Vedere un presidente di regione se pur facente funzione con la mascherina a marchio lega è a dir poco destabilizzante. Non c'è bisogno di andare ai tempi di “Roma ladrona o ad altri slogan contro i terroni” per essere in disaccordo con quanti condividono i concetti dispotici dei barbari con la spada in mano.
Il sud, la Calabria è ben altro!
La gente di Calabria abituata all'accoglienza solidale non accetta ambigue lezioni di trasformismo. Né si adagia alle inchieste della magistratura. E neppure alle decisioni pilotate a tutela del bene supremo di qualcuno.
Lo Stato c'è!
Errori storici sono stati commessi non solo in Calabria. I saccheggi culturali e gli espropri avvengono in ogni parte del mondo con malcelata arroganza.
La ragione, il silenzio, sono elementi destabilizzanti. E se pur ammantate dalla polvere degli ignavi le verità riemergono sempre. Col tempo lentamente ritornano alla luce. Squarciano le tenebre e puntano gli indici accusatori.
L'uso violento delle armi squarcia i cieli del medio oriente. Ancora una volta la guerra pilotata dalla volontà di dominio decima vittime innocenti.
Il nemico è ovunque! La paura amplifica le psicosi collettive.
Il teorema è rodato e applicato disinvoltamente nei vari campi d'azione dei poteri dagli scaltri. Donne e uomini suddivisi nei campi opposti ma pronti, alla bisogna, a nuovi sodalizi.
Il fine giustifica i mezzi?
Destra centro sinistra sono campi d'azione. Isole ideali per idealisti puri che ancora credono nelle virtù e negli uomini che si spendono affinché si avverino gli intenti dei maestri di vita.
L'era dell'acquario è adesso.
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