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di Franco Cimino LETTERA AL VESCOVO, PER SALVARE IN BELLEZZA E RICCHEZZA LA NOSTRA CITTÀ Eccellenza Rerendissima, Le scrivo alla vigilia della festa del Santo Patrono, che Lei, con saggezza ha finalmente riproposto alla sensibilità religiosa dei fedeli e all’attenzione laica dei cittadini.
Ci vuole una grande dose di coraggio e forza interiore per sopravvivere ai figli. Da padre a padre. Genitori a genitori. Non siete soli. Ci vuole una forza d’animo inimmaginabile e tantissima sensibilità per rendere partecipi e ancor più descrivere il dramma di un genitore, in pieno dramma, alle persone che si sono interessate emotivamente alla drammatica dipartita del proprio figlio.
"una fiaba" courtesy mario iannino Tra qualche manciata di giorni è natale e a natale, per definizione, siamo tutti più buoni. Dovremmo esserlo … Intanto le disparità sociali continuano a mietere vittime in ogni angolo del mondo. Il terrore è una miscela che alimenta la parte animalesca umana. Alcuni incasellano successi letterari sguazzando sulle malefatte, tagliando e copiando numeri drammaticamente veri a testimonianza dei crimini documentati sulle pagine di libri e quotidiani.
Questa la lettera di Stefano Rodotà indirizzata a Eugenio Scalfari che lo aveva pesantemente attaccato per la sua scelta di offrire il fianco al Movimento 5 Stelle . È, più che una lettera, un'analisi puntuale e seria del momento attuale. Un flash che merita di essere divulgato. Prof. Stefano Rodotà Caro direttore, non è mia abitudine replicare a chi critica le mie scelte o quel che scrivo. Ma l'articolo di ieri di Eugenio Scalfari esige alcune precisazioni, per ristabilire la verità dei fatti. E, soprattutto, per cogliere il senso di quel che è accaduto negli ultimi giorni. Si irride alla mia sottolineatura del fatto che nessuno del Pd mi abbia cercato in occasione della candidatura alla presidenza della Repubblica (non ho parlato di amici che, insieme a tanti altri, mi stanno sommergendo con migliaia di messaggi). E allora: perché avrebbe dovuto chiamarmi Bersani ? Per la stessa ragione per cui, con grande sensibilità, mi ha chiamato dal Mali Romano Prodi , al quale...
Amo i libri in special modo quelli antichi. E chi come me ha la stessa passione sa che non c'è regalo più gradito. Tempo addietro mi fu regalato un libriccino con la sovracoperta istoriata in argento. Il bassorilievo raffigura un uomo con la barba. Capelli lunghi e sguardo sereno che indica con la mano destra il libro che tiene con la sinistra. Attorno al capo, nell'aureola cesellata, alcune lettere: a sinistra W con sopra il simbolo dell'onda; a destra H e al centro, sulla testa, il numero 8 racchiuso nella lettera O. Sì, è la Bibbia! Che di tanto in tanto apro. Ma questa volta è stata un'anomalia ad attrarre la mia attenzione e farmela prendere in mano con una certa apprensione. Alcune pagine erano compresse come se qualche corpo estraneo fosse caduto sopra. Ma cosa? Nella posizione in cui è sistemata niente può causare un'anomalia simile. Che sia stato il gesto maldestro di qualcuno? La apro nel punto che ai miei occhi appare più compromessa e con so...
Ho ancora davanti a me l’immagine nitida del bambino che a passi incerti corre dietro alla palla. l’ingombro dei pannolini e la giovanissima esistenza impediscono al pulcino d’uomo di essere spedito nel gioco. Le corre dietro. Prende la mira. Svirgola, ride; afferra la palla con le manine e la lancia verso la sommità della discesina antistante il portone della casa di nonna, aspetta che scenda e le corre dietro. La palla è animata dallo stesso entusiasmo che muove il piccolo uomo e come lui imbocca percorsi incerti; un sassolino, un soffio di vento e l’imprevisto sembra prendersi gioco di lui. La palla è ferma davanti il portone. Il bimbo l’afferra con le manine e la lancia per aria; corre, lancia urla di gioia e quando riesce a mettere a segno un calcio s’illumina in viso. Ricordi? Io ero lì a ridere e incitarti. Ero lì pronto ad afferrarti quando il ridere ti faceva perdere le forze… quando inciampavi ero lì … pronto a sollecitarti la vita è un soffio leggero un respi...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.