Settembre è un mese pieno di ricorrenze. Alcune felici e altre drammatiche. La più drammatica, spaventosa e disumana è stata consumata dalla pazzia oltranzista l'11 settembre. Qualcuno ha voluto colpire il simbolo economico e finanziario delle multinazionali con sede in America distruggendo vite umane e annientando le torri gemelle, sedi emblematiche della società opulenta e spregiudicata che, certamente, non mette al primo posto il benessere umano dei popoli quale valore indiscutibile dello stare insieme.
Tra gli eventi felici, personalmente, ne posso contare 3. e su queste faccio volentieri il punto:
Il primo è la nascita del mio primogenito Massimiliano avvenuta il 4 settembre di qualche anno addietro.
Il secondo, celebrato ieri, 10 settembre, consiste nelle nozze di diamante di una coppia di carissimi a amati amici: Maria e Gerardo che, come si usa nelle tradizionali occasioni, circondati da familiari e amici, hanno festeggiato i loro primi 60 anni di matrimonio.
E, onorato di avervi preso parte, mi pregio di testimoniarne l'amore e la serenità aleggiante attorno al loro sereno contagioso universo.
La cerimonia si è svolta nella chiesa del monte dei morti, in Catanzaro, allietati dalla splendida voce della soprano Giovanna Massara e confortati dalla presenza dei figli della coppia ottuagenaria: Marialuisa, Gabriella, Stefano, Giovanni con la sola eccezione, indipendente dalla volontà dell'unica figlia Nicoletta assente perché costretta in Bologna dallo sciopero indetto dai dipendenti delle ferrovie.
E il terzo, il 16, ultimo in termini temporali perché il compleanno deve ancora avvenire, ma che occupa un posto importante nel mio cuore di nonno, è la nascita della amata nipotina Cecilia.
Maria e Gerardo:
60 anni di vita vissuta insieme! È senz'altro un record vista la durata dei matrimoni specie tra le giovani generazioni che, nonostante il periodo di prova prematrimoniale di convivenza comune materialmente e con rare eccezioni di quella spirituale, cambiano al bisogno. E i bisogni mutano repentinamente forse perché carenti della ricchezza umana che rinsalda le unioni e porta la coppia a superare gli ostacoli oltre i muri eretti dai singoli egoismi.
Auguri e lunga vita a Maria, Gerardo e a quanti continuano a tenere fermi i valori della famiglia difendendoli convintamente dalle trappole contemporanee fortificate su macerie qualunquiste e decisamente effimere.