Qualche
giorno addietro il prof. Monti ha detto una cosa che per alcuni e tra
questi lo scrittore Aldo Busi ha il vago sapore del lapsus freudiano
che lascia sfuggire verità altrimenti inconfessabili.
E
cioè, per Mario Monti la questione della leadership politica
rappresenta soltanto ''la crosta'' delle prossime elezioni, perché
in realtà sono più importanti i programmi e i contenuti.
Questa
la sintesi del ragionamento del presidente del Consiglio
nell'intervento agli Stati generali di Cida, l'associazione di
manager e professionisti italiani.
Insomma,
sotto la “crosta” sempre secondo Busi ci sarebbe il pus
marcescente di qualche potere fortissimo che non intende lasciare ad
altri il comando della cosa pubblica. E che, se non ho capito male le
parole che lo scrittore ha detto a servizio pubblico di ieri sera,
sopra la crosta si muovono i burattini della politica messi lì dai
poteri innominabili.
Allarmante!
Ma non credo sia così.
Monti auspica che “le prossime elezioni possano essere l'occasione per un dibattito approfondito non solo sulla leadership, del tipo“primarie”, questione interessante perché racchiude un che di sportivo e competitivo, ma che di fatto è la crosta. Quello che conta - ha evidenziato Monti - è cosa si farà avendo a disposizione un potere enorme come quello che ha un Parlamento”.
Certamente
qualsiasi cittadino di destra o sinistra, visto che sempre
secondo la competizione sportiva di cui sopra, vorrebbe vedere
eliminata definitivamente la crosta che puzza di “compravendita”
dei giocatori visto anche il lauto ingaggio previsto dal loro status
di parlamentari.
Fa
specie venire a conoscenza che la famiglia Riva dà, così di punto
in bianco, un finanziamento di 98 mila euro a Bersani, che oggi lo
imbarazza ma che all'epoca ha accettato senza porsi troppe domande.