I grandi della terra, interrogativi e disfunzioni:
Indottrinamenti, esasperazione o
follia?
chi guida i kamikaze...
La violenza è una costante. Esiste da
quando è nato il mondo. Mai, però, come in questi ultimi tempi,
accadono stragi incomprensibili. Assurde per chi ha cuore e cervello
con un minimo di sensibilità.
Impensabile immaginare uomini
sconosciuti che si scagliano contro esseri inermi con ferocia. Uomo
contro uomo all'arma bianca. Coltelli con lame da 30cm insanguinati. e corpetti imbottiti di dinamite.
Bassezze disumane che non possono
essere considerate azioni “religiose”. Assalti purificatori in
una società dedita al vizio.
Quale vizio si imputa a chi esce il
sabato sera e si intrattiene con gli amici sorseggiando birra mentre
mangia un panino e ascolta musica? E come possono pensare di
diventare martiri gli assassini che spengono vite?
Le stragi sono fenomeni imprevedibili
portate a termine da gente senza scrupoli e senza Dio, qualunque sia
il nome coniugato nelle diverse religioni.
Dio, se esiste davvero, voglio credere
che sia un'entità d'Amore. È padre e madre insieme che ama i figli.
Tutto il resto è semplice elucubrazione di qualche mente malata che
si nasconde dietro alle credenze popolari.
È qualcuno che trae profitti dalla
paura e dall'instabilità che segue. È qualcuno, più di uno, che fa
dell'instabilità un business. È scaltro, lucido venditore di morte!
Che manda al macello ragazzi drogati dagli imbonitori, assoggettati dalla miseria e
vittime della emarginazione culturale e sociale. Facili prede dei
guru mediatici che indossano parole inebrianti che inneggiano ad un
dio minore e promettono paradisi e vergini. Ma qualcuno li ha mai
visti? È mai tornato qualcuno dall'eden a raccontare queste favole?
No! ragazzi. Amate. Gioite. Sappiate
combattere le storture della società nel modo giusto.
Accogliamo insieme e condividiamo.
Diamo fiducia all'altro. Spargiamo positività e spegniamo i pensieri
sul nascere. Abbattiamo le pareti su cui si basa l'egoismo che genera
intolleranza, sfiducia e odio.
Non è con la violenza che si cambia il
mondo e neppure le ingiustizie e le diseguaglianze sociali.
quando accadono questi eventi
drammatici mi viene alla mente qualche riga lasciata da Seneca: “non
è il cielo sotto cui vivi che devi cambiare ma la tua mente se vuoi
che il mondo migliori”.
L'attacco terroristico di Londra ha
numerose letture e con una miriade di sfumature, i sociologi che
presenziano i media hanno di che misurarsi, questo attacco animale abbraccia, anzi
sintetizza il malessere del secolo che dall'emarginazione ai
respingimenti producono le nuove povertà morali e materiali coniugati in eccessi e follie.
Il nuovo nazionalismo di Trump e l'uscita dall'EU dell'Inghilterra alzano muri culturali enormi. Offuscano l'orizzonte. Evidenziano l'avere, antepongono il possesso economico all'essere sociale enunciato da grandi pensatori come E. Fromm nel suo "Avere o essere?".