Finito l'amplesso ognuno ritorna in sé, si riappropria dell'area intima, impenetrabile nonostante l'interscambio emotivo consumato e si perde dietro le ali del non detto. Vicini, ancora odorosi dell'attimo fuggente appena colto ma lontani, gli amanti abbandonano i pensieri e cavalcano verso l'ignoto su sentieri differenti.
I corpi bronzei sdraiati all'ingresso della galleria Arte Spazio di Luigi Verrino accolgono senza veli gli amanti dell'arte e, nello specifico, quanti intervengono per commemorare il ricordo del pittore Fedhan Omar ..
Omar si è spento lentamente consumato dall'Alzheimer. Negli ultimi giorni pesava appena 40 chili, confida Susanna, la figlia dell'artista.
I lavori esposti, proprietà della galleria, narrano della passione dell'uomo che ha prediletto la cultura occidentale per esprimere liberamente la sua poetica, azione inibita dalla religiosità del paese d'origine: il Libano.
Omar venne in Italia per studiare. A Roma conobbe la sua compagna di vita e dopo varie peripezie approdò in Calabria. In Catanzaro iniziò a farsi conoscere dipingendo “ritratti”. Erano gli anni sessanta. Insegnò pittura e se ne cibò.
Il gesto pittorico testimonia una ricerca frenetica del segno e del colore. Gli assemblaggi cartacei, magistralmente cuciti dalle frenetiche pennellate di colore, esplodono in innumerevoli macrocosmi incontenibili nei pochi centimetri dei supporti fisici adoperati per accogliere il suo sentire.
Il catalogo, curato da Pino Pingitore, è un piccolo scrigno contenente i tesori dell'anima di un poeta dall'animo buono. D'altronde chi fa arte e dedica la vita alla bellezza non può che esserlo!
L'arte è comunicazione.
È una sorta di ossimoro che ben rappresenta il lavoro di Luigi, gallerista, collezionista e artista se rapportato nella società dei consumi e dei profitti che si ciba anche dei prodotti squisitamente “culturali e artistici”.
Il giardino dietro la galleria contiene altri lavori scultorei di Luigi in attesa di collocazioni.
Verrino, da esperto cicerone, illustra e guida oltre gli spazi aperti al pubblico gli amici. Ho modo quindi di apprezzare una raccolta di opere d'arte impensabile: Rotella, Fontana, Guttuso … l'elenco è lungo di buoni artisti che hanno lasciato il segno nel campo delle arti figurative.
Gli amanti congelati nel bronzo fuso dalla verve creativa di Luigi Verrino inseguono fili invisibili ma comuni nelle affinità di coppie:
Lei, assuefatta alla presenza del partner cristallizza momenti di assoluta intimità:
braccia dietro la testa tira a sé il cuscino; sguardo fisso nel nulla, inarca il busto e penetra con le impavide forme l'etere conquistandone la fisicità in un eterno presente: turgide ciliegie lasciano intendere l'effluvio appena sgorgato dai corpi votati all'amore. E lui, rannicchiato in posizione fetale, emarginato, messo ai confini a sud dell'amore, non denota smarrimento ma abbandono, quasi un toy boy che ha finito la funzione, indifeso e perso si rifugia nel microcosmo comune dei maschilisti bloccati nella pubertà tra incertezze e affanni in un ipotetico personalissimo mondo virtuale.
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