scassare la casta, e poi?
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tema della prima puntata di Santoro |
Siamo nel bel mezzo della tempesta e ancora non si conoscono le misure che il governo intende adottare per fare uscire l'Italia dal guado. I tatticismi si sprecano negli schieramenti politici di destra centro e sinistra mentre assistiamo inermi ad una serie di notizie che si smentiscono minuto dopo minuto l'una con l'altra a seconda della testata che la manda in giro. Da alcune notizie apparse su Libero pare che le misure siano nuovamente gettate sulle spalle dei cittadini come un prelievo forzoso tipo quello imposto da Amato nel '92 con il 6/°° sui depositi bancari salvaguardando così i grandi capitali e i veri evasori che tanto contribuiscono alle miserie dei cittadini. Altri capitoli vertono sulle dismissioni del patrimonio pubblico, abolizioni delle agevolazioni fiscali e la tanto sbandierata “semplificazione delle normative”.
Nel frattempo il Presidente Napolitano chiede responsabilità al Parlamento e alle forze politiche affinché si esca dalla crisi e si diano risposte concrete agli Italiani e all'Europa. Ma pare che la maggioranza sia sorda da quest'orecchio e voglia fare tutto da sola, quindi non c'è da preoccuparsi o indignarsi in seguito se i nostri figli non avranno in eredità il patrimonio dello Stato che se ben gestito può da solo fruttare una finanziaria. il braccio di ferro non è mai servito a niente! Questo governo se ama davvero il nostro paese deve coinvolgere le menti sane e programmare manovre eque per tutti.
Buon lavoro!
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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L’acqua dei miracoli, Madonna dello Scoglio, Placanica. Pare che qualche anno addietro la Madonna abbia detto a fratel Cosimo di scavare in un certo punto del terreno nella contrada Santa Domenica di Placanica dove gli apparve quando, ancora giovinetto, curava le greggi. E così fece! Fratel Cosimo Fragomeni scavò nel punto indicatogli, ma non vide subito l’acqua. Da quanto si dice, sentì il rumore e vide l’acqua scorrere lungo le gradinate del santuario in costruzione in un secondo momento. Anzi, sembra che glielo abbia riferito un operaio che stava lavorando antistante al sagrato. La costruzione, un’opera iniziata molti anni addietro con l’aiuto dei pellegrini devoti, ora sta prendendo corpo. Le brulle colline hanno cambiato il loro aspetto originario, e là, dove un tempo sorgeva una piccolissima cappella piena di ex voto lasciati dai miracolati della Madonna dello Scoglio, sta sorgendo un’opera importante per la fede cristiana. Le cannule delle fontane erogano un’acqua molle, d...
Giorgia, ci sei? Il prodotto interno lordo è migliore al sud! ma davvero? Gli esponenti del governo meloni hanno la faccia tosta e non si vergognano di enfatizzare concetti simili. Beati i poveri (sob) Dopo l'elogia alla povertà del cognato della Giorgia nazionale che asseriva la bontà dell'alimentazione naturale priva di sofisticazioni e che i poveri hanno la fortuna di poter fare perché si coltivano le verdure negli orti, arrivano a ruota libera gli altri dell'allegra banda a sciorinare stronzate. E a furia di dirle ci credono! E quel che è peggio in molti abboccano all'esca.
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