Vi è una differenza fondamentale tra due insetti comuni anche negli agglomerati urbani: la vespa e l'ape. A primo acchito per molti la differenza è quasi nulla. Eppure se le osserviamo con un minimo di attenzione notiamo che le differenze ci sono e sono anche molto significative:
Le vespe hanno un corpo snello mentre le api sono più tonde e sono molto più “buone” nel senso che attaccano solo ed esclusivamente per difesa estrema.
Scopriamo i motivi:
Le vespe hanno un pungiglione liscio e possono provocare punture ripetitive. Sono delle guerriere!
Invece, il pungiglione delle api ha una forma ad uncino. Di conseguenza, una volta inflitta la puntura l’insetto non può più sfilarlo, perdendo così il pungiglione e le viscere andando incontro alla morte. Le api nel pungere l'eventuale nemico che si aggira nei pressi dell'alveare s' immolano. Il loro pungiglione è un'arma da usare per estrema ratio. E le api operaie a guardia dell'alveare sono pronte a offrire la propria vita senza esitazione per conservare il bene comune che, per loro, è, appunto, l'alveare e la comunità che vi opera all'interno.