(ANSA) - TOKYO, 13 MAR - Un tecnico e' morto e altri undici persone sono rimaste ferite negli incidenti di ieri nelle due centrali nucleari di Fukushima, dopo il sisma di venerdi'.
E' il bilancio dell'Aiea, l'agenzia internazionale per il nucleare dell'Onu, che ha citato informazioni delle autorita' nipponiche. A Fukushima n.2 un incidente a una gru ha causato la morte di un tecnico e il ferimento di 4 persone.
Nell'esplosione nel sito gemello, Fukushima n.1, feriti 7 tecnici. Evacuati 140.000 residenti nell'area.
courtesy, ©mario iannino, "Attesa"particolare |
La notizia si commenta da sola. Oltre che essere vicini spiritualmente a quanti soffrono, ben poco rimane da fare a noi cittadini comuni. Per i governi delle grandi potenze come America e gli Stati europei è diverso, loro, si sono mobilitati per portare aiuti umanitari e logistici al Giappone.
Parlare adesso dei problemi connessi all’energia ricavata dal nucleare può sembrare pretestuosa per chi la difende e, come successo in Italia, Cicchetto che è uno dei promotori del nucleare, tant’è che dovrebbero sorgere un bel po’ di centrali atomiche disseminate lungo lo stivale, ribadisce che non si può fare marcia indietro e che il governo Berlusconi ha deliberato questo tipo di piano energetico e si attuerà come da programma.
Stessa cosa dicasi per il ponte sullo stretto di Messina, nonostante gli innumerevoli studi geologici sulla drammatica realtà siciliana e calabrese per quanto attiene a terremoti e maremoti che, tra l’altro, hanno già mietuto innumerevoli vittime e causato danni materiali alle città interessate dall’area “ponte sullo stretto”, gli incarichi e i proclami governativi continuano a cadere come fiocchi di neve sulla testa dei cittadini.