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lunedì 24 settembre 2018

La casta e gli altri

Vitalizi. Sì o No?

È davvero commovente il daffare che si stanno prendendo i 700 ex deputati che si sentono toccati nelle tasche dalla nuova determinazione voluta dal governo corrente. C'era da aspettarselo?
Se si pensa alla condizione di solidarietà che dovrebbero avere gli ex che hanno governato negli anni trascorsi, dalla prima legislatura fino all'altro ieri, la risposta dovrebbe essere la naturale conseguenza politica di un bel grosso e convinto Sì.

Secondo quanto si legge e si sente in tv e nelle strade pare che a mettere le mani dentro le tasche faccia sempre male a qualcuno.

Intanto c'è da dire che tutto questo allarmismo non è stato seminato quando si è trattato di maciullare i cittadini comuni e neppure c'è stata una opposizione seriamente determinata dalla conquista sociale dei deboli.
Le prese di posizione dure sembrano essere prerogative dei poteri forti. Di quella che qualcuno definì “casta”. Di quel gruppo di gente che non ha vergogna e si nasconde dietro il fantomatico e debole “diritto acquisito” come si gli altri cittadini non avessero perso diritti acquisiti. E la legge che porta il nome della prof.ssa Fornero voluta dal governo Monti ne è la prova. Snza parlare dei diritti dei lavoratori e dell'abolizione dell'art. 18 dello statuto che ne tutelava la dignità dei lavoratori.

Indubbiamente ci sono stati errori e abusi. Non è, però, eliminando il concetto di uguaglianza e tutela sanciti dai legislatori che si ottengono risultati consoni.
Buon senso e solidarietà dovrebbero guidare le azioni di chi governa e guida le nazioni.

lunedì 24 ottobre 2016

Cos'ha il politico + di me?

moneta unica, €, per esigenze diverse

In base al principio di uguaglianza, esplicitato nella Costituzione, perché i politici devono guadagnare molto ma molto di più rispetto ai normali cittadini? 

Opportuni

Tagli dimostrerebbero solidarietà verso i cittadini.

In questo mese, come negli altri mesi che si sono avvicendati, ho avuto seri problemi. A voler dare corpo e anima ai problemi che ho subito e fare capire l'origine dei mali devo necessariamente sommare le uscite vive:
assicurazione, 350€; tasse comunali, 251€: tasse scolastiche, 755€ condominio, 110€; gas 120€, telefono,.. insomma, non voglio annoiare, il totale è superiore ai 1500€ dopo avere omesso qualche altra bolletta che scivolo al mese successivo. Anche se nel mese successivo ci sarà l'imu della casetta a mare, comprata quando ancora le forze e le finanze familiari lo consentivano, il condominio e le bollette delle utenze domestiche che non si possono eludere.

Eppure la casta sembra lontana dalle tortuosità che deve affrontare una famiglia normale.
Parlano di API, la pensione anticipata che, a occhio e croce, sembra una regalìa a banche e assicurazioni. Come potrebbe, un pensionato/a campare con un ulteriore cappio attorno al collo?

mercoledì 19 febbraio 2014

Umori a Sanremo 2014, fuori e dentro il festival

SANREMO 2014.

Come d'obbligo, nel periodo della canzone italiana, non si può non parlare di Sanremo e di quanto gli gira attorno.

Pif è stato, come al solito, molto simpatico e con la sua aria disincantata ha fatto del passe un tormentone esilarante.

“Ce l'ho e posso andare ovunque. Vedi c'ho il pass e posso stare con un piede fuori e uno dentro”.

Il suo Sanremo è stato, tra il serio e il faceto, chiarificatore. Ha finalmente fatto capire che sanremo si scrive tuttoattaccato che non è il santo patrono della città dei fiori e che è la contrazione linguistica di san Romolo, patrono di Sanremo.
Per il resto calma piatta. La Littizzetto, noiosa come le sue prevedibili battute. E Fazio... sarebbe tempo che si mettesse da parte e fare largo a qualcuno di talento: le sue scenette con la Casta, neanche per le recite della scuola materna le avrebbero proposte...

Sì! il prefesival è stato migliore del festival. (e Pif non mi ha dato niente in cambio per scrivere queste sensazioni se non la sua leggera pungente sagacia).

Ah dimenticavo la jella, purtroppo, l'effetto collaterale del festival induce astenia. Si perché senza dubbio Fazio avrà pensato al malocchio degli invidiosi quando all'inizio non si è aperto il sipario.
Ed eccolo pronto, come un pesce fuor d'acqua, a spiegare quanto avrebbero dovuto narrare le immagini che non si sono viste sullo schermo delle quinte per colpa del sipario che non s'alzava.

E poi, che dire di quei due lavoratori disperati che sono andati a rovinargli l'inizio del festival?
Per lui e quelli come lui lo show continua al di là di ogni catastrofe...

beh, sì; tutto è perfettibile ma, vuoi, per le congetture tutte italiane, nulla sembra portarci verso la “bellezza” declamata dallo scolaretto Fabio.

E sempre facendo ricorso ad uno sforzo mnemonico non indifferente vedo riaffiorare il Grillo urlante che sul red carpet gesticola e mima che vuole un gelato. Qualcuno prodigalmente glielo dà e giù a prendersela con la RAI quale male maggiore per l'Italia.

È vero. Molte cose le fa con superficialità. Perlomeno questo sembra a noi dall'esterno. Ma lui, il Grillo, ce l'ha con i partiti che la lottizzano e fanno dell'azienda pubblica orticello per curare i propri interessi e sistemare le clientele.

giovedì 24 maggio 2012

la Casta continua ad affamare l'Italia e tenere sotto scacco gli italiani

Ancora una volta i barbari che occupano Montecitorio dimostrano di fregarsene altamente dell'opinione di cittadini e dopo estenuanti incontri tra i partiti ecco la porcata che presentano agli italiani dopo un mese e mezzo dall'impegno preso dai presidenti delle Camere, Renato Schifani e Gianfranco Fini, la riforma del finanziamento dei partiti è così riveduta e corretta:

l'aula di Montecitorio ha approvato l'articolo 1 del Ddl sui bilanci dei partiti che lo riduce da 182 milioni circa a 91 milioni nel 2012.

quanto potremmo risparmiare ancora se il finanziamento
ai partiti italiani fosse parificato agli altri partiti politici europei?
Il testo approvato con 372 sì, 97 no e 17 astenuti, prevede che i contributi siano ridotti a 91 milioni l'anno il 70% dei quali, pari a 63.700.000 euro, viene corrisposto come rimborso delle spese per le consultazioni elettorali e per l'attività politica. Il restante 30%, cioè 27.300.000 euro, viene erogato a titolo di cofinanziamento.

I conti li ha fatti la Ragioneria dello Stato stimando che, a regime, nel 2016, i risparmi derivanti da questa legge per lo Stato saranno di 11 milioni di euro. Se è vero che nel 2012 i rimborsi passeranno da 182 milioni circa a 91 milioni, cent più o meno, infatti, nel 2013 la riduzione sarà dai previsti 160 milioni circa ai 91 circa, con un risparmio di poco più di 69 milioni di euro; nel 2014 il risparmio sarà di 58.440.548 euro e nel 2015 e 2016 di 50.193.278. Una parte di questi risparmi però servirà a coprire l'aumento delle detrazioni previsto dalla legge.

Nel contempo Di Pietro e l'Italia dei Valori presentano alla Camera le 200 mila firme raccolte per la legge di iniziativa popolare contro il finanziamento pubblico ai partiti.
Secondo Antonio Di Pietro «la proposta di partenza non può che essere questa legge che non arriva dai conciliaboli segreti dei partiti ma direttamente dalla volontà popolare. Questo significa democrazia».

Ma principalmente significa tenere conto della Volontà del popolo italiano! Che ha detto no allo sperpero del denaro pubblico! No al finanziamento dei partiti!

martedì 18 ottobre 2011

politica, dopo i danni la beffa

Visto da fuori il potere è brutto e sporco. Per questo molti uomini e donne si sono messi in politica con l’intenzione di scardinare alcuni ordini di potere precostituiti, ma raggiunta la meta anche loro sono stati risucchiati in quella che molti chiamano l’orgia del potere. Che sarà mai? Un’epidemia? Un virus che contamina chiunque sieda in parlamento o nel senato? Sarà La famigerata ragion di Stato? Gli alti interessi sociali da tutelare, ignorati dal popolino ma noti ai dirigenti di tutte le forze di partito che siedono in parlamento?
Non lo so! So solo che a questo punto non è colpa di Bossi, Pannella, Bonino, Capizzone, Di pietro, Dalema, Bersani, Berlusconi e tutti i volti noti che urlano parole di fuoco agli avversari (per finta?) se le cose non cambiano mai per il popolo sovrano.
Lì, deve esserci un karma che non si lascia spodestare, anzi acchiappa tutte le buone intenzioni e le trasforma, li assomma in un unico grande mare di egoismo. Gl’incazzati dopo un po’ si calmano e si allineano, stemperando persino i fuochi dei compagni di cammino che, non avendo ottenuto nessun incarico, continuano ad invocare diritti e uguaglianze.
Ma questo è niente in confronto alla beffa che arriva subito dopo i danni; perché uno pensa: va bèh mò cade il governo oppure finisce la legislatura e con la nuova legge elettorale (che nessuno dei politici vuole perché altrimenti l’avrebbero cambiata) non li vedremo più! Invece eccoli seduti nelle infrastrutture del sottobosco a intascare altri gettoni mensili insieme ai vitalizi d’oro per poche ore di non lavoro ai vari Cicciolina e Scillipoti…
E se qualcuno denuncia i privilegi della casta, che sia nazionale o locale, è bollato come uno che fa dell'antipolitica. Perché, loro, sapientoni & associati fanno politica?

giovedì 8 settembre 2011

quanto dobbiamo subire ancora?

È penoso vedere quanto accade nel bel paese! La casta si auto riduce dal 50% al 20% il contributo di solidarietà; i parametri si modificano fino all’ultimo minuto per favorire questo o quell’amico e il plafond si sposta da 100mila a 300mila euro per vedere nelle casse dello Stato un esiguo contributo da parte di chi sta benone; la pletora di parlamentari che rimane tutta intera ai posti di comando con relativi benefit e Castelli che tuona contro il Quirinale perché rimane esente dalla manovra insieme alla Corte Costituzionale.
Insomma, la Casta una ne pensa e cento ne fa. Dopo aver votato nella seduta di ieri l'anticipo dell'età pensionabile per le donne e l'inasprimento dell'Iva (che costerà 385 euro in più a famiglia secondo la stima del Codacons), si è auto-scontata l'indennità parlamentare.
Nella quarta e ultima versione della manovra si riduce, e di molto, il prelievo dalle tasche di deputati e senatori.
Il taglio iniziale del 50% sull'indennità parlamentare che supera i 90mila euro si è ridotta, infatti, ad un misero 20%, mentre sarà del 10% il prelievo per i redditi oltre i 90mila euro nella pubblica amministrazione, applicato anche ai dipendenti del Quirinale.

 Alla luce di questi fatti posso urlare la mia indignazione? Lo so, è una sterile quanto infruttuosa esternazione ma in uno Stato democratico almeno questo è consentito, anche se i grandi condottieri continuano ad aggiustarsi le proprie cose infischiandosene del popolo che li ha eletti. Ma il popolo si sa è una massa amorfa che ha bisogno di una guida, un condottiero e a lui sottostà genuflessa. Quanto si dovrà subire ancora prima che il popolo prenda coscienza? Si deve aspettare anche da noi un sommovimento tipo africano affinché lassù qualcuno ragioni e riesca a fermare le idiozie partorite da menti lontane dalle necessità reali delle famiglie? Si sa, la fame è la forza che muove i viventi e li rende ciechi, disposti a tutto pur di continuare nell’autoconservazione della specie.
Già, dimenticavo: loro sono furbi, sanno quando è il momento di dare un diversivo al popolino teledipendente..

ecco la manovra licenziata dal senato

Iva, pensioni e super prelievo. 

Ecco la nuova manovra:

L' imposta sui consumi sale al 21%, contributo del 3% oltre i 300 mila euro. (cosa determina questo tetto di 300mila? perché non abbassarlo a 200 o 100mila?). 

L' aumento graduale dell' età della pensione delle donne a 65 anni scatterà a partire dal 2014. 

Per chi non sale l' Iva: Esclusi dagli aumenti gli alimentari essenziali, editoria, bar, ristoranti, alberghi e ristrutturazioni.

Donne: L' innalzamento dell' età del ritiro per le donne anticipato di 2 anni rispetto all' ipotesi di partenza.

Manette ai superevasori, la soglia dei 3 milioni vale se rappresenta il 30% del fatturato (naturalmente d'oro) e uno sconticino alla casta rispetto a quanto si era detto :

(il contributo di solidarietà per i deputati che oltre all'indennità percepiscono anche un reddito da lavoro dovrebbe essere il doppio di quello dei loro colleghi che svolgono solo il ruolo di parlamentari.) ma pare che si siano ravveduti anche sui piccoli comuni che non saranno tagliati e qualche altra cosina sulle amministrazioni locali. 


venerdì 15 luglio 2011

la manovra econimica la paga solo il popolo

Dopo l'approvazione della manovra economica dettata dall'emergenza e dal pericolo di default per l'Italia, sarebbe gradito sentire tutti quei tromboni che fin'ora hanno denigrato e offeso i cittadini con epiteti grossolani come “bamboccioni” “scansafatica” “terun” ecc., spiegare come mai dopo aver tartassato a parole e nei fatti con imposizioni legislative che hanno implementato ticket, tasse, innalzato l'età pensionabile, tagliato i fondi per la ricerca, la sicurezza e l'istruzione, è gradito sapere, dicevamo, come mai loro, i signori onorevoli non hanno dimostrato nei fatti di essere come noi, vale a dire cittadini che prendono a cuore le sorti del paese e rinunciano a qualche privilegio. È inutile che si trincerino dietro alle leggi del già consacrato dai diritti parlamentari perché anche i cittadini, dopo anni di rivendicazioni avevano ottenuto risultati eccellenti nelle contrattazioni e nella tutela dei diritti in quanto lavoratori.

È duro, per un padre o una madre di famiglia che campa con 800€ al mese mantenere anche i figli e sentirsi dire che è necessario ancora qualche sacrificio mentre un onorevole che si porta a casa più di 10.000€ escluso ammennicoli vari non è toccato dalla “crisi”. A cosa dobbiamo questa disparità? Che sia vero che chi viaggia in prima classe trova sempre una scialuppa di salvataggio pronta ad accoglierlo? (citazione!)

Come al solito la classe politica italiana ha perso un'altra buona occasione per dimostrare la bontà e l'onestà che la contraddistingue.

Caro Giorgio hai dimenticato le lotte dl proletariato?
L'equità, l'emancipazione delle classi meno abbienti dal giogo dei padroni?

Oggi pare che ci sia un solo padrone che s'identifica nella casta!
Inutile che i vecchi pc, ds, e bla bla bla concludano con: dopo di questa manovra Berlusconi deve dimettersi! Suona come una presa per i fondelli e un insulto all'intelligenza degli italiani!
A volte il buon esempio vale più di mille idiozie dette in tv... è lampante: durante la manovra si sono sfasciate tutte le scialuppe tranne quelle riservate alla prima classe, tanto per rispondere alla citazione di Tremonti sullo storico inabissamento del Titanic, e di questo il Capitano deve tenerne conto! anche perché sono finiti i tempi delle fughe in America

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