Giunta Spirlì, che tempismo!
Passato il momento della commozione generale e dopo gli elogi di rito la giunta si riunisce per la prima volta sotto la guida del vice della compianta Jole Santelli.
Da qui in poi fino alla disputa elettorale che vedrà nuovamente alle urne i calabresi la giunta e il presidente f.f. può solo deliberare “urgenze”. E tra le urgenze pare che intitolare la cittadella alla prima donna calabrese che ha guidato la giunta per soli 8 mesi sembra essere una di queste.
Lungi da me polemizzare sulla tempestività dettata dall'emotività del momento. Jole Santelli è stata una meteora! Che, approvazione o meno circa le decisioni e il lavoro svolto in questi pochissimi mesi, ha toccato le coscienze di tutti data la sua giovane età.
Non è il momento, questo, delle polemiche. Ma penso che alla cara e amata Jole avrebbe fatto più piacere se la sua giunta e i suoi amici avessero fatto la prima riunione per questioni più concrete. Non sta a me indicare quali. È compito della Politica individuarli e dare le priorità sempre in nome del bene comune.
Tra l'altro, secondo quanto recita l'art. 1188/1927 Non si può intitolare niente a nessuno se non dopo i 10 anni dalla morte del personaggio pubblico proposto e, comunque, deve essere una personalità che ha fatto qualcosa di eccelso per l'intera nazione.
Ma si può sempre perorare la causa e arrivare al fine ultimo solo dopo la deroga da parte del ministro dell'interno.
Anche se a onor del vero non dispiace il nome “Cittadella” Casa dei calabresi o, più semplicemente, uffici regionali della giunta. Anche perché senz'altro si farebbe un torto a personaggi che davvero hanno fatto la storia. O no?