SANITÀ: CHE CASINO!
A memoria d'uomo è la prima volta che
vediamo scendere in piazza medici e personale sanitario per gridare
rivendicazioni sacrosante alla classe politica.
Una buona fetta di manifestanti è
schierata con il presidente Mario Oliverio. Chiedono con
fermezza che venga affidata a lui la gestione commissariale della
sanità.
Già, il commissariamento del comparto
sanità in Calabria è in atto da divesre legislature ed è
sempre stato affidato al presidente della regione salvo negli ultimi
mesi quando la Lorenzin, ministro della salute del governo di
Matteo Renzi, mandò l'ex generale della finanza in pensione
Pezzi.
Inutile addentrarsi nelle questioni
politiche, anche perché verrebbe da dire: e Renzi?, dov'è il
suo decisionismo? Perché non impone al ministro di darsi una mossa e
scendere in Calabria come ha fatto in campagna elettorale? O più
semplicemente perché, visto che è nelle sue prerogative, non
conferisce l'incarico a Mario Oliverio?
Cosa c'è dietro il “pacchetto”salute
in realtà? Cosa si nasconde agli occhi di noi comuni cittadini?
Intanto la sanità è allo sbando e non
esercita il ruolo sociale che le è proprio. Attorno la questione
sanità gli animi si accendono. C'è chi imputa a “Tonineddhu
Gentili”, affettuosamente così evocato in gergo reggino da un
signore in una tivvù locale, la colpa del casino che si è
sviluppato. Secondo il signore in questione è Gentile, il
senatore, a pressare sulla Lorenzin perché vuole un suo uomo
o donna nella funzione di commissario pur essendo. L'NcD, perdente di
brutto all'ultima tornata elettorale.
D'altronde i casi di mala gestione sono
stati documentati dalla Corte dei Conti e dagli organi di
Governo. Tra tutte le assurdità basti ricordare il nuovo centro per
il cuore di Reggio Calabria, costruito e assemblato con
macchinari all'avanguardia ma, inutilizzabile per mancanza di
personale.
esempio di apparati inutilizzabili per mancanza di personale ai riuniti di reggio calabria |