Cosa ci nascondono i tecnici al Governo dell'Italia?
Serge
Latouche,
professore emerito d’economia all’Université d’Orsay e
«obiettore di crescita»,indica nella decrescita la via per uscire
dal vicolo cieco in cui si è immessa la civiltà occidentale e da
diversi anni anche la civiltà orientale.
Cosa intende per decrescita Latouche? L'esatto opposto di quanto c'è
nella famigerata “agenda Monti”.
Il “sovversivo” Latouche reputa possibile una divisa europea chiamata euro e una nazionale chiamata lira; non si scandalizza davanti alla bancarotta, necessaria, per azzerare il debito pubblico. E, cosa interessantissima che pare fuori da ogni logica, mette l'umanità al centro del welfare e al di sopra dei profitti se si vuole uscire davvero dalla trappola valoriale in cui siamo caduti.
Basta quindi pensare allo spread o al pareggio di bilancio! Strumenti
che servono solo a impoverire le popolazioni deboli ma arricchiscono
gli speculatori e le banche.
Allo stato attuale si evidenzia da sé la consegna di Monti ai suoi
ministri tecnici: il silenzio assoluto con la stampa!
Unico fuori dal coro che sembra disattendere la consegna: Andrea
Riccardi, ministro dell'integrazione e della cooperazione
internazionale dal 16 novembre 2011.
nelle note di Riccardi si legge; fondatore della comunità di
Sant'Egidio; uomo impegnato nella chiesa del post Concilio che darà
vita alla comunità; professore di storia contemporanea
all'università Roma tre etc etc. Insomma, questo santo uomo al
servizio dei poveri e degli ultimi sembra fuori luogo in un governo
di ragionieri e sembra oltremodo fuori luogo il rimprovero che ha
fatto al suo interlocutore, per averlo messo in difficoltà nel corso
del programma “otto e mezzo”, a margine della trasmissione di
Lilli Gruber su la7. Quando ormai pensava che la trasmissione fosse
finita e l'audio disattivato, Riccardi ha detto al giornalista Marco Damilano:
mi hai deluso!
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