Parole.
Vuote e inutili parole. Dannose e
fuorvianti le parole scritte o sussurrate, persino urlate nei canali
mediatici sui quali discutono e discutiamo. Anche i sentimenti sono
scaduti a puro esercizio di retorica.
Ci si indigna per le esternazioni di
uno sclerotico volutamente reazionario che non sa fare funzionare
l'intelletto nel verso giusto però non perdoniamo a familiari e
amici, conoscenti e vicini di casa le futili incomprensioni che
possono nascere durante il cammino comune. E, cosa ancora più
assurda e indecorosa: lasciarsi abbindolare dai mercenari della
parola. Oratori e scrittori abili. Conoscitori delle trame e dei
segreti delle fragilità umane. Venditori di fumo che sanno come
toccare le corde degli idioti; dei frustrati.
Gentaglia che intesse rapporti d'affari
con chiunque. Indistintamente! Purché ne tragga profitto.
Non me la prendo con chi, sofferente
per la miseria economica o intellettuale, si trova in stato di
bisogno attanagliato dalla povertà vecchia e nuova scaturita fresca
dalle abitudini ultime e dalle imposizioni adottate, gioco forza,
dall'emergenza coronavirus.
Me la prendo con chi ha facoltà di
intendere e poter fare qualcosa per arginare la deriva culturale a
cui sembriamo essere destinati e non muove un dito. Non un cenno.
Neanche un'alzata di sopracciglia! E lascia che soggetti immondi
manovrino trasmissioni televisive dai grandi ascolti in funzione
dello share.
La funzione socializzante educativa
manca.
Abbiamo sotterrato sotto spesse croste
di egoismo l'empatia, ove mai ce ne fosse stata in alcuni. Abbiamo
corazzato le menti. Le abbiamo rese forti. Voliamo materialmente in
poche ore da una parte all'altra del globo e ancor più con le
immagini e le parole.
Per ottenere ciò abbiamo eliminato le
zavorre. Abbiamo reciso i legami affettivi... e queste sono le
conseguenze:
presidenti di nazioni importanti che si
arrogano diritti impensabili per le democrazie evolute e
“suggeriscono” oscenità agli scienziati...
ciarlatani che consegnano ai servi
sciocchi del potere e alla propria vanagloria di megalomani i destini
degli ultimi