Che strano animale che è l'uomo! Non
può decidere come quando e dove nascere ma dopo nato può decidere
come farla finita. È questo che chiamano libero arbitrio? Poter
decidere cosa fare della vita senza preoccuparsi degli altri che
continuano a vivere e lottare, sopportare abusi, cadere e rialzarsi
ogni giorno?
Decidere di morire e trasformare la
morte in evento poetico è cosa da ricchi depressi.
I depressi poveri la fanno finita senza
pianificare partenze e rientri in prima classe. E mentre i primi,
colti, con carisma da vendere, ritenuti ombelico dell'universo
culturale cresciuto attorno alla loro figura, forti delle idee
sostenute nei vari campi d'azione che li hanno visti protagonisti
sono amati, i secondi, privi di forza contrattuale perchè ai margini
nella società dell'opulenza, ma non ultimi intellettualmente, vanno
via tra l'indifferenza generale accompagnati da qualche epiteto per
l'imprevisto causato dalla loro azione dissennata.
Sia ben chiaro, non è un giudizio nei
confronti di Lucio Magri o di quanti hanno la disponibilità
economica di andare in Svizzera per farsi assistere nella volontà di
togliersi la vita. Ognuno è libero di gestire la propria esistenza
come meglio crede. Ciò non toglie che con altrettanta libertà a
qualcuno, la scelta, possa presentarsi come una violenza gratuita,
pesante da accettare, emotivamente e culturalmente.
Comunque, ciao Lucio, fine intellettuale e tenace combattente che mai a poi mai avrei pensato potesse maturare un decisione simile. ma questo è un mio personalissimo pensiero d'altronde smentito dai fatti.
Comunque, ciao Lucio, fine intellettuale e tenace combattente che mai a poi mai avrei pensato potesse maturare un decisione simile. ma questo è un mio personalissimo pensiero d'altronde smentito dai fatti.