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mercoledì 11 novembre 2020

cinghiali in città

Caccia al cinghiale. (non col fucile).


Selvaggina grossa in città. Ieri sera intorno alle 20 e trenta si è fatto rivedere. Nel cortile/parcheggio tra macchine e bidoni della differenziata il nostro amico si è sfamato. Non ha usato troppo le buone maniere, d'altronde è cugino del maiale.


ph Maria Riccelli 

Quel cugino dal quale traiamo saporite provviste e che in alcune zone della Calabria ne hanno fatto prodotti di eccellenza.

La 'Ndujia di Spilinga e dintorni, capicolli pepati e dolci, salumi essiccati, guanciale, pancetta e prosciutti affumicati oggi sono leccornie mentre un tempo garantivano la sopravvivenza delle famiglie povere che, nonostante gli affanni riuscivano ad allevare il maiale e coltivare la terra.


Oggi gli allevamenti intensivi stanno producendo effetti collaterali all'ambiente devastando clima, qualità dell'aria, delle colture e, consequenzialmente, la vita.


Non è più una esigenza primaria nella catena alimentare ma un enorme giro d'affari.


E se pensassimo di regimentare il fenomeno seriamente per trarne un sostentamento intelligente?

Le possibilità intellettive e tecniche non mancano.


mercoledì 4 novembre 2020

Adotta un cane, non ti deluderà mai

Solo chi ha avuto a che fare con gli animali da compagnia sa cosa vuol dire perderli per sempre.

Si sa nulla è per sempre ma quando hai un affetto al fianco non pensi mai al momento della sua dipartita.

È stato così anche per me.

L'ho avuto al mio fianco da quando aveva 20 giorni. Era un cucciolo iperattivo e da adulto ha mantenuto le sue caratteristiche di cane alfa.

Curioso e attento. Protettivo e gioioso. Ecco, per rendere bene il concetto quando ho visto il film “Io & Marley” ho visto Vasco al 100%. le sue monellerie, le intemperanze e i casini che faceva fin da cucciolo. Le camicie appese ad asciugare a brandelli e le ciabatte rosicchiate. Le sedie frantumate e le buche nel giardino.


Tra alti e bassi è stato in famiglia14 anni. Quando non stava bene mi guardava con occhi supplichevoli. Si aspettava da me una mano per alleviare i dolori come quando ebbe la costipazione intestinale.

Il fecaloma lo faceva soffrire. Le ho provate tutte prima di sottoporlo a un intervento chirurgico che, secondo il veterinario, non sarebbe stato risolutivo e con qualche effetto collaterale futuro.

Gli iniettai olio di vasellina puro nell'ano e in bocca prima di cedere ai suggerimenti degli esperti del bisturi. E risolvemmo.

Ma il tempo è inesorabile e quando arriva l'ora non c'è altro da fare che accettare l'epilogo.

 Ha fatto il suo ultimo viaggio in prima classe. Ha consumato il suo pasto preferito.

Si è sdraiato. Mi ha fissato e si è messo nella posizione di riposo. Sembrava che dormisse. L'ho rivisto cucciolo.

I suoi amici sono anche i miei. sembra capiscano il mio stato d'animo e quando mi incontrano dimostrano l'affetto come solo loro sanno fare. Saltano, girano attorno, si strofinano, leccano le mani e poi si mettono a pancia all'aria aspettando le coccole.



Aiko, la piccola alaskan malamute, è un amore! Pelo folto e morbido con riflessi rosati, sguardo eloquente e bocca che tende al sorriso. Il suo padrone se ne innamorò e la accolse nonostante ne avesse altri 2 adulti. Come non farsi prendere dalla passione per questi amici unici che non chiedono altro se non affetto e che ricambiano incondizionatamente all'infinito?


lunedì 18 maggio 2020

il mio amico a 4 zampe

Animali d'affezione.


Sono definiti così quegli esseri veventi che appartengono al mondo animale e l'uomo, per il solito fattore egoistico e o utilitaristico, addomestica e tiene con sé.

Prendersi cura di un cucciolo di qualsiasi razza o specie è un impegno serio e gravoso. I nostri piccoli amici hanno le loro esigenze che non riguada solo l'alimentazione. Devonoe ssere amati principalmente e curati come un membro di famiglia. Perchè anche loro soffrono il distacco, la solitudine e possono anche ammalarsi se si sentono abbandonati o indesiderati.

Tenere e allevare un cane comporta affetto e cure con lo stesso impegno che si presta a un componente della famiglia, come se fosse un figlio, consorte o nonni.

Inzia la bella stagione.

E chissà quanti vorranno disfarsi del fardello comprato e regalato come se fosse un giocattolo privo di sentimenti a qualcuno della famiglia per una ricorrenza. Di solito si regala ai figli dopo una lunga lamentosa richiesta di questi.
C'è stato il periodo dei collie e dei pastori tedeschi. E non poteva mancare l'husky, o hachiko dopo il film strappalacrime con Richard Gere.

Nella storia tanto del cinema con protagonisti a quattro zampe, quanto del cinema in generale e anche della Festa del Cinema di Roma, pochi film hanno commosso il pubblico fin quasi alla disperazione come Hachiko - Il migliore amico, seconda collaborazione fra Richard Gere e Lasse Hallström.

A ispirarlo è stata una storia vera, conosciuta dal Giappone intero e che è stata già narrata da un film del 1987 intotolato Hachikō Monogatari e diretto da un regista nipponico. Hachiko era un Akita Inu bianco. E chissà quante altre razze ancora potremmo mettere tra le nostre preferenza, ricordiamo però che non tutti si comportano allo stesso modo romanzato dei film e dei racconti. Nella realtà molti fattori influiscono sul comportamenteo dei cani.



L'esito di un buon rapporto dipende dalla sensibilità dei componenti il branco, cioè la famiglia che lo accoglie se ne prende cura.

sabato 27 aprile 2019

Cavalli in città

Quattro cavalli. Uno bianco. Uno marrone e due pezzati che sembrano giovani stalloni pascolano tra gli ulivi. Il più piccolo è irrequieto. Vuole dominare gli altri puledri. Scalcia e mordicchia sul collo uno in particolare ma sta ben lontano dallo stallone bianco.


I cavalli pascolano nella campagna vicino casa da qualche settimana accuditi da un uomo dall'accento straniero che mi chiede qualcosa da mangiare.
Al momento non ho nulla da offrirgli ma mi riprometto di portargli qualcosa appena possibile. È inusuale la visione dei cavalli al pascolo in prossimità delle case. E qualcuno storce il naso. Ai bambini, però, piace la visione agreste con nitriti e sbuffi. Finalmente osservano dal vivo degli animali al brado.

Stamane il puledro dominante, fuori dal pascolo, per strada, è catturato da due uomini che lo imbrigliano e lo trascinano nel trasportino parcheggiato oltre il recinto. Con ritrosia Pirata (questo il nome che gli ha assegnato una bimba) si adegua ai comandi. La pedana di legno rimbomba sotto il peso dei suoi zoccoli. Non è facile farlo salire nel camion adibito al trasporto animali. Appena dentro serrano la capezza alla sponda del camion.
Pirata si ribella. Nitrisce. Pesta gli zoccoli. La sua disperazione rumorosa è tangibile. Anche lontano si avverte la ribellione per la sofferenza del distacco forzato dai suoi simili.

Gli altri tre, smettono di brucare l'erba e si avvicinano alla staccionata che divide il pascolo dalla strada in cui è parcheggiato il camion.
La pedana si alza. E, coperta da un telo, mostra l'immagine di splendidi purosangue al galoppo. Purosangue che corrono nel vento, liberi. Mentre il piccolo Pirata lancia strazianti nitriti prigioniero nel cassone del camion in movimento.

martedì 11 aprile 2017

Se il cane è costipato, che fare?


Fecaloma:

fe·ca·lò·ma/ sostantivo maschile
  1. Ammasso di feci, duro e voluminoso, che si forma per stitichezza negli ultimi tratti dell'intestino crasso, provocandone talvolta l'occlusione.
Origine: Der. di fecale, col suff. -oma.
Di bisogno virtù! Adesso conosco anche questo termine, purtroppo! L'occlusione interessa sia gli umani che gli animali. Quando siamo colpiti noi, esseri “pensanti e parlanti” ci rechiamo dal medico. Esponiamo i sintomi e con una bella purga poniamo rimedio all'occlusione intestinale.
È quando capita ai nostri amici domestici che il problema si fa drammatico! Cane o gatto ne soffrono. E se si interviene nell'immediatezza somministrando le giuste dosi di “ammorbidenti” fecali, la soluzione non tarda a farsi notare.
Quali sono gli effetti dell'occlusione?
La stitichezza assoluta può essere causata dalla cattiva alimentazione o dall'ingestione di cibo e/o oggetti non conformi.
Ma veniamo a noi:
Non è la prima volta che il mio cane sgranocchia un bell'osso. Però questa volta se l'è vista brutta. All'atto della defecazione mi guardava con occhi supplichevoli ed emetteva dei suoni inconsueti.
 Che fare?
Anzitutto interfacciarsi con il veterinario. Ed è quello che ho fatto!
La prescrizione di abbondanti clisteri e purghe a base di olio di vasellina pura e una buona idratazione hanno sortito, in sintesi, l'effetto desiderato dopo quattro giorni. e dopo avere consultato più di un veterinario. La nostra apprensione è stata enorme. Abbiamo temuto di doverlo sottoporre ad intervento chirurgico. Invece, ringraziando il cielo, si è sbloccato.
Quanti non hanno esperienze affettive con gli amici a quattro zampe, non immaginano il dolore emotivo dei componenti della famiglia “adottiva”. In pochi istanti rivivono gli attimi più belli: l'arrivo a casa del pccolo batuffolo; la biancheria smangiucchiata, le pantofole divorate, i palloni ingeriti; le coperte sbrindellate...
Si, va be', anch'io prima di avere un cane pensavo: quanta esagerazione per un animale!
Adesso, invece, fa parte integrante della famiglia e non mi stupisco più quando qualcuno dice ai cuccioli “ vieni da papà, oppure, bello di mamma come stai?”.
È vero! Sono gli unici esseri viventi che Non deludono mai! Magari fanno un po' incazzare quando sono insistenti. Quando pretendono di uscire. Quando sono in calore. Ma meglio vederli smaniosi e esuberanti piuttosto che depressi e ammalati.






martedì 1 ottobre 2013

Puru i pulici hannu a tussa!

BUONSENSO E LEGGI. 

Si deve dare atto al sindaco Abramo che, nonostante le difficoltà nel conferire i rifiuti urbani nelle
http://aore12.blogspot.com
discariche, Catanzaro sembra non soffrire dei problemi delle altre città.

Superata la prima fase, quella dei rifiuti che sommergevano cassonetti e strade, possiamo affermare senza ombra di dubbi che la città è pulita!

Stamane, di buona ora, un nutrito numero di netturbini ha preso d'assedio persino Corvo, un quartiere abbandonato a sé stesso per quanto concerne il verde pubblico e l'incuria delle strade.
Gli sterpi sovrastano marciapiedi e in certi punti bucano anche l'asfalto.

Oggi, di buon mattino, meraviglia delle meraviglie, un numero indefinito di uomini e mezzi hanno diserbato e pulito marciapiedi e strade.

Ma deve venire qualcuno? Qualche pezzo grosso a visitare qualcosa? Chiede una signora alla sua compagna di footing.
Mah non so... ma chi vuoi che venga qui e per vedere cosa!?

Il cane trotterella affianco alle due podiste e poi va a depositare i bisogni corporali a bordo strada nell'erba.

Signora! Signora! Grida uno dei netturbini. Signora un po' di rispetto per chi lavora... ce l'avete la paletta e la busta per gli escrementi del cane? C'è la legge che lo prevede!

La signora lo guarda incredula e: “Scusate, io ho tutto il rispetto per voi che lavorate. Ma ditemi: è peggio che un cane faccia la cacca nell'erba dove non da fastidio a nessuno e che col tempo si assorbe e diventa concime o lo scempio urbano in cui siamo costretti?”. Che voi tagliate l'erba e non togliete la terra e le radici che si sono formate nei cumuli tra la strada e i marciapiedi tra due giorni saremo punto e accapo. Dove siete stati tutti questi mesi?

Come dire: è più facile vedere il capello negli altri che la trave nei nostri occhi!

domenica 20 febbraio 2011

miracoli dell'amore

aore12
Birba è una cagnetta piccolina dal pelo lungo. Un pelo morbido con chiazze bianche e nere. È dolce col suo padrone, un po’ isterica quando ha il ciclo, con gli altri cani e con Vasco quasi sempre. Tutte le mattine, dopo la passeggiata non fa subito ritorno a casa ma vuole rilassarsi un po’ in macchina e quando passo io col mio cane lei solitamente richiama l’attenzione grattando ai vetri ma stamattina è successo qualcosa che ha dell’incredibile:
Ho sentito un colpo di clacson, mi giro e vedo lei saltare dal posto della guida a quello laterale. noo! esclamo. non è possibile! guardo meglio pensando di vedere il padrone ma Birba è da sola, come le altre mattine, a rilassarsi in macchina prima di rientrare in casa.
ha suonato il clacson! Sembrerà assurdo ma è così! e Vasco l’ha salutata roteando la coda prima di riprendere ad annusare l’odore di Birba lungo il marciapiede.

martedì 21 settembre 2010

cercasi compagna per Vasco, splendido labrador

aore12
AAA Cercasi femmina di labrador in calore per accoppiamento con splendido esemplare maschio di 3 anni alla prima esperienza sessuale fecondativa. Max serietà. No perditempo.

E sì! Anche loro, i cani, hanno certe esigenze.
Poverino, Vasco, così si chiama il labrador, in questi giorni è sempre col muso per terra. Annusa gli odori che qualche cagnetta in calore lascia lungo il suo percorso abituale. Si sofferma, analizza a fondo l’umore, fa anche qualche impercettibile leccatina, poi, alza la gamba e, spruzza sopra il suo di odore.
Tenerlo a bada è una fatica immane, lo sa bene il suo padrone, trascinato come un fuscello da una parte all’altra della strada dall’animale infoiato.

Abbiate cuore e chiunque è in grado di porre fine al supplizio di Vasco, ripeto, sarebbe la prima volta!, si adoperi; anche perché al padrone gli si sono allungate le braccia a furia di brusche tirate.

Un grazie anticipato a nome di Vasco e del suo padrone.

domenica 27 settembre 2009

vasco e maciste, magnifici esemplari di labrador




L’incontro tra Vasco e Maciste, due magnifici labrador, è da raccontare. Me lo ripropongo ogni volta che li vedo correre nel parco l’uno incontro all’altro; quando, dopo i primi guaiti sussurrati a mo’ di saluto, iniziano a danzare è un’esplosione di energia. Sembrerebbe una schermaglia per la supremazia (hanno rispettivamente 2 e 3 anni) ma vista la tranquillità con la quale si sottomettono vicendevolmente è solo la lotta giocosa tra due amici. Una lotta irruenta ma priva di violenza, elegante, fraterna.
Sì, danzano con agilità e grazia; si alzano sulle zampe posteriori e spiccano dei salti plastici che si esauriscono in abbracci. Maciste mette la testa sotto il collo di Vasco: entrambi immobili, si studiano vigili. Vasco poggia la zampa anteriore sulla schiena dell’amico ed è il segnale del nuovo round. Improvvise galoppate interrompono gli incontri per salutare i nuovi venuti, siano essi ragazzi o cani. Scodinzolano, annusano e leccano. Questo il loro modo di dare il benvenuto ai nuovi arrivati.

mercoledì 29 aprile 2009

Vasco


20 luglio 2007
È arrivato a casa che stava nel palmo della mano. Mio figlio da tempo inviava mms alle sorelline per portarle dalla sua parte in quanto io e mia moglie sapevamo il peso che ci saremmo accollati. Ma lui, tosto tosto ha fatto in modo di portare tutti ad accettare il nuovo venuto. È nato l’otto giugno, lo stesso giorno delle ragazze, è un buon segno! Pensammo tutti. Cosicché, appena svezzato, il piccolo Vasco, entra a far parte della famiglia. Sono passati due anni. Oggi è possente; fa il capo branco del rione. Gioca ed educa i cuccioli che conosce.

la vera amicizia


aore12
Vasco è un amico! Un amico paziente; fidato. Sempre allegro e disponibile al gioco anche dopo una lunga faticosa giornata di noia.
Gli manca solo la parola. Ma, quando è necessario si fa capire:
spinge col muso quando vuole le leccornie; si alza dritto quando vuole giocare; va vicino la porta se deve uscire e nel caso qualcuno non lo capisse emana dei forti inviti vocali. Il suo abbaiare è possente; vigoroso come l’impronta che lascia per definire il suo territorio. È un Labrador di carattere.
Come tutti i Labrador è goloso e durante l’attesa dei bocconcini prelibati sopporta di tutto mentre l’acquolina sgorga dalla bocca. Si siede e aspetta e man mano che passa il tempo lui si avvicina all’oggetto del desiderio senza lasciare la posizione di seduto; tutto ciò avviene in una manciata di pochi secondi. Fa venire in mente quei vecchi film muti d’inizio secolo. È un amore!, quando salta, scodinzola, si struscia... vale più di mille parole. Appunto: senza parole, come dice il più noto Vasco.

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