Era la pupa di un boss...
Nel
leggere una notizia simile si pensa che la donna in questione sia
stata legata sentimentalmente al boss fino all'altro ieri e invece i
fatti risalgono ai primi anni novanta, cioè, ai tempi
dell'università di Wanda Ferro. La notizia è scritta a
caratteri cubitali e gli interrogativi sorgono spontanei: perché la
Ferro è presa di mira e fatta oggetto di un bieco attacco mediatico
proprio adesso che è in corsa nelle elezioni regionali con FI?
È
veramente deprimente constatare che i fatti della politica e le
persone impegnate nella gestione della cosa pubblica, uomini o donne,
siano strumentalizzate solo per aver commesso degli errori, errori
peraltro di gioventù che nulla hanno a che fare con la passione con
cui il personaggio pubblico è impegnato a reggere le fila del potere
politico del centro destra calabrese.
Gettare
fango addosso al nemico è poco onorevole anche se ci si premura
a definire la vittima sacrificale “gentilissima al telefono” e se
ci si chiarisce: “l'abbiamo chiamata per chiederle spiegazioni, le
offriamo una certezza: noi non ripeschiamo storie vecchie, ci
interessa solo che la vita di chi si candida a governare la regione
italaina col più alto tasso di mafiosità, sia raccontata nei minimi
dettagli agli elettori.”.
Il
taglio che segue, dopo le righe in grassetto dei “non ricordo
della ragazza e la furia del pm”, lascia intendere il
contrario.
Si
insiste su fatti ormai lontani con inutili e insignificanti
notizie senza chiarire agli ipotetici elettori calabresi, che
dovranno esprimere un voto per le regionali, se l'impegno di Wanda
Ferro, durante i suoi mandati come Presidente e Commissario
della Provincia di Catanzaro e prima ancora come consigliere
comunale del capoluogo calabrese, abbia contribuito alla crescita
della nostra terra.
E
quando non si dice niente in merito a trasparenza e onestà, impegno
sociale e gestione della cosa pubblica di un leader si fa più bella
figura nello stare zitti e risparmiare inchiostro e tempo piuttosto
che ricordare il tempo delle mele col ragazzo
sbagliato.