storie di vita in Calabria:
le origini calabresi di Shakespeare
È un giorno come tanti; il sole sta scomparendo dietro i monti e l’uomo, seduto accanto alla barca tesse la rete. È un signore non più giovane ma neanche troppo anziano. Rammenda la sua rete aiutandosi con i piedi.
Buona serata avete pesce da vendere? Chiede un tizio. Il pescatore, senza scomporsi, dopo qualche manciata di secondi continuando nel suo daffare senza alzare lo sguardo e smettere di menar le mani:
poca roba! Guarda là nella barca vedi se nella cassetta c’è qualcosa …
il tizio sceglie alcuni esemplari per una zuppa e: questi! Quanto vengono?
Mah! Fai tu…
Sulla spiaggia di Bagnara un altro giorno va in archivio insieme alle storie degli uomini a prescindere del loro vissuto.
Il tizio porge qualche banconota al pescatore che gli fa cenno di poggiarla sulla barca affianco alla cassetta.
Totò ma lo sai che oltre alla Bertè anche Shakespear era un nostro compaesano?
Ma che dite professò!
Sì è proprio così: William Shakespeare, il grande drammaturgo era originario di Bagnara Calabra! Il suo vero nome era Michelangelo Florio Crollalanza, era figlio di Giovanni Florio (amico di Giordano Bruno, professore di lingue ad Oxford e precettore del principe Enrico) e Guglielma Crollalanza, due coniugi perseguitati dall’Inquisizione e riparati in Inghilterra. Shakespeare avrebbe tratto dalla madre lo pseudonimo con il quale è passato alla storia: William da Guglielma, quindi Shake (scrolla) e Speare (lancia).
Allora è vero! Esclama il tizio. Certo che è vero! Afferma il pescatore. No mi riferivo al fatto che scekkespir era ricchione! S’è preso il nome della madre ah ah… Totò – con tono perentorio, il saggio pescatore gli smorza la risata- è sempre valido il vecchio adagio: a lavarci la testa all’asino ci perdi tempo e sapone! Che c’entra se era o no omosessuale! Sta di fatto che è stato il più grande drammaturgo della storia, anzi ti aggiungo io che forse se non fosse stato per la sua estrema sensibilità, probabilmente dovuta al suo modo di essere, non avrebbe creato i capolavori che ci ha lasciato! Ricordati, Totò, che il valore dell’uomo non si misura in base alla preferenza sentimentale verso il proprio o l’altrui sesso… Ah professò! Già non vi sopportavo quando insegnavate … dù palle!...
bah! sospira il prof. è proprio inutile, che insisto a fare... una testa quadra non può morire tonda!
(segue: colture mediterranee)
courtesy eredi Mamone: tramonto, olio su tela; Aniceto Mamone.