L'Olanda non è un paradiso fiscale, ha semplicemente un sistema fiscale allettante con meno codicilli amministrativi per questo molte delle imprese italiane in buona salute e buonissimi portafogli hanno trasferito lì le sedi fiscali e amministrativi. Questo giochino legale alleggerisce le casse dello Stato Italia di parecchi milioni di euro.
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domenica 27 novembre 2022
mercoledì 21 febbraio 2018
EU Trucchi e inganni ai danni dell'Italia
Il grande vecchio ci riprova. Esce allo scoperto e loda Gentiloni.
Gentiloni, a dire il vero, mantiene il
profilo basso. Vuole far credere che è lui il “moderato” che fa
stare sereni gli imprenditori e la povera gente.
Agli anziani over 75 con un reddito basso Gentiloni abbuona il canone rai e lo urla ai quattro venti. Perché Lui dice di essere vicino ai bisogni della gente e che si deve creare lavoro, dare fiducia e fare rinascere la fiducia nei giovani per restare in Europa da leader e non da ruota di scorta.
Purtroppo l'europa che sognavamo è lontana! Questa Europa è dei furbi. È, per alcuni, un luogo ampio e franco, adatto per delocalizzare le aziende nei territori poveri che offrono mano d'opera a basso costo e concedono alle aziende bonus fiscali che in altri Paesi non sono pensabili.
Agli anziani over 75 con un reddito basso Gentiloni abbuona il canone rai e lo urla ai quattro venti. Perché Lui dice di essere vicino ai bisogni della gente e che si deve creare lavoro, dare fiducia e fare rinascere la fiducia nei giovani per restare in Europa da leader e non da ruota di scorta.
Purtroppo l'europa che sognavamo è lontana! Questa Europa è dei furbi. È, per alcuni, un luogo ampio e franco, adatto per delocalizzare le aziende nei territori poveri che offrono mano d'opera a basso costo e concedono alle aziende bonus fiscali che in altri Paesi non sono pensabili.
La guerra tra poveri è stata forse
sancita per decreto dai governanti col cuore di lupi che vestono
pelli d'agnello?
La vicenda 'EMBRACO' non è e non sarà
l'ultima “rapina” ai danni dei lavoratori e delle famiglie
italiane. Cal center, golden lady, fiat, metalmeccanica, miniere,
distribuzione etc etc sono le tappe del declino dei lavoratori
italiani.
Tutti siamo vittime dei soprusi non
sempre imputabili agli altri e se i guerrieri che ora sono impegnati
nelle battaglie dentro e fuori i partiti non cambieranno mentalità e
le regole comunitarie, restare in EU è impossibile! (purtroppo) I
malcontenti sono reali e le necessità impellenti. Facile prestare il
fianco e rischiare la deriva populista enfatizzata dai trascinatori.
Cari Gentiloni e Napolitano non servono
le pacche sulle spalle e le parole pacate. Non sono commestibili!
Il profilo basso non è più credibile
per quanti hanno fame di lavoro e non possono pagare le bollette,
mandare i figli a scuola e men che meno dare loro i soldi per la
pizza almeno una volta tanto.
mercoledì 9 luglio 2014
Alla locanda dei Nonni per non soffrire di recessione
Dopo 10 minuti abbondanti e una serie
infinita di musichetta caraibica finalmente sento una voce priva
d'inflessione: “Pronto mi dica sono Anna da Tirana in cosa posso
esserle utile?”.
“Considerando che chiamo dal sud
Italia, lei mi risponde da dietro l'angolo!”. “come dice
signore?”
“no, niente non ci faccia caso è una
battuta...”
Tirana! Già in Italia alcuni lavori
rasentano una forma di schiavitù figuriamoci là, in Albania quanto
potranno prendere gli addetti ai call center?
Mentre faccio questa considerazione mi
ritorna in mente quanto ho sentito di sfuggita l'altro giorno. Uno sfogo allucinante sul malessere che serpeggia anche tra noi in Italia e non lascia dubbi sugli effetti della recessione. Un
dialogo, anzi dovrei dire una denuncia liberatoria, tra due donne
giovani ma assai provate dalle difficoltà:
“... che ne sai che devo firmare
la busta paga e devo ritornare oltre la metà dei soldi al
ragioniere!”
“Come?! Perché?” “Questi sono
gli accordi! Prendere o lasciare! E se lascio sai quanti ce ne sono
in fila... pensa che non mi volevano dare neanche gli ottanta euro di Renzi” “Scusa ma chi te lo fa fare? Stai a casa. Rimani coi
tuoi figli almeno te li godi! A proposito come fai con i figli li
mandi all'asilo?” “No. Ci pensano i suoceri. Meno male che ci
sono loro...”
E quando i nonni non ci sono?
E quando i nonni non ci sono?
lunedì 4 ottobre 2010
dopo il sorriso il pianto: le barzellette di Berlusconi
Non c’è ombra di dubbi, Berlusconi è davvero simpatico.
Ho riso molto leggendo l’articolo del Corriere.it che riportava le barzellette dette durante l’incontro di ieri col popolo della libertà: “vogliono mandarmi a casa, ma dove? Ne ho più di venti! Non saprei dove andare.” E poi giù, a seguire quella su Di Pietro, la Bindi.
Devo dire che credevo peggio, forse perché condizionato dalla frammentarietà delle notizie estrapolate dai vari media, ma, una volta letto per intero le notizie, convengo che lo show deve essere stato davvero simpatico e, in quanto a humour, Berlusconi è imbattibile.
Peccato che in me sia ancora presente l’amarezza delle notizie diffuse da Jacona con la trasmissione sul futuro dei piccoli e medi industriali e sulla delocalizzazione delle fabbriche con relativi posti di lavoro in Svizzera a causa della politica di Tremonti. Purtroppo le preoccupazioni restano e non si vedono spiragli di riprese economiche e lavorative. Oggi a 40, 50 anni si è fuori da qualsiasi tipo di mercato del lavoro, intellettuale, artigianale e semplice facchinaggio.
Avrei goduto maggiormente delle battute di Silvio Berlusconi se tutto ciò fosse stato davvero risolto, o, anche in fase di risoluzione. Ma non è così. E dopo il sorriso, l’amara realtà: dieci euro, solo dieci euro in tasca, disponibili per la spesa odierna.
Ho riso molto leggendo l’articolo del Corriere.it che riportava le barzellette dette durante l’incontro di ieri col popolo della libertà: “vogliono mandarmi a casa, ma dove? Ne ho più di venti! Non saprei dove andare.” E poi giù, a seguire quella su Di Pietro, la Bindi.
Devo dire che credevo peggio, forse perché condizionato dalla frammentarietà delle notizie estrapolate dai vari media, ma, una volta letto per intero le notizie, convengo che lo show deve essere stato davvero simpatico e, in quanto a humour, Berlusconi è imbattibile.
Peccato che in me sia ancora presente l’amarezza delle notizie diffuse da Jacona con la trasmissione sul futuro dei piccoli e medi industriali e sulla delocalizzazione delle fabbriche con relativi posti di lavoro in Svizzera a causa della politica di Tremonti. Purtroppo le preoccupazioni restano e non si vedono spiragli di riprese economiche e lavorative. Oggi a 40, 50 anni si è fuori da qualsiasi tipo di mercato del lavoro, intellettuale, artigianale e semplice facchinaggio.
Avrei goduto maggiormente delle battute di Silvio Berlusconi se tutto ciò fosse stato davvero risolto, o, anche in fase di risoluzione. Ma non è così. E dopo il sorriso, l’amara realtà: dieci euro, solo dieci euro in tasca, disponibili per la spesa odierna.
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