Le mani sul territorio e sulla società tutta ci sono da tempo.
In Calabria come in tutta Italia i big
della politica, non tutti ringraziando Iddio, fanno in modo di
accaparrare voti per le rispettive emanazioni delle coalizioni in
campo nelle regionali di Calabria e Emilia.
In Calabria i candidati alla
presidenza, come si sa, sono 4: Jole Santelli per il centro
destra, Pippo Callipo per il centro sinistra, Franco Aiello per il
m5s e Carlo Tansi da indipendente.
Nonostante il terremoto registrato dai
sismografi degli inquirenti, amplificato dai mass-media, che vede
sotto inchiesta 29 consiglieri su 32, alla luce delle
dimissioni di Bosco e Fiorita, la cordata di destra capitanata da
Tallini annuncia con fragore le dimissioni dei consiglieri
della sua corrente.
Annuncia, appunto! Perché ancora
niente è accaduto. Non una formalizzazione degli atti in questione
enfatizzati a muso duro dal Tallini.
Il sindaco Abramo dal canto suo
attende che si compiano le formalità. E non è detto che ci sia lo
scioglimento. La partita è ancora tutta da giocare.
Strategicamente sarebbe un errore dare
in pasto notizie e malumori alla vigilia delle elezioni regionali.
Meglio le battutine piccanti del cavaliere: “questa donna la
conosco da oltre 20anni e non me l'ha mai data”.
Sì, meglio riderci sopra... .
Sdrammatizzare. Gettare acqua sul fuoco per lenire le ferite ancora
aperte da oltre vent'anni dai vari governi che si sono succeduti.
Le mani sulla Calabria le hanno
messe tutti!
E, Oggi come sempre tutti a promettono
qualcosa. Lavoro. Sanità. Turismo. Agricoltura... di scuola e
cultura poche parole sono state spese. Forse perché la cultura apre
le menti e scardina le catene del servilismo? Fa pensare? E fa sì
che anche gli ultimi possano alzare lo sguardo verso la luce e
pretendere rispetto? Onestà intellettuale!