Oggi, 23 agosto, Natuzza Evolo
avrebbe compiuto gli anni. La sua presenza è annidata nei cuori di
quanti l'abbiamo conosciuta e la sua immagine rimane indelebile.
Non so quanti credono nelle doti
carismatiche della nostra cara mamma spirituale Natuzza, senza
nulla togliere, anzi ha aggiunto, alle rispettive mamme che ci hanno
generato e allevato, e neppure ho l'intenzione di fare opera di
proselitismo. La mia intenzione consiste nel ricordarla!
Semplicemente ricordare il suo sorriso accogliente e la sua dolcezza.
La sua voce tremula. La sua umiltà. I
suoi consigli che nei momenti difficili ci hanno supportato.
Qualcuno si è recato a Paravati
per curiosità e qualcun altro perché spinto dagli affanni
quotidiani. Ci si è recati spinti, anzi oppressi da problemi di
salute personali o di qualche familiare. Figli, madri, padri,
fratelli.
Si andava lì per necessità!
Egoisticamente per necessità!
Necessità di un conforto. carichi
d'angoscia e si ritornava a casa più leggeri. Proprio come dopo
avere parlato e confessato le proprie pene alla propria madre. E le
madri sono Amore infinito: perdonano e risollevano sempre i figli.
Lei era tutto questo!
“E quando non puoi venire mandami
l'Angelo...” diceva. E io Le mandavo l'Angelo. Spesso; tutte le sere
per lenire l'amarezza del momento e quanto gravava sul mio essere
l'andamento del giorno appena trascorso.
Offrilo al Signore. Diceva. Offri a
Gesù le calunnie, i torti subiti, le incomprensioni, il peso
materiale e psichico, tutto ciò che dà affanno e angustia il tuo
cuore.
E io facevo così. Le sofferenze le
lasciavo a Lei. Natuzza, per me era come una lavatrice. Mettevo i
panni sporchi e lei li rendeva bianchi, lindi e puri. E me li ridava
sempre con un sorriso. Fino all'ultimo istante di vita terrena si è
data. Ha sofferto in silenzio per il bene e l'amore di tutti.
Mamma Natuzza
So di non averti persa. Ancora oggi, in
questo preciso istante dialogo con te. Continuo a dialogare con te e
con mia madre naturale e, so, mi piace pensare che siete insieme e
pregate per il bene mondo intero. Per quanti muoiono a causa della
cattiveria umana. Per gli abusati. E per gli aguzzini, i crudi di
cuore che antepongono la ricchezza materiale a quella spirituale. A
quanti sono vittime e anche, forse principalmente, per i carnefici
affinché rivedano le loro convinzioni...