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Robert Francis Prevost. È Leone XIV. Il nuovo papa dopo Francesco. Viene anche lui da un altro continente: l‘America. Dal 2023 è prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina.
Credo sia un segno. Un bel segnale premonitore. I gabbiani hanno lasciato il posto alle colombe sul tetto affianco alla canna fumaria che annuncia al mondo la proclamazione del nuovo papa. Serve ,non solo ai cristiani credenti ma al mondo martoriato e abbandonato dei miseri, una voce autorevole che sappia veicolare fermamente i concetti di pace, amore, uguaglianza. Concetti dimenticati dalla politica spicciola e sofferente. I nanismi concettuali forti toccano la pancia dei paurosi. Il fumo bianco si espande nel cielo romano . Il boato irrompe gioioso. Il papa è stato designato.
bozzetto "le parole del Papa" courtesy M. Iannino La carneficina di Parigi può davvero essere etichettata semplicisticamente come una guerra di religione? Le dinamiche adottate fanno pensare ad una strategia mirata. Una strategia diabolica pensata da qualcuno che si nasconde dietro la sigla ISIS. Tra le valanghe di parole vomitate dagli esperti interrogati dai giornalisti immediatamente dopo gli attentati, le poche frasi frammentarie pronunciate dal Papa sono rimaste scolpite nella mia mente: questo non è umano. L'attacco a Parigi non è umano. È una terza guerra mondiale a pezzi. Una terza guerra mondiale a pezzi di cui dovrebbero interrogarsi seriamente i “signori della guerra” che fanno affari, grandi e importanti affari sulle paure della gente comune dopo accadimenti simili, che lasciano vittime incolpevoli a terra in pozze di sangue e col corpo a brandelli per avere indossato cinture esplosive o essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliat...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.