Luisa e Adelaide, madre e figlia, col libro per raccogliere fondi Arte dell’arrangiarsi, truffa o povertà interiore coltivata dall’eccessiva esposizione mediatica della bella vita da rincorrere a tutti i costi? Che cosa avrà spinto due giovani genitori a inventarsi una storia inverosimile per elemosinare fondi da donatori impietositi dalla storia che ben si potrebbe adattare al teatro napoletano del tipo pacco paccotto e contro pacco? anche se non ci sono acquirenti di Rolex o cineprese, la truffa nasce dalla fantasia popolaresca di una famiglia povera dentro. Ed ecco gli attori principali: Adelaide Ciotola, la bambina, che di piccolo ha solo l'età vista la scaltrezza dimostrata nel ruolo di ammalata e autrice autobiografica di un reportage strappalacrime; la mamma, Luisa Pollaro; il padre Ciotola Vincenzo e l’amico, Gianluca Scelzo. Trama: Una bambina affetta da una rara malattia: la sindrome del lobo medio. Che per curarla richiede molti soldi. Stando a quanto è stato ...
Solidarietà al popolo libico. Può sembrare semplice limitarsi ad espressioni di solidarietà, ma in questo momento è testimonianza importante; denuncia agli abusi di potere; negazione assoluta di genocid i espressi con spontaneità attraverso un semplice atto solidale; l’unico modo possibile per noi che siamo lontani geograficamente dai focolai della rivolta democratica s offocata nel sangue da un dittatore che nulla ha di umano , a dimostrazione di vicinanza alle persone che soffrono e muoiono per la libertà.
È un continuo susseguirsi di notizie che non lasciano presagire nulla di buono. da un lato la guerra in Libia raccontata da un Gheddafi incollato al potere dalla rabbia; dall’altra i rivoltosi che invocano libertà e democrazia; dall’altro ancora le mosse dei governi retti da democrazie avanzate che non osano mettere fine al genocidio che sta stravolgendo la Libia e gli Stati limitrofi. questa volta, a differenza degli interventi in Iraq, Afghanistan e prima ancora nel Vietnam, tanto per citare le ingerenze più note, i paesi sentinella della democrazia mondiale dovrebbero porre fine in maniera determinata al genocidio in atto. Dovrebbero schierarsi apertamente col popolo non solo per limitarne le morti ma per evitare che gli oltranzisti cavalchino l’onda ribelle e subentrino a Gheddafi nella gestione del potere. Evitare, insomma che la Libia cada dalla padella nella brace, tanto per usare un eufemismo. Dalle notizie e dalle immagini diffuse si capisce che la lotta è indirizzata a ...
I segni infuocano la ragione. La grafia può sopire; esaltare; mitigare, innescare emozioni. La parola è un’arma! Nell’era dei mass media virtuali, la realtà si mescola ai mondi paralleli dei singoli. E se fino a qualche decennio addietro, i sogni erano custoditi gelosamente nei cassetti della mente, adesso trovano spazi virtuali su misura. Alcuni guardano quanto accade nel mondo e confondono la realtà divulgata dalle immagini e dalle parole dei notiziari con le immagini delle realtà fittizie costruite per sfuggire alla crudezza terrena che riveste alcuni. I mass media hanno portato libertà, emancipazioni e suggerito rivoluzioni culturali impossibili anche laddove la vita di tutti i giorni è resa difficile da ragioni connesse al clima sociale e dalla geopolitica dell’area limitrofa al paese, teatro e platea di destini contigui. La diplomazia è determinante. Può provocare scontri sanguinari o pacifiche manifestazioni di piazza. E l’esito finale dipende dai leader. È la leaders...
Paragonare Rosa Russo Jervolino a Gheddafi è un assioma assurdo che ha potuto permettersi solo un giornalista ignorante per accontentare qualcuno e incancrenire i rapporti politici nei maggiori schieramenti che rappresentano l’Italia. Si rimane esterrefatti a sentire sconcezze simili mentre si pranza dalla voce della bionda giornalista televisiva del tg1. Quel tg1 di Minzioni apertamente schierato e asservito. Si rimane sbigottiti al solo pensiero che ogni notizia è buona per buttare fango e discreditare gli avversari o quanti non la pensano allo stesso modo del padrone. Eppure, la giornalista ha detto dell’auto scioglimento del comune di Napoli guidato dalla Jervolino e ha detto anche che la sindaca invita la magistratura a “mettere il naso” nella gestione amministrativa del comune di Napoli. Però aggiunge essere "arroccata nel palazzo del comune allo stesso modo di Gheddafi" Ma ve la immaginate la passionaria Rosa armata fino ai denti che lancia i suoi mercenari contr...
Nell ’età imperiale , le giovinette, facevano ufficialmente il loro ingresso nella società con “il gran ballo delle debuttanti” accompagnate per l’occasione da ufficiali cadetti delle regie accademie. Col tempo anche la ricca borghesia ebbe la possibilità di accedervi. Nell’800, per le ragazze dabbene e di buona famiglia, il gran ballo rappresentava il momento più alto dell’iniziazione all’età adulta. Insomma l’ingresso nella società era un momento solenne per le donzelle e la cultura sociale d’un tempo. Caduti gli imperi, la ricca borghesia nostalgica mantiene, a volte con successo, i simboli della nobiltà quasi come una forma di rivalsa al mancato blasone e il gran ballo delle debuttanti è uno di questi. Ovviamente dal ballo sono escluse le ragazze del popolo, i poveri. Alle ragazze povere rimaneva l’intelligenza da coltivare e quante riuscivano a implementare la loro cultura, erano accettate, anzi contese nei salotti dell’alta società e pur non essendo entrate attraverso ...
©by mario iannino, verità nascoste, 2009 C osa c’è dietro la giostrina dei parlamentari? Che cosa nascondono deputati e senatori agli elettori? Possibile che gli italiani siano tutti scemi e gli unici a capire come stanno le cose siano loro, quelli della casta ? Che a guardare bene nei loro armadi, di casto non hanno neanche la biancheria appena tolta dalla lavatrice. Per lavare certe menti contorte non basta un comune detergente ma serve uno smacchiatore specifico; ci vorrebbe una crisi mistica; una guida evoluta. Ma loro, al massimo, l’unica crisi che possono attraversare è data dall'incertezza di una rielezione dopo figuracce simili, per questo non vogliono le elezioni anticipate. Ormai è chiara la contaminazione storica del fare un certo tipo di politica tutta italiana intrisa di affari privati. È giunto il momento inderogabile di voltare pagina come hanno fatto le popolazioni del nord Africa. È ora che la gestione della Repubblica sia affidata a persone corrette, a...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.