In Calabria vince Occhiuto ma muore la speranza di una ideologia a sinistra impostata sui valori del sociale.
I giochi di potere personalistici hanno dettato e imposto regole. Amalgama di un coacervo nebuloso del politichese privo di programmi.
Candidati raccattati a sinistra(?) e designati a destra secondo criteri autoreferenziali.
Unico dato certo: l'astensionismo!
Di chi la colpa?
Mancano ormai da tempo i convincimenti aggreganti che sappiano coinvolgere e catalizzare i cittadini. Prescindendo dalle appartenenze la cinica visione del sistema è un dato che accomuna. E il risultato delle alleanze, a destra come a sinistra e tra i movimenti civici, rappresentano la volontà di strappare un seggio nell'assise regionale calabrese facendo leva sulle personalità carismatiche in lizza.
Strategie che disinnamorano.
I primi dati indicano Occhiuto al 52%; La Bruni al 22; De Magistris al 19 e Oliverio allo 07%. a fronte di un corpo elettorale composto dal 37% degli aventi diritto al voto.
Vince l'astensionismo! E la colpa, se proprio si vuole cercare un capro espiatorio, risiede nella sfiducia che i partiti di governo hanno trasmesso rispetto alla soluzione dei problemi cocenti dei bisogni di cui soffre la collettività.