|
1998, "secoli" M. Iannino, coll. priv. |
C'è un gran dispiego di
energie intellettuali e economiche attorno alla figura del Cavalier
calabrese Mattia Preti. Nato a Taverna, paese situato nella presila
catanzarese ma morto, dopo aver girovagato per mezza Italia, a La
Valletta, Malta,nel 1699 dove il nostro amico buonanima pare abbia
restaurato una chiesa a sue spese per ingraziarsi il cavalierato e
lasciare testimonianza imperitura della sua maestria pittorica.
(ottenne il titolo di Cavaliere di grazia dell'Ordine di S. Giovanni
e divenne pittore ufficiale dell'Ordine dopo la decorazione di S.
Giovanni a La Valletta,1662-66, ma potrebbe anche essere una
coincidenza oppure la “prova” tangibile della sua valenza e
quindi una diceria priva di fondamenta e una malignità gratuita di
quanti affermano che Mattia sia stato un attento mercante di se
stesso).
Nulla da eccepire sulle
sue qualità pittoriche. Il suo eclettismo apparente riporta agli
effetti decorativi dei Veneti dell'ultimo Cinquecento; mentre
l'elemento figurale del suo stile è di chiara visione pittorica
Caravaggesca.
Oggi, dalla Calabria
partono i festeggiamenti per ricordare il Cavalier Calabrese al mondo
intero. Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e
Presidente del Comitato Scientifico Internazionale, il bravo e unico
prof. Vittorio Sgarbi, apriranno i lavori alle ore 16 nella Chiesa di
San Domenico in Taverna. Sarà presente l'assessore alla cultura
della regione calabria mario caligiuri e altri illustri ospiti.
Le manifestazioni dei 400
anni della nascita del pittore, informa una nota dell'ufficio stampa
della giunta regionale, partiranno da Taverna, città natale del
Maestro e si svilupperanno a Malta, Venaria Reale, Roma e Milano, con
il coinvolgimento di tutta la società e i territori regionali.
Infatti si stanno organizzando iniziative a Palazzo Arnone di
Cosenza, dove c'è una ricchissima collezione di tele di Mattia
Preti, così come a Tropea, sede dell'Ordine di Malta, a Crotone,
antico porto di approdo dei vascelli dei Cavalieri, e a Reggio
Calabria, dove, nella pinacoteca comunale, c'è la bellissima tela
''Il figliol prodigo''. E Washington, dove John T. Spike (autore del catalogo ragionato delle opere di Mattia preti stampato in occasione del terzo centenario della morte del pittore) ha allestito una mostra sul Cavaliere Calabrese, dovrebbe conferire una dimensione internazionale alle celebrazioni.
Ma qualcuno, e tra questi
il gongolante assessore che impegna ingenti fonti per le celebrazioni
pretiane, si è accorto che sono trascorsi secoli e, nel frattempo,
il pensiero, la comunicazione e il fare artistico si sono emancipati
dalle forme di indottrinamento collettivo?