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Bene. Anzi no. Male! Nonostante l'evoluzione scientifica e intellettuale siamo ancora all'età della pietra in quanto a democrazia e discernimento sociale e individuale inerenti alle libertà civili. La pandemia ci ha trasformati in peggio. Non so se è stato un progetto di finissima strategia politica oppure la conseguenza dell'approssimazione di come è stato gestito il tutto. Indubbiamente ci siamo trovati davanti all'ignoto e a un nemico terribile sconosciuto che ha mandato tutti nel pallone. E che ha inculcato terrore. Il piano vaccinale continua e i giornalisti pompano benzina sul fuoco delle fobie alimentandole. E la politica? Dopo le chiusure dei luoghi d'afflusso socializzanti, le note imposizioni che non lasciano spazi a deroghe di sorta, manichee a tal punto che costringono anche chi dorme nello stesso letto alle misure di prevenzione imposte per decreto, eccone pronto un altro altrettanto iniquo e doloroso. Pare che il cruccio maggiore della politica ...
Non dico che vorrei tornare indietro a quando eri bambino e ti portavo al parco. Sarebbe come affermare che qualcosa non è andata per il verso giusto e che mi rimprovero di non essere stato un buon genitore. Sì, indubbiamente qualcosa l'ho sbagliata. E chi non sbaglia nei rapporti interpersonali? Se pensi che l'amore dei genitori verso i figli è un sentimento nuovo diverso da quello conosciuto fino a quando non sei venuto al mondo tu allora capisci i miei timori le mie ansie. Le apprensioni sono forze invisibili che legano agli affetti più cari e fanno intravedere pericoli anche là dove non esistono. E poi basta un attimo e l'irreparabile accade! Qualcosa che non fa dormire né mangiare eppure sei dotato di energie inesauribili che consentono di coprire distanze e superare ostacoli. Che ti fanno rivolgere il pensiero verso quell'Entità sconosciuta e invochi anche in mezzo al frastuono delle stazioni affollate. Preghi senza neanche saperlo. Ti rivolgi a quel Dio che ti h...
Forse oggi gli affari saranno più grami del solito per il paninaro parcheggiato tra le macchine dei dipendenti regionali. Il meteo dice Acqua e vento. e fare a piedi quei cinquecento metri che separano il camion dall'edificio è un po' problematico. Calabria, germaneto, cz, nel parcheggio della cittadella regionale È un immenso parcheggio, lo spiazzo che anticipa il mostro edificato nel deserto di germaneto: “la casa dei calabresi ” ovvero, in burocratese, la cittadella regionale che ospita oltre 1800 dipendenti, trasbordati con imperio dal nuovo governatore ad inizio mandato, non ha ancora un punto di ristoro all'interno. A dire il vero, anche il precedente governatorato si era speso affinché l'impresa di trasloco riuscisse nei tempi prefissati. Tutti, governatori e politici di varia estrazione, di oggi e di ieri si sono impegnati amorevolmente nell'impresa, però, che pensare dell'inamovibile sede del consiglio regionale ancorata a Reggio Calab...
Che la buona sorte ci tenga sempre lontani dalle certezze e che il dubbio ci accompagni nelle nostre affermazioni anche contro ogni ragionevole convincimento personale. Alimentiamo il dubbio, sempre. Anche davanti a fatti o questioni che a prima vista accontentano la nostra mente e soddisfano il senso di ordinata quiete che vorremmo vivere. Spesso dietro la verità singola, costruita per tacitare i demoni che ci assillano, o inventata per pudore o preservare uno status, si cela la realtà cruda e nuda che il tempo, sbriciolando i muri eretti sulle menzogne, sotterra le castellane vigliacche. Oggi è diventato un tormentone il tema sul “femminicidio”, un ricco filone mediatico che fa vedere da una parte il brutto della miseria umana maschile e dall'altra la femmina indifesa preda dei più bassi e biechi istinti dell'uomo malato e insicuro.
Se chi fa di tutto per rendersi simpatico e interessante per raccattare a man bassa like sapesse che l'eccesso di “mi piace” ricevuti sui social network rende svogliati tra le lenzuola, come reagirebbe? Pare che, secondo uno studio, (ma i ricercatori non hanno qualcosa di più interessante da studiare?) un uso massiccio di tecnologia e di Internet, sottopone l’individuo a un forte stress e lo allontana da due nuclei fondamentali della propria esistenza: la sessualità e l’amore, perché la sua libido è gratificata dai tantissimi “mi piace” più che dallo stress dei bottoni. Lo studio condotto dalla Net dipendenza Onlus, una società che si occupa di dipendenza da computer, web e cellulari, su centinaia di manager delle telecomunicazioni ha reso pubbliche le indagini fatte sui dirigenti che hanno confessato di non avere tempo per curare il rapporto di coppia. Anche secondo uno studio Usa emerge che il 16 % degli uomini soffre di totale assenza di stimoli sessuali nei con...
Rapporti interpersonali, amici, conoscenti o cosa? Tiziano Ferro si racconta e dichiara la sua gayezza col sorriso. E mò? Dico al popolo che glie frega dello stato emoormonale (sta per emotivo ormonale) di Tiziano? Va bèh che ormai non si capisce più niente e i rapporti sono basati sulle esteriorità invece che sui principi della solidarietà e dell’amicizia. A proposito! Oggi ho incontrato un compagno d’infanzia, uno di quelli che fai l’oratorio, giochi a pallone e fai teatro. Era da tanto che non lo vedevo e nel mio immaginario lo ricordavo solare; anche oggi mi ha salutato con trasporto ma il suo sguardo volava sopra di me come a volere mantenere un certo distacco. Lui ben vestito, ben rasato, con la sua borsa da manager. E io in tuta, barba di tre quattro giorni e senza borsa da manager imprecavo perché il bancomat era momentaneamente fuori uso.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.