dal mare ai monti, in Calabria flash back anni 60
Quanti ricordano la tv in bianco e nero, le prime trasmissioni pilota; i palinsesti ingenui ma efficaci nell'opera di proselitismo didattico: "non è mai troppo tardi" era una trasmissione che apparteneva a questa categoria, istruiva il pubblico incolto e impartiva i primi rudimenti della lingua italiana alla nazione intera.
Sì, negli anni 50/60 c'era molta gente analfabeta e la rai iniziò ad irradiare in bianco e nero cicli di lezioni condotte dal professore Alberto Manzi.
Chissà perchè, il mio maestro non era affatto come lui, paziente e fine pedagogo. non sapeva spiegare ad una scolaresca come a una quella dello studio televisivo che istruiva a centinaia di km gente adulta che diligentemente portava la sedia da casa, la affiancava nella sala da pranzo dei fortunati possessori della scatola magica, oppure nei bar al costo di una gassosa e prendeva appunti ogni sera.
Il mio maestro era burbero!, di lui ricordo le mezze maniche nere che indossava fermandole con degli elastici per proteggersi le maniche della giacca da schizzi d'inchiostro o polvere di gesso, (iniziavano a vedersi le prime biro, ma ancora si usava il pennino col calamaio o la stilografica) il ghigno sadico di quando dava le bacchettate sulle nocche delle mani a chi parlava in classe, le tiratine d'orecchi, i ceci sotto le ginocchia a chi non aveva fatto i compiti e la posizione di "faccia al muro" come estrema punizione per chi non capiva.
E Carosello? Ricordate le cartoline con i monumenti, le pecore al pascolo dell'Intervallo... (per le generazioni che non hanno avuto la fortuna di vivere in quegli anni è opportuno chiarire che nelle pause, la pubblicità ancora non aveva invaso l'etere e la mente degli spettatori, si mandava in onda una serie di cartoline che rappresentavano scene di vita bucolica o monumenti delle piazze d'Italia).
Proprio le pecore mi hanno riportato indietro nel tempo; ma andiamo per ordine:
oggi il termometro segna 41° non si riesce a stare neanche al mare, in acqua.
Senza pensarci due volte, anche perchè dal mare alla montagna c'è una distanza di 15 km, salto in macchina, aziono il climatizzatore e scappo dalla spiaggia di Montauro verso i Castagni di Palermiti dove c'è una sorgente d'acqua freschissima.
La strada è stretta, una vecchia provinciale che collega la ss106 jonica coi paesi dell'entroterra calabrese: Squillace, Vallefiorita, Amaroni, Maida, Girifalco, Chiaravalle, Serra San Bruno....
Superato Squillace, la mandria di pecore invade la carreggiata. Sulla sinistra, il cane segue il mandriano, entrambi spingono il gregge per lasciarmi passare... ma io sono già negli anni 60.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.
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