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Catanzaro il Presepe di via Magenta

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La periferia, sia essa di città o nazioni, è sempre problematica. Le occasioni per essere e sentirsi lontani dai sistemi centrali decisionali del potere e quindi dalle attenzioni mediatiche ma prima ancora sociali e strutturali non mancano mai. Del degrado che regna sovrano inutile parlarne. Puntiamo invece le attenzioni laddove c'è positività e grazie alla passione di pochi si riesce ancora a far rivivere il clima del S. Natale.  Attraverso le tradizioni e mettendole in atto con scenografie che fanno parte del bagaglio culturale cristiano anche quest'anno le luci della Natività ricordano il lieto Evento nel quartiere Corvo in Catanzaro. È pura passione devozionale che mette insieme alcune persone. E li fa operare da professionisti per realizzare il presepe entro i confini del complesso condominiale “calabria” in via Magenta. Iniziano a lavorare mesi prima del lieto evento. e ancora col caldo della bella stagione, ognuno, in base alle competenze adeguate, stila un programma e...

Pasqua di Resurrezione nella tradizione popolare

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È Pasqua. Per i cristiani la SS Pasqua ha il significato profondo di redenzione del Corpo e dello Spirito di Cristo e dei credenti che praticano nella vita di tutti i giorni la Parola del Signore. Anche se è difficilissimo incontrare chi pratica il Vangelo come vorrebbe Gesù è, invece, facilissimo imbattersi in gente che segue pedissequamente le tradizioni popolari nei periodi stabiliti dalle autorità ecclesiastiche. Si va dalla “naca” di Catanzaro all'affruntata della zona di Vibo , si visitano i sepolcri rigorosamente nell'ordine dei numeri dispari nella propria città in tre chiese differenti. Ma c'è anche chi fa un salto a Nocera Terinese per assistere alle sferzate che si auto infliggono i “vattienti” . "pastiera e uova sode"

Accendere un'auto e attaccare targhe è facile

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Difficile è far evolvere la collettività dall'arretratezza culturale imposta dalle caste. Non passerelle ma lavoro come volano di cultura e legalità! Mi son sempre chiesto a che valgono i simboli, le manifestazioni di piazza e persino i salotti culturali, dove, per intenderci, si parla tanto di letteratura, poesia, pittura, un po' meno di scultura e sempre con la puzza sotto il naso si addita l'ignoranza collettiva ché non legge, non si documenta, non amplia gli orizzonti con un buon libro. In Calabria, per combattere la 'ndrangheta e il malaffare che si associa ai colletti bianchi e alla politica, c'è stato un pullulare di targhe affisse sui muri dei municipi regionali con tanto di scritta: “QUI LA 'NDRANGHETA NON ENTRA!” Come se bastasse una sana intenzione, uno slogan, per annullare gli effetti di un malcostume cresciuto negli anni. Non si è voluto capire che laddove la miseria taglia con l'accetta gli animi e fa morire d'indigenza la fame ...

Quarto Stato, storia di un'icona del sogno socialista

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Pellizza da Volpedo, "Quarto Stato" Giuseppe Pellizza, figlio di agricoltori. Nato a Volpedo, piccolo centro della campagna alessandrina, dopo la scuola tecnica, che gli offrì i primi rudimenti del disegno e gli fece capire qual era la sua vera passione, attraverso l'intervento di alcuni conoscenti riuscì a frequentare le lezioni di Francesco Hayez, all'epoca docente dell'accademia di belle arti di Brera. Terminati gli studi accademici si trasferisce a Roma, che abbandona subito per spostarsi a Firenze. Qui incontra Fattori. La voglia di apprendere i segreti della pittura lo porta a spostarsi in varie accademie, arriva persino a Parigi nell'occasione dell'esposizione universale del 1889. Le grandi città non lo entusiasmano; Giuseppe Pellizza decide di ritornare al suo paese d'origine. Nel 1892 sposa una contadina del luogo e nello stesso anno inizia a firmare i lavori come “Pellizza da Volpedo” L’opera più conosciuta è “Quarto Stato”, ...

Adro, e se il dirigente scolastico...

Si è già scritto in merito alla vicenda della scuola di Adro e ci sono prese di posizioni distinte tra le diverse fazioni. Ora il dirigente scolastico, prende la situazione in mano e decide di eliminare i simboli leghisti che il sindaco ha voluto incastonare a mo’ di perle nella scuola. Che non siano perle di saggezza si è capito subito, tant’è che il primo cittadino cerca d’intimidire il dirigente scolastico, anzi lo minaccia apertamente e anticipa la sua volontà di denunciarlo qualora faccia togliere il simbolo per avere disatteso e vanificato la delibera dell’autorità comunale che ha legiferato l’introduzione degli spicchi di sole verde racchiuse nel cerchio. In tutta questa vicenda, c’è la possibilità di lanciare una semplice idea suffragata dalle leggi dello Stato sulla scuola ancora in vigore?, e nello specifico laddove si postula di espressività come linguaggio creativo e interazione degli alunni con l’ambiente, la cultura, la bellezza e il lavoro. Se come penso la risposta è...

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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