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Visualizzazione dei post con l'etichetta pittura

Gerardo Pullano omaggia Iannino

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 pittura Recensione dell’opera di Gerardo Pullano (2025) Olio su tela, 50x60 cm – ispirata a un’opera digitale di Mario Iannino

Pittori della domenica

 HOBBISTI PER CASO Dilettarsi in qualcosa per ingannare o impiegare il tempo libero in attività non retribuite ma comunque gratificanti è hobby. Diverse sono le attività: giardinaggio, corsa, podismo, recitazione,  canto, meditazione, scrittura, lettura, e pittura.

Arte: ricerca e stile di vita

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  1990-2024. 34 anni e sentirli tutti dopo avere visto la testimonianza impressa nella vecchia cassetta VHS recuperata da mia figlia Valentina. Documentazione   catturata efficacemente, anche se in maniera empirica con il telefonino, testimonia percorsi culturali realizzati nel quinquennio (1985/1990). Ricerca semantica tradotta in opere polimateriche esposte nel salone dell’amministrazione provinciale di Catanzaro nel 1990.

Arte Spazio Fedhan Omar dal Libano in Italia

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  Finito l'amplesso ognuno ritorna in sé, si riappropria dell'area intima, impenetrabile nonostante l'interscambio emotivo consumato e si perde dietro le ali del non detto. Vicini, ancora odorosi dell'attimo fuggente appena colto ma lontani, gli amanti abbandonano i pensieri e cavalcano verso l'ignoto su sentieri differenti.

Mario Loprete, pittore iperrealista

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Avere l'affetto di un animale da compagnia significa anche saperlo alimentare, prendersene cura, essere, in una parola, pronti ad accudirlo e rispettarlo. Ho avuto la compagnia di Vasco, un labrador monellissimo, ecco, per rendere chiaro il concetto di “monellissimo” e comprenderci con tutti e nello specifico con chi ha visto il film: io & marley, basta ripensare alle esuberanze del cane in questione e alle vicissitudini dei padroni per avere subito contezza della vivacità dell'amico a quattro zampe che mi ha fatto compagnia per 14 anni. Durante le nostre passeggiate abbiamo socializzato e fatto nuove amicizie di animali e umani a seguito. Tra questi abbiamo incrociato Jack e la sua famiglia d'adozione: Mario Loprete e il figlio Franceso. Mario mi chiede se dipingo. Lui è nuovo del quartiere. Scambiamo considerazioni sulla poetica dell'arte e sulle varie forme espressive. Lui predilige la figurazione. Sfoglia la galleria del suo telefonino e mostra delle immagin...

Ritratti, artigianalità creativa e pittura

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La prima cosa che si chiede ad un pittore è: “mi fai un ritratto? Oppure: sarei felice se facessi un ritratto a mia madre... mia moglie, figlio o figlia, marito e persino amanti”. Spesso si fraintende la funzione del pittore che, a differenza del fotografo, prima di mettersi a fare un “”ritratto” deve conoscere nell'intimo il soggetto da raffigurare- che il più delle volte lascia delusi quanti pensano ad una riproduzione “iperrealista”. Ovvero una copia sublimata del soggetto dalla maestria del pennello e del colore del pittore. Fare il pittore è sì conoscenza delle tecniche!, che sono strumenti del mestiere al pari dei pennelli delle spatole dei colori e di tutta una serie di aggeggi auto-prodotti. Essere creativi significa pesare e pensare ciò che si intende proporre, possibilmente con piglio e carattere unico, con personalità! Lo ripeto da sempre! Ma ogni volta che incontro qualcuno e mi fa la solita richiesta del “ritratto” mi tocca ripetere la tiritera. A prescindere dal f...

solo per palati fini

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Leccornie di Alta cucina. Altissima arte culinaria servita su vassoio dorato: Lumache e lecca lecca. Escargot & chups. high culinary art in gilded tray painting. Haute cuisine: snails and candies Alta cocina: caracoles y caramelos. Lumache e lecca lecca. high culinary art.

Cz: Lamanna e Molè in mostra al S. Giovanni

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Il complesso monumentale del S.Giovanni in Catanzaro è una struttura architettonica di origine normanna con influenze bizantine esaracene. Nel xv sec. Il castello, a causa delle diverse incursioni dei catanzaresi che si ribellavano al conte Centelles, cadde in rovina. La storia ci dice che alcuni materiali del castello furono utilizzati per edificar la Chiesa dei SS. Giovanni Battista e Evangelista e divenne sede di una delle più importanti confraternite della città; la Congrega dei Bianchi di Santa Croce (1563) con l'Hospitio (1569) e il convento dei Teresiani (1645). Questi ultimi due edifici furono in seguito trasformati in caserme e poi in carceri. Dal 1998, con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly, il Complesso del San Giovanni è trasformato ancora una volta dalla volontà politica e amministrativa cittadina. Diventa un polo attrattivo culturale i cui spazi sono contenitori di arte visiva e convegni. Nel 1999, con la mostra dedicata al Cavalier calabrese, nato ...

Decorazione, conoscenza e tecnica

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DISEGNO E PITTURA: BUGIE NARRANTI. Il disegno e la pittura sono delle bugie che narrano la realtà. Il pittore osserva il mondo e lo racconta con gli strumenti che ha a disposizione. Per far sì che l'immagine rimodulata diventi accattivante agli occhi dell'osservatore, il pittore, la deve distorcere in base ai canoni dell'illusione ottica. Deve attenersi, nel disegno, ai canoni descrittivi prospettici enunciati nella legge della prospettiva, agli effetti chiaroscurali, nonché alle percezioni visive emanate dalle gamme cromatiche trasmesse dai colori della tavolozza del pittore.

Antonello Trombadori, Intellettuale d'altri tempi

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Quando sinistra era sinonimo di cultura. Il camionista proseguì in direzione Pescara dopo avermi fatto scendere nei pressi dello svincolo del raccordo anulare alle porte di Roma. Un caro amico, ricordo, mi esortò: “devi salire subito. Antonello è tornato. Sta pochi giorni e poi riparte.”. E così feci. Conclusa la giornata lavorativa, caricai sulla mia 500 una decina di dipinti, impacchettati a mo' di valigia con lo spago e incurante della stanchezza mi avventurai alla volta di Roma. Le tele erano pesanti. E passo dopo passo, la corda che teneva insieme le tele mi segava le dita.

Pedagogia d'arte contemporanea

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Come nasce un'opera d'arte figurativa?  E come si distingue dal quadro che siamo abituati ad appendere alle pareti di casa che spesso è, a detta degli esperti, un oggetto pensato e realizzato con intenzioni decorativi ambientale consolidati dalla diseducazione mediatica? Indirettamente o direttamente il fruitore non avvezzo a meditare sulle proposte culturali evolute che si discostano dalla sua formazione, pur rimando incuriosito da ciò che vede, non riuscendo a darsi spiegazioni plausibili, pone interrogativi all'autore quando questi è presente oppure al curatore, ma mai s'impegna o pensa di colmare le sue lacune culturali attraverso la lettura di qualche buon testo perché leggere e studiare sono azioni faticose e fastidiose. Per i motivi appena accennati è fisiologico, durante una vernice allestita con lavori incentrati sulla ricerca segnica, sentire: “cosa significa, cosa ha voluto dire, ma com'è fatto? O peggio; non sa dipingere, questo lo so fare ...

Parole in cors(i)a

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Ciao come va? Che vuoi che ti dica... se ci s'incontra in un luogo come questo c'è sempre qualcosa che non và per il verso buono. Mia moglie ha un tumore. Sono due anni che lotta, lei da una parte e io dall'altra lottiamo contro un nemico infido e tenace. Almeno morisse, così finirebbe di soffrire. Smetterebbe di soffre lei e noi in famiglia che ormai abbiamo razionalizzato la malattia. No, guarda, quando vivi in prima persona questi drammi rivedi tutti i concetti. Non credi in niente e nessuno perché se tu a farne le spese e nessuno ti aiuta. … ma tu che stai facendo? Stai continuando a dipingere? Non mollare! Tu hai talento! Io, che vuoi, per me era un passatempo … ho smesso di fare le uova al tegamino. .. Così diceva quando dipingeva il sole che calava sul mare o che spargeva gli ultimi bagliori sui boschi della Sila: “sto facendo un uovo fritto”. Diceva; e nel dirlo sorrideva sommessamente. Adesso, a calare è il suo umore. Le luci della gioventù si so...

Uno sguardo al passato: Dario Scorza e Fedhan Omar, artisti

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Se mi volto indietro, il ricordo torna vivo. E le persone che hanno avuto un peso continuano ad essere positivamente presenti: 1978, Catanzaro. Galleria d'arte “il pozzo”. Gli interrogativi dei visitatori si differenziano di poco: Dove vive? Lei non ha studiato a Catanzaro. Anche Dario Scorza mi pose le stesse domande. Eppure non era niente di ché. Figure stilizzate affini al mio modo di sentire d'allora che si discostavano dalla solita pittura vista fino a quel momento nei luoghi espositivi catanzaresi. Ancora non ci conoscevamo e lui, Dario, si presentò dicendo di essere un sociologo amante dell'arte. In seguito, dopo numerose frequentazioni, appresi della sua passione politica (socialista) e dell'impegno assiduo che dirottava coinvolgendo tutti, amici e conoscenti, in operazioni a favore dell'associazionismo senza scopi di lucro. Dario era un'anima sensibile. Osservatore attento della poetica visiva, non si poneva limiti o recinzioni ment...

i fiori di Angela Procopio in mostra alla TeodorArteGallery

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Piacere del lavoro e gioco creativo nelle accattivanti decorazioni di Angela Procopio. La figurazione tout court ha il sopravvento. Angela Procopio è stata a “bottega”. Ha appreso le tecniche della decorazione e le ha fatte sue. In chiave iperrealista , il soggetto, narra esplicitamente un sentire arcano fatto di sensazioni. Immagini e figurazioni improbabili proiettano visioni di luoghi incantati. Luoghi altri dove il soggetto floreale diventa attrattore di sguardi. Il fiore, idealmente reciso dalla pittrice, decontestualizzato dal suo habitat naturale, magistralmente amplificato e inserito in fondali scuri presta la sua essenza temporale effimera a infinite letture; evoca, per certi aspetti, mondi paralleli popolati da giganteschi fiori. La natura umana è sovrastata. L'assioma con “il sogno” del “Doganiere” Henri Rousseau e del suo mondo naif è immediato. Ma, i grandi pannelli di tela decorati da Angela Procopio hanno ben poco di naif. Angela è ...

Quarto Stato, storia di un'icona del sogno socialista

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Pellizza da Volpedo, "Quarto Stato" Giuseppe Pellizza, figlio di agricoltori. Nato a Volpedo, piccolo centro della campagna alessandrina, dopo la scuola tecnica, che gli offrì i primi rudimenti del disegno e gli fece capire qual era la sua vera passione, attraverso l'intervento di alcuni conoscenti riuscì a frequentare le lezioni di Francesco Hayez, all'epoca docente dell'accademia di belle arti di Brera. Terminati gli studi accademici si trasferisce a Roma, che abbandona subito per spostarsi a Firenze. Qui incontra Fattori. La voglia di apprendere i segreti della pittura lo porta a spostarsi in varie accademie, arriva persino a Parigi nell'occasione dell'esposizione universale del 1889. Le grandi città non lo entusiasmano; Giuseppe Pellizza decide di ritornare al suo paese d'origine. Nel 1892 sposa una contadina del luogo e nello stesso anno inizia a firmare i lavori come “Pellizza da Volpedo” L’opera più conosciuta è “Quarto Stato”, ...

False opere sul mercato dell'arte

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La cupidigia contamina la cultura, l'arte, la poesia da sempre. L'avidità dei faccendieri violenta la vita dei geni anche a posteriori. Bastano due righe scritte da una persona rispettabile e la veicolazione di un altrettanto rispettabile mercante per piazzare prodotti eseguiti da abili falsari con le tecniche usate dai maestri del passato consacrati dalla storia e posti nell'olimpo dell'arte a futura memoria per imbastire un mercato peccaminoso che grava sulla memoria di qualcuno che pur di estrinsecare sentite poetiche va controcorrente, soffre la fame, magari la derisione altrui, di sicuro la povertà o l'incertezza economica. Amedeo Modigliani è stato uno di questi: ha sofferto per la sua coerenza. I falsari hanno goduto della sua notorietà postuma: hanno beneficiato della vita del pittore livornese, ma qualcuno ha giocato, gettando delle pietre nell'arno ... goliardie di ragazzi burloni.

gli spazi elastici di Pino Pingitore

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Il gesto di Pino Pingitore è la risultante di un'azione pittorica dalle radici profonde maturata nel tempo. E nonostante ci sia un certo rigore personale si riscontrano citazioni storicizzate che vanno dall'astrazione geometrica di Mondrian alle velature di Morris. Le opere esposte nella galleria catanzarese “arte spazio” si prestano al modello di lettura citazionistico per l'impalcatura consolidata alla continua ricerca dell'equilibrio spaziotemporale geometrico che man mano si spande fino a diventare ombra, luce, trasparenza, elementi, comunque, condizionati dalla volontà dell'autore. Il modo di fare pittura di Pino mantiene i canoni dell'artigianalità pittorica del gesto. Difficile definirlo o associarlo ad una corrente specifica, a qualcosa di già consacrato. Ecco, sì, si possono fare delle considerazioni, contestualizzare il lavoro di Pingitore nell'atemporalità linguistica dell'arte ma niente di più. Come già accennato, le opere e...

cam & c, ma è davvero l'Arte che brucia?

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L'arte è creazione! miseria e nobiltà, polimaterico, Mario Iannino La gestualità creativa è espressione che non prescinde il pensiero ma lo asseconda e lo rende visibile; lo demarca! Pare che Michelangelo, dopo avere finito il Mosé, davanti a quel gigante in marmo di oltre due metri, 235 cm per la precisione, stupito egli stesso per la perfezione anatomica del colosso, lo abbia colpito al ginocchio esclamando: Perché non parli? Da quel lontano 1513, anno di nascita del Mosè, bravi artigiani e grandi artisti più o meno consacrati dai loro contemporanei hanno realizzato manufatti e opere pregevoli e consegnato ai posteri la storia grazie alle attenzioni di custodi pubblici e privati che li hanno preservati amorevolmente in apposite strutture anche contro le azioni barbariche dei popoli in guerra e gli eventi catastrofici. Ma nulla può l'amore dell'uomo evoluto contro la brutale decisione estreme come quella avvenuta il 3 marzo del 2001, quando i cannon...

multipli unici di Mario Iannino

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ATTENZIONE non coprire questa apparecchiatura!

che cos'è la pittura?

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polimaterico 60x80, ©by mario iannino 2011

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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