giochiamo al dottore? |
Stando ai numeri gli italiani amano la
sanità in ogni suo aspetto, sia da pazienti, vista la spesa delle
regioni, che da operatori. Infatti 11.000 posti d'immatricolazione
sparsi nei vari atenei italiani se li sono contesi in 77 mila,
dunque solo un concorrente su 8 riuscirà a conquistare
l'immatricolazione attraverso i test d'ammissione. Inutile dire che i
test arrecano ulteriori dispendi nelle già scarse economie familiari
ma questo non conta per chi vuole inseguire un sogno. Se poi il sogno
è parte integrante dei progetti prioritari di famiglie ricche,
magari con genitori già inseriti nelle professioni, eccolo
realizzarsi con una serie di salto agli ostacoli quali test
d'ammissione e, perché no, eventuali esami.
Come fare? Presto detto.
Chi si trasferisce da un'università
straniera, o meglio, rientra dopo un anno di studi all'estero può
iscriversi al secondo anno di medicina con relativa convalida degli
esami sostenuti. Ovviamente questo ha un costo!
Una nota azienda per gli studi
universitari ha
nel portfolio 6 università estere tra
Spagna, Portogallo e Bulgaria. Offre mediazione, preparazione
linguistica e culturale e disbrigo delle pratiche. Costo: 19.800 euro
per la consulenza iniziale, che scendono a 9.800 annuali per il
proseguo del corso. Più le tasse universitarie, ovviamente, che
nell'unica università che ha ancora posti disponibili, ovvero la
bulgara Medical University, costano 8 mila euro. Un investimento che,
dall'ingresso alla laurea, si aggira attorno ai 67 mila euro, che
diventano 117 mila se durante gli studi si decide di servirsi della
consulenza per tutti gli anni previsti. Escluso le spese per vitto e
alloggio.
L'effetto “trota” continua a fare
scuola nel paese di Bengodi.
E poi dicono che i soldi non sono tutto
nella vita!
Sarà per questo, non per le università
all'estero ma per mantenere la supremazia del potere d'acquisto e
permettersi lussi e privilegi esclusivi, che non c'è traccia di
tassa conforme sui grandi patrimoni né ridimensionamento dei costi
della politica neppure nei provvedimenti del governo Monti?