Sicurezza e privacy sul web, c'è chi ci spia dalla webcam del nostro pc.
Lamentarsi per la mancanza di privacy è diventato un ossimoro, per non dire, una barzelletta raccontata a chi non vuole sapere delle possibilità e delle restrizioni di chi naviga in rete e tratta il web come una grande piazza o una passerella dove esporsi.
Visti i numeri, siamo tutti
esibizionisti. Altrimenti che staremmo a fare sui social network a
postare foto, scrivere cazzate con qualche spunto ludico di empatia
mirata?
Ma, forse non tutti sanno che finora, a
contrastare le intrusioni massicce nei nostri computer da parte degli
spioni informatici hanno pensato i LED. Quelle lucine luminose che si
accendono quando qualcuno s'intrufola nel nostro pc per curiosare.
I led dovrebbero lampeggiare non appena
l'apparecchio si accende ma in agosto la loro efficacia è stata
messa in discussione dalla testimonianza di Cassidy Wolf, la
Miss Teen Usa, vittima di un ricattatore che, controllando il suo pc,
è riuscito a scattarle delle foto mentre era nuda nella sua stanza.
"Non ero consapevole che
qualcuno mi stesse spiando", ha dichiarato Cassidy al The
Today Show. "Non ne avevo idea, la luce della webcam non si è
mai accesa".
Ora una ricerca dimostra pubblicamente
che tutto ciò è possibile !
Per la prima volta due ricercatori
della Johns Hopkins University, Stephen Checkoway e Matthew Brocker,
hanno dimostrato che si può controllare da remoto la telecamera di
un MacBook e accenderla senza attivare la luce che segnala che è in
corso una registrazione.
Come? riprogrammando un chip contenuto
nel dispositivo, il micro-controller, e sfruttando un software
chiamato Remote Administration Tool (RAT) che permette a chiunque di
gestire un computer attraverso la Rete.
Come ovviare agli “sguardi
indiscreti”?
Basta mettere un bel cerotto sulla
webcam del proprio pc. Rimedio empirico ma, per adesso, efficace.