, perché, bontà loro, la riduzione dello stipendio non era operata nei confronti di tutti i dipendenti, ma solo per una categoria, nonostante fosse la più economicamente più avvantaggiata.
Aumenta infatti del 3,1%, che corrisponde grosso modo all'inflazione media del 2012, lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione,parametro al quale è agganciato il tetto della retribuzione dei top-manager della pubblica amministrazione, introdotto dal decreto Salva-Italia a fine 2011.

L’adeguamento, deciso dal ministero della Giustizia, è stato trasmesso sia alla Funzione Pubblica che al ministero dell’Economia.
Cosicché, il nuovo livello retributivo assegnato al primo magistrato pari a 302.937,12 euro per il 2012 , l'adeguamento sarà esteso agli stipendi dei super-dirigenti per l’anno in corso, quindi, presidenti degli enti pubblici come l’Inps, direttori generali dei ministeri e tutti i membri delle Autorità indipendenti, dalla Consob all’Antitrust, dalle Comunicazioni all’Energia etc etc.

in estrema sintesi i dirigenti che hanno fatto ricorso alla cassazione se ne sono fottuti dell'emergenza che chiamava tutti i cittadini a concorrere con atti di solidarietà e i giudici da parte loro hanno applicato le leggi che, com'è risaputo, sono scritte a tutela dei ricchi e dei potenti.

mercoledì 5 settembre 2012

Hollande e Monti, la tav s'ha da fa'

Si torna a parlare di TAV.


Passata l'ubriacatura elettorale dei francesi e confermato l'assestamento del governo dei prof. (non c'era altra scelta per i politici incartapecoriti italiani), Hollande e Monti riprendono il discorso della tratta Lione-Torino-Kiev. Secondo i due premier la tratta sa da fa'! Tant'è che il prossimo incontro tra i due premier è fissato proprio a Lione.

Misteri dell'alta finanza! Che pare mettano d'accordo tutti, prima o poi. Destra sinistra centro e tecnici sono tutti dell'avviso che la grande opera è qualcosa d'ineluttabile. Un progetto divino che non si può evitare. Da Prodi a Monti e ancor prima ad Amato & C., che hanno fatto proseliti per un'Europa unita ma priva di idee di libertà e convivenza civile, tutti si dichiarano convinti muratori e carpentieri di questa (forse inutile ma di certo devastante) lingua d'asfalto. Dimenticando le rovine prodotte da quanti hanno deciso di eliminare i treni verso la Calabria e la Sicilia. Rovine che tradotte in soldoni significano perdite di posti di lavoro, turismo e agricoltura imbrigliate e assoggettate al traffico gommato.
Già, dimenticavo, al sud c'è la mafia, la 'ndrangheta, aziende a responsabilità illimitata che non lasciano lavorare in tranquillità gli imprenditori onesti. Già... ma la politica e chi dovrebbe rappresentare la legalità, lo Stato, che ci stanno a fare?

Oppss sono davvero senza memoria, anche al sud c'è una bella commessa voluta fortemente dall'ufficio grandi opere: il ponte sullo stretto!

Riusciranno queste due grandi opere ad abbattere la disoccupazione e far ripartire l'eurozona?

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