Credo che a chiunque sia capitato di assistere allo scontro “figli genitori”; al supermercato o per strada, davanti a una vetrina o a scuola. I figli chiedono e i genitori, quando possibile, esaudiscono le richieste per estremo amore, anche attraverso acquisti effimeri o deroghe educative.
I genitori, si sa, sono pazienti e a volte remissivi; accordano piccoli capricci ai figli per pacificarli ma quando le circostanze li inducono a non assecondare sfizi e passioni giovanili, i ragazzi, reagiscono stizzosi, si offendono perché il loro ego non è stato soddisfatto come avrebbero voluto. Alcuni, i più ribelli, mortificano i genitori accusandoli d’indolenza o incomprensione generazionale ma si sono mai chiesti quanto, oltre all’amore incondizionato, costano fino alla maggiore età in termini economici?
Ebbene, alcuni studi recenti quantificano il lavoro materno in 2,1 milioni di euro e comprendono i servizi gratuiti di cucina, pulizia e educazione elargite silenziosamente dalle mamme.
Quindi, calcolando il lavoro e il tempo speso per tirare su un figlio fino ai 18 anni rapportandoli allo stipendio medio di un professionista, perché per fare i genitori, si deve essere professionisti seri e consapevoli del settore, gli studiosi sono arrivati a stimare la somma di 1.424.504 sterline pari a 2.112.253 milioni di euro.
Mentre, solo le spese vive, secondo un’altra inchiesta condotta da “il giornale” mantenere un figlio dalla nascita fino a 18 anni costa circa 310 mila euro, cosi suddivise:
Alimentazione (52.000 euro), trasporti (37.000 euro), salute (9.800 euro).
26.000 euro per l'istruzione e 54.000 euro per i divertimenti. Senza contare la gestazione, quindi visite ginecologiche, medicine, analisi e parto.
Se a queste cifre aggiungiamo il gratuito “compenso” mai elargito e richiesto per la costante presenza amorevole dei genitori, ci rendiamo conto, in quanto, a nostra volta, figli prima e genitori dopo, di avere preteso il massimo da entrambe le parti.
(mario iannino)
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