Due grandi ruote snelle inserite tra gli ulivi del parco archeologico della Roccelletta di Borgia dominano maestose i resti dell’antica
Skilletion. Più in là, un gigantesco cerchio, un quadrato con i lati curvi e
altre costruzioni geometriche arredano l’area del sito. Non posso fermarmi a
dare una più attenta occhiata da vicino. Proseguo e un enorme pannello annuncia
la sesta esposizione d’arte al parco archeologico: in allestimento,
intersezioni 6 nelle opere di Mauro Stacciali.
Ad essere sincero, non conosco Mauro Stacciali però dalle
sfuggevoli cose che ho intravisto suppongo sia un artista “concettuale”, perciò
ostico alla cultura massificata che predilige il divertimento: la goduria
effimera ma concreta dell’attimo fuggente estivo.
Non voglio dilungarmi oltre. Mi riprometto, invece di andare a osservare
con calma e la dovuta attenzione le opere. Specialmente le due grandi ruote che
riportano alla mente le vecchie macine, ma, anche le altre opere di grandi
dimensioni che popolano i resti archeologici dell’antica colonia greca, in parte, ancora interrata.
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