Tra Catanzaro centro e Marina, antico nome del quartiere marinaro della città del quale i “marinoti”
andavano fieri, oggi trasformato in Catanzaro Lido, fino agli anni
'80 c'era una enorme distesa argillosa coltivata a uliveti ma che
dava sostentamento agli abitanti del quartiere Santa Maria perché
ricca di verdura selvatica come la cicoria e anche ottimo sito per la
riproduzione naturale delle lumache. Un tempo, negli anni 60 quando ancora sulla
targa d'accesso al paese c'era la dicitura “Santa Maria di
Zarapoti” gli abitanti del quartiere Santa Maria di Catanzaro
vendevano per strada i prodotti della terra e da qui il nomignolo di
“vermiturari” affibbiato dai catanzaresi per indicare l'usanza
territoriale dei raccoglitori di lumache, dette, in vernacolo, “vermituri”.
Negli anni ottanta, appunto, la zona
rurale tra Santa Maria e Lido è stravolta dalla cementificazione. Il comune decide col
piano regolatore di assegnare alle cooperative edilizie l'intera
area. Nascono le cooperative “Calabria, Co.pa.ca, Cassa edile” e
molte altre, tutte composte da coppie giovani in cerca della prima
casa.
All'epoca il fango rappresentava un problema serio in inverno per le famiglie pioniere costrette a insediarsi. Ma si era ragazzi, e l'entusiasmo giovanile imponeva di trovare la soluzione, se costretti ad avventurarsi con la pioggia per strada s'inforcavano buste di plastica per salvaguardare scarpe e pantaloni e via!...
All'epoca il fango rappresentava un problema serio in inverno per le famiglie pioniere costrette a insediarsi. Ma si era ragazzi, e l'entusiasmo giovanile imponeva di trovare la soluzione, se costretti ad avventurarsi con la pioggia per strada s'inforcavano buste di plastica per salvaguardare scarpe e pantaloni e via!...
Oggi, ovviamente, non è così! le strade sono asfaltate ed è sorto un parco giochi per bambini, anche se alcuni problemi inerenti l'urbanizzazione permangono. Ma non è questo il tema che intendo trattare. Le riminiscenze sono sorte spontanee conseguenzialmente ad un episodio recentissimo, grazie al quale ho ripercorso a ritroso l'esperienza descritta e ciò lo devo ai vecchi
giovani! Chi sono i vecchi giovani? Sono “ragazzi della mia età”
dalla fisionomia familiare, d'altronde in una piccola città di
provincia, bene o male, ci s'incontra. Questi ragazzi abitano a Corvo
e hanno la passione per il teatro. Ma andiamo per ordine:
come tutte le sere, il mio amico Vasco
mi porta a spasso. Il suo percorso è quasi sempre lo stesso e quando
qualcosa di diverso muta fino ad innovare lo spazio, la sua curiosità lo spinge a esplorare ogni angolo per comprendere i cambiamenti e capire se la novità è buona o cattiva, come quando si mise ad abbaiare difronte ad una gigantografia pubblicitaria attaccata oltre gli spazi assegnati alla comunicazione visiva. Questa volta un treppiedi da pittore con
su una locandina e una maschera appesa sbarra la strada. Vasco non abbaia, ci
gira attorno; annusa e tira verso l'ingresso. Lo seguo. Entriamo e siamo
accolti affabilmente da Maurizio Gemelli, direttore artistico
dell'associazione culturale “Vecchi Giovani”, il quale mi rende
edotto delle finalità associative.
In breve: è un'associazione composta da persone che amano il teatro e si danno da fare nel quartiere da circa vent'anni interessando e invogliando giovani e meno giovani all'arte della recitazione.
I locali sono accoglienti e ben divisi: c'è la sala palco con posti a sedere, il laboratorio per le scenografie e la sala dove nascono le idee da portare in scena.
Ora sono aperte le iscrizioni per i corsi di teatro dirette da appassionati attori catanzaresi per i bambini e, come dice l'intestazione stessa, anche per i Vecchi Giovani che vogliono cimentarsi a calcare le scene.
In breve: è un'associazione composta da persone che amano il teatro e si danno da fare nel quartiere da circa vent'anni interessando e invogliando giovani e meno giovani all'arte della recitazione.
I locali sono accoglienti e ben divisi: c'è la sala palco con posti a sedere, il laboratorio per le scenografie e la sala dove nascono le idee da portare in scena.
Ora sono aperte le iscrizioni per i corsi di teatro dirette da appassionati attori catanzaresi per i bambini e, come dice l'intestazione stessa, anche per i Vecchi Giovani che vogliono cimentarsi a calcare le scene.
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