Il posto fisso. Speranza antica.
I tempi sono cambiati. In peggio, dice qualcuno.
Le conquiste sindacali frutto di scioperi, rivendicazioni e contrattazioni, tesi a migliorare la vita in fabbrica, nei luoghi di lavoro e nella società sono stati depennati dalle agende dei governi.
Non esistono tutele. Non c’è la certezza del lavoro per tutti a dispetto di quel che recita la carta costituzionale. L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro! Etc etc.
Dal sogno del posto sicuro ed a tempo indeterminato si è passati senza colpo ferire al lavoro intermittente. Come le luci di natale. I datori di lavoro chiamano chi vogliono per il tempo necessario alla cifra esorbitante di circa 8€ lorde l’ora. Tutto incluso. E vista la penuria che c’è, alcuni ringraziano: meglio che niente! Dicono a denti stretti.
Intanto qualcuno al governo latita, depista le attenzioni per non dare risposte a quanto aveva promesso in campagna elettorale.
Giorgia non c’è. Indaffarata a viaggiare e tenere accordi sottobanco segreti. Al popolo non è dato sapere. C’è il segreto e l’interesse di Stato dietro ogni sua azione. Ha vestito i panni della statista. Bei panni, mai uguali che cambia all’occorrenza. Pronta a dimenticare le promesse irrealizzabili gridate in campagna elettorale.
Che dire? Giorgia , eppure qualcuno ha creduto in te, nelle tue parole, nelle tue promesse …
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