Michele Traversa: detto tanto e fatto poco!
Forse perché le periferie non interessano a nessuno
politicamente o perché non ci sono attività commerciali da difendere, sta di
fatto che, a parte Giovino e la sua pineta, la ex scuola agraria, il centro
storico, il resto della città è come prima!
Dopo l’abituale e agognata rasata sommaria delle erbacce,
lasciate a ingiallire laddove tagliate, nient’altro è stato fatto per la
manutenzione e il decoro della città e dalle zolle di terra, anch’esse lasciate
sui marciapiedi e lungo i bordi stradali, rispuntano i teneri germogli di canne
e erbacce.
Adesso il colore cachi dell’erba secca trascinata dal vento ammanta le
aiuole e le strade. La fontana dei giardini è divelta mentre quelle del parco
giochi sono sigillate. Va bene che l’acqua, a sud di Catanzaro ha una durezza tale
da cementificare elettrodomestici e stomaci, ma se un bambino si sbuccia un
ginocchio non ha neanche la possibilità di lavarsi la ferita. Bèh non sono
questi i problemi seri, lo so, ma incominciamo a risolvere questi, visto che gli
altri sono talmente seri e irrisolvibili che ce li tiriamo dietro da anni e li
lasceremo in eredità ai posteri, semprechè non s’incazzino, i posteri, e risolvano
tutto loro, compreso il nostro letargo e il verdekaki delle periferie.
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