Nènè Cartaginese alla TeodorArteGallery di Catanzaro Lido |
Guardando all'universo che i media proiettano in quanto a
comunicazione visiva, messaggi subliminali, spot pubblicitari e video art ha
ancora senso parlare di pittura?
I modelli sovraesposti dalle vetrine di settore sembrano
vivere su pianeti altri in cui lo sberleffo o lo scandalo destabilizza il
comune senso del sentire elevando ad arte un dissacrante linguaggio ormai
accettato, subìto stancamente.
Tra scandali, trasfigurazioni e infinite polemiche a seguito
delle provocazioni pseudo dada progettate scientificamente per un mercato d’èlite
c’è ancora chi ama esternare il proprio mondo secondo i canoni della pittura.
Nènè è uno di quei pittori che ama sentire l’odore della
pittura ad olio. Impasta con la spatola e stende sulla tela velature di colore,
crea atmosfere rarefatte. Pezzi di realtà trasfigurata, frammentata e
ricostruita in tante tessere.
Nènè, 1980, "Vita spezzata" olio su tela |
Il personalissimo mosaico tessuto da Nènè è pregnante di
citazioni. Il suo geometrismo lineare, se pur figurativo, potrebbe indurre ad
errori grossolani e, per certi aspetti, accostarlo all’astrattismo geometrico
di Piet Mondrian o alle vetrate Tiffany, tanto per citare pezzi di storia dell’arte
che hanno aperto nuovi linguaggi espressivi nel campo della poetica estetica. Ma
non è così.
Le macchie di colore, Nènè, li concepì durante una
estemporanea estiva. Stava dipingendo insieme ad un gruppo di amici pittori un
meraviglioso paesaggio calabrese e, infastidito dall’eccessivo bagliore del
sole fu costretto ad indossare gli occhiali. Fu allora che alzando gli occhi
per catturare le nuvole scoprì le “macchie”.
La sua meticolosità lo porta a lavorarci su. Li educa e
imposta in una scala cromatica dai toni armonici prevalentemente freddi. Scompone
la figura e la fa diventare tutt’uno fino a perdersi, amalgamarsi nello spazio.
Soggetto e spazio circostante vivono un unico eterno
amplesso nel mondo pittorico di Nènè Cartaginese.
Gaetano, Nènè nomignolo che si porta dietro fin da piccolo,
Cartaginese nasce a Catanzaro nel 1944 e qui vive e lavora.
Attualmente le sue opere sono esposte nella Teodor Arte
Gallery in Catanzaro Lido e rimarranno fino al 14 giugno 2013.
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