Non ne farei una questione di genere
maschile o femminile ma una questione di cultura e pulizia mentale
che governa la libido e il fare umano in ogni aspetto.
Le notizie corrono. Si accavallano ma
rimangono nei pensieri solo le più scottanti. Ovviamente, secondo i
costumi e la cultura corrente le situazioni morbose acchiappano
maggiormente e catalizzano le attenzioni della quasi totalità degli
utenti anche inconsapevolmente.
E mentre si riaccendono i riflettori
sugli “abusi sessuali” del produttore americano, che pare abbia
fatto incette e goduto delle grazie delle più belle e attraenti
giovani attrici che gli sono capitate a tiro e che pare, sempre
secondo quanto si narra in questi giorni sui media, abbiano ceduto
alle voglie dell'orco, una donna impegnata sul fronte morale è stata
fatta fuori alla maniera dei boss di 'ndrangheta e malaffare: uccisa!
Saltata in aria con la propria macchina dopo pochi metri.
L'esplosione ha fatto volare l'auto e
l'ha scaraventata fuori strada in una campagna dell'isola di Malta.
Daphne Caruana Galizia, questo il nome
della giornalista e blogger assassinata, da qualche tempo conduceva
un'inchiesta investigativa che ha imbarazzato il governo maltese. Ha
puntato il dito sul governo Muscat e sui legami col regime azero.
daphnecaruana galizia |
L'ultimo post scritto sul suo blog
conclude così: “ci sono criminali ovunque si guardi, la situazione
è disperata”.
Poi, alle tre, il boato. Gli agenti di
polizia hanno riferito che il cadavere è irriconoscibile.
Abbiamo diverse finestre
d'osservazione:
Da un lato, donne che esasperano la
loro femminilità e forse la mettono in conto pur di fare carriera,
dall'altro, Donne che pensano. Pensano a come mettere in campo la
conoscenza per migliorare l'esistente e la vita alle nuove
generazioni. Donne che denunciano, consapevoli di esporsi alla
diabolica cattiveria umana. Donne come Ilaria Alpi, uccisa per le sue
inchieste in medio oriente insieme all'operatore Miran Hrovatin.
Sono passati 23 anni dall'omicidio di
Ilaria e Miran e le indagini sono ad un punto morto, ancora non ci
sono colpevoli! Ma è forse trovando i colpevoli che si migliora la
società?
Mi spiego meglio. Anzi pongo un
quesito:
se ci fossimo preoccupati più del
pensiero filosofico, cioè sull'essere e nello stare insieme nel
momento storico attuale, piuttosto che sulle lusinghe estetiche del
corpo e sulla voluttà che questo dona; sulle insidie del potere
maschile e femminile esercitato nelle forme più varie da entrambi i
sessi, (perché, è indiscutibile, una bella donna esercita poteri
irrefrenabili quando vuole e domina l'uomo in qualsiasi momento)
sarebbe comunque successo tutto ciò?
Mi piace concludere e ricordare tutte
le donne e gli uomini che hanno lavorato e continuano a farlo in
silenzio. In sintesi, le persone sane che hanno dato conforto alla
società coi loro studi e l'impegno adeguato per una corretta causa
nelle istituzioni e nelle famiglie. Donne e uomini che si sono
realizzati nell'anonimato.
Gente che non vedremo mai in tv o sui
giornali ma non per questo meno importanti e incisivi per la
formazione dei cervelli.