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Visualizzazione dei post con l'etichetta primarie

Matteo Renzi, la chiocciola rossa

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Chi va piano e persevera ... la @rossa, gentile concessione M. Iannino Matteo Renzi piace! Piace anche alle suore che, pazientemente, hanno fatto la fila alle primarie, pagare i 2 euro e dargli il voto. Che c'è di strano? Nelle preghiere delle donne e degli uomini di fede, insieme al Paese e gli italiani compreso chi risiede e lavora in Italia senza cittadinanza, dopo Bergoglio c'è Renzi! C'è poco da scherzare! La situazione è grave. Non si comprende l'apertura di un partito ai non iscritti che, a cuor leggero, in un impeto eccessivo di democrazia dà la facoltà di determinare la figura del leader mediante elezioni aperte che, pur avendo effetti sociali importanti, graveranno sulle linee politiche e sull'esistenza del partito stesso. Quanti degli ex pci o semplicemente quante persone che militano e reggono le cariche nel pd ancorate alle vecchie tesi correntiste abbracceranno il nuovo corso? Se è vero che ha vinto la corrente dell...

Primarie Pd, raccolta fondi e trasparenza.

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Civati. Cuperlo. Renzi. Domenica uno dei tre sarà alla guida della segreteria politica del pd. Allora, mi chiedo, perché il più esposto mediaticamente è uno solo: Renzi? Matteo Renzi lo si dà già per vincitore. Giornalai e giornalisti gli danno spazi e importanza da leader. Eppure, non gode delle stime di buona parte dei “reggenti”del partito. Lui personalizza molto la politica e per certi aspetti sembra che calchi orme lasciate da certi padroni di partiti. (metterà anche lui il nome sul simbolo in caso di vittoria?). Gianni Cuperlo è l'intellettuale cresciuto dietro le quinte ma nei primi banchi della scuola del partito. Calmo, ponderato, contestualizza e espone concetti a vasto raggio. Gode dell'appoggio di Dalema, Bersani e della maggior parte dei probiviri. Pippo Civati è più diretto. Naviga nei post dei cibernauti. È sostenuto dai giovani e dalle persone di sinistra che non hanno apprezzato il guazzabuglio delle intese extralarge. E chissà che... Ma an...

da Monicelli a Nannarella: rivoluzione!

Primarie? No grazie! meglio passione e cultura per una rivoluzione che risvegli le coscienze. La voglia di cambiamento si vede solo nelle facce sofferenti dei pensionati, dei cassintegrati e dei nuovi poveri che pur lavorando non riescono a tenere a posto le spese di casa. I partiti hanno deluso. I sindacati hanno deluso. Il Vaticano ha deluso! Gli altri organismi che assediano lo Stato non li nomino perché è inutile. Chiamo in causa questi tre soggetti perché, secondo quanto hanno sempre cianciato, la loro vocazione li avrebbe dovuti spronare per far migliorare la condizione sociale degli ultimi, i poveri, i deboli senza bandiere. Invece l'evidenza è sotto gli occhi di tutti e mostra povertà materiali e spirituali che mai avremmo pensato di toccare. E chi altri avrebbe dovuto vigilare per evitare la caduta catastrofica se non i guardiani dei deboli? Non è successo! Pare che anche i guardiani si siano visti e curati gli affari propri. E la puntata di Report di ieri...

anche Grillo fa le primarie, ma sul web

Ho simpatia per chi ha coscienza civica e si spende per migliorare la politica e quindi la società. Tra i tanti che popolano i mezzi di comunicazione di massa, internet compreso, Grillo e la sua invenzione, il movimento a cinque stelle è un soggetto da tenere in osservazione. Dico “è” perché l'uno è l'appendice dell'altro in quanto senza Beppe Grillo non sarebbe sorto alcun movimento e senza il movimento Grillo non avrebbe tanta risonanza sul piano politico italiano. Oggi, la politica di “sinistra” è catturata dalla sagra delle primarie e dai veleni della vecchia cattiva classe dirigente che ha saputo allevare diligentemente una nuova generazione a propria immagine. A proposito di cloni e copie, anche il rivoluzionario M5S si è dato al gioco delle primarie. Ma, Grillo, il gioco lo vuole condurre sul suo blog e sul portale del movimento. E questo ha il sapore del marketing oltre che di una falsa democratica affluenza se consideriamo il corpo elettorale al completo...

perché preferisco Renzi

Primarie: Potenza della “politica dove ogni dramma è farsa”. Ci sono riusciti infine a tirare addosso alle false primarie l'attenzione della gente. Polemiche, denunce, accuse. Insomma il solito copione della cattivissima politica. Da elettore e simpatizzante, pur non avendo mai aderito con iscrizioni o elargizioni ai partiti (di queste ne servirebbero a me e a tantissimi che, come me, fanno salti mortali per campare) avrei gradito uno spettacolo differente da quello regalatoci da tutto lo staff PD a iniziare da Berlinguer. E visto che ci troviamo sull'argomento dei finanziamenti e finanziatori, chiedo a Bersani & C. TRASPARENZA! Perché accettare soldi dalle imprese, per un partito che dovrebbe difendere le istanze proletarie è un controsenso bello e buono! È come se il mio avvocato di fiducia andasse a cena col nemico e accettasse anche regalie. Devo pensare che la trasparenza di Renzi faccia più paura del programma stesso, regole comprese, che, stando ai fatti...

i nuovi schiavi

Europa, urge rivedere la cultura del mercato del lavoro Un operaio fiat in Serbia guadagna 300 euro al mese! Così a detto Tabacci (uno dei magnifici 5 contendenti delle primarie del centro sinistra) durante la trasmissione di Ballarò, in riferimento alla crisi del lavoro in Italia che, secondo lui, dovrebbe essere rapportata all'Europa e non circoscritta entro i confini nazionali. Di contro, essere alla guida della Fiat ha fruttato a Marchionne circa 17 milioni di euro, per quanto riguarda l'anno scorso, cifra che richiama le retribuzioni dei top manager e che si può contabilizzare così: una quota fissa pari a 2,24 milioni di euro, 12 milioni per le stock grant e le stock option, vale a dire le azioni della società cedute gratuitamente e periodicamente ai dipendenti di alto livello. A questi importi si aggiungono altri 2,55 milioni entrati nelle tasche di Marchionne perché presidente di Fiat Industial, società del Lingotto che opera nel settore dei camion e dei mezzi ag...

loiero favorito dagli elettori del pd calabrese

Il presidente uscente, Agazio Loiero, ottiene la fiducia del popolo del PD alle primarie regionali. Fa freddo. È da ieri sera che piove. L’acqua scende lieve. Le strade lucide, finalmente pulite, riflettono i bagliori dei lampioni. Un altro giorno tramonta. Salgo le scale ripide della vecchia costruzione che ospita il seggio delle primarie del partito democratico nel quartiere a sud di Catanzaro. Dalla porta aperta sull’ampio stanzone riscaldato da una stufa a gas, s’intravedono quattro uomini seduti. Un uomo trascrive sul registro i nomi della coppia che mi precede, stacca la ricevuta dell’euro lasciato dai votanti come sottoscrizione mentre li invita a spostarsi nella stanza affianco per segnare la preferenza sulla scheda dei candidati alla presidenza della regione. Pochi attimi; imbuco la scheda nello scatolone e ridiscendo le scale ripide in pietra nera. E che Dio illumini chiunque si metterà alla guida di una regione difficile come la Calabria.

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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