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venerdì 12 febbraio 2016

Oliverio, Scopelliti e la Calabria

C'è una sorta di calma apparente in Calabria. Non si parla più delle anomalie politiche del governo regionale composto da gattopardi pescati nelle università e dai tecnici messi alla guida di importanti settori che dovrebbero dare vigore e slancio alla regione.
Non si sa più niente della vertenza aperta da Wanda Ferro. e non si capisce quanto è successo a Cosenza.
Va bene, Mario Occhiuto è andato diritto per la sua strada. Ha tagliato teste. Ha imposto la vicenda "Alarico" con una serie di iniziative molto discutibili. L'apice sta tutto nel titolo "Alarico il re di tutti". Non per essere campanilisti ma come può pensare di creare un movimento economico attorno ad una figura così controversa e ad un suo ipotetico tesoro sepolto nell'area del Busento? Persino Sgarbi ha glissato sulla questione Alarico nonostante gli agganci locali che lo sostengono e invitano continuamente sostenendo che è meglio il sogno della realtà.
A parte tutto, polemiche o teorie basate sui fatti, la Calabria e i calabresi sono fermi al palo.
Si era partiti col botto e tutti davamo Oliverio per vincente dopo le disavventure di Scopelliti ma Oliverio stesso è riuscito a far rimpiangere il vecchio sistema. almeno prima esisteva il diritto alla salute e anche ad un po' di lavoro.
Il Lavoro! anche in questo settore si fece un gran parlare: lavoro giovanile, agenzie, incentivi, sviluppo. ma gli unici soggetti ad avere trovato lavoro e incassano i soldi della comunità e quindi guadagno sono le agenzie ch raccolgono i dati per le iscrizioni all'impiego che non c'è.
insomma, tutto tace. tutti tacciono, chissa perché.

sabato 2 marzo 2013

Mattia Preti a 400 anni dalla nascita

1998, "secoli" M. Iannino, coll. priv.

Mattia Preti o del contemporaneo?
Veneriamo e ricordiamo i morti ma obliamo i vivi.


C'è un gran dispiego di energie intellettuali e economiche attorno alla figura del Cavalier calabrese Mattia Preti. Nato a Taverna, paese situato nella presila catanzarese ma morto, dopo aver girovagato per mezza Italia, a La Valletta, Malta,nel 1699 dove il nostro amico buonanima pare abbia restaurato una chiesa a sue spese per ingraziarsi il cavalierato e lasciare testimonianza imperitura della sua maestria pittorica. (ottenne il titolo di Cavaliere di grazia dell'Ordine di S. Giovanni e divenne pittore ufficiale dell'Ordine dopo la decorazione di S. Giovanni a La Valletta,1662-66, ma potrebbe anche essere una coincidenza oppure la “prova” tangibile della sua valenza e quindi una diceria priva di fondamenta e una malignità gratuita di quanti affermano che Mattia sia stato un attento mercante di se stesso).
Nulla da eccepire sulle sue qualità pittoriche. Il suo eclettismo apparente riporta agli effetti decorativi dei Veneti dell'ultimo Cinquecento; mentre l'elemento figurale del suo stile è di chiara visione pittorica Caravaggesca.

Oggi, dalla Calabria partono i festeggiamenti per ricordare il Cavalier Calabrese al mondo intero. Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e Presidente del Comitato Scientifico Internazionale, il bravo e unico prof. Vittorio Sgarbi, apriranno i lavori alle ore 16 nella Chiesa di San Domenico in Taverna. Sarà presente l'assessore alla cultura della regione calabria mario caligiuri e altri illustri ospiti.

Le manifestazioni dei 400 anni della nascita del pittore, informa una nota dell'ufficio stampa della giunta regionale, partiranno da Taverna, città natale del Maestro e si svilupperanno a Malta, Venaria Reale, Roma e Milano, con il coinvolgimento di tutta la società e i territori regionali. Infatti si stanno organizzando iniziative a Palazzo Arnone di Cosenza, dove c'è una ricchissima collezione di tele di Mattia Preti, così come a Tropea, sede dell'Ordine di Malta, a Crotone, antico porto di approdo dei vascelli dei Cavalieri, e a Reggio Calabria, dove, nella pinacoteca comunale, c'è la bellissima tela ''Il figliol prodigo''. E Washington, dove John T. Spike (autore del catalogo ragionato delle opere di Mattia preti stampato in occasione del terzo centenario della morte del pittore) ha allestito una mostra sul Cavaliere Calabrese, dovrebbe conferire una dimensione internazionale alle celebrazioni.
Ma qualcuno, e tra questi il gongolante assessore che impegna ingenti fonti per le celebrazioni pretiane, si è accorto che sono trascorsi secoli e, nel frattempo, il pensiero, la comunicazione e il fare artistico si sono emancipati dalle forme di indottrinamento collettivo?

sabato 30 giugno 2012

D'Attorre ai circoli PD, in Calabria no, in Italia sì!

le false guerre della politica italiana


La politica, intesa così, come ci è stata presentata negli anni, è una brutta bestia!
Un tempo c'erano i “buoni e i cattivi” schierati in campi avversi, tipo don Camillo e Peppone in rappresentanza della chiesa, quindi la democrazia cristiana, e i lavoratori che mischiavano la fatica all'ideologia con la speranza di un futuro migliore. In mezzo c'erano e ci sono i politicanti di mestiere sempre attenti a mischiare le carte e a non farci capire niente di come stanno veramente le cose. E mentre nel governo nazionale una strana coalizione appoggia il governo tecnico Monti, in Calabria si litiga e si grida allo scandalo se uno dell'opposizione collabora col governo regionale.
È il caso scoppiato durante l'assemblea dei circoli a Lamezia, che vede Alfredo d'Attorre, il commissario pd calabrese con delega di mettere a posto lo sgangherato partito e i suoi dirigenti in loco, proteso a bacchettare chi collabora col presidente Scopelliti, dietro nomine o altro, per lo meno questo sembra di capire. Ma ripeto, noi del volgo non conosciamo mai i fatti per come si sono svolti o si svolgono veramente. Ma sentiamo cosa dice d'Attorre alla fine di una lunga e appassionata relazione all'assemblea dei circoli: «chi sta nel Pd non dà suggerimenti a Scopelliti, né prende incarichi da lui». E anche se non fa riferimenti specifici, tanto basta per innescare la reazione di Enza Bruno Bossio: «Fai i nomi, adesso».
E D'attorre replica: «Sei troppo intelligente per non capirlo. I giornali li leggi pure tu».
Che si riferisca al marito della Bruno Bossio, il consigliere regionale Nicola Adamo?, che in queste ultime settimane si è fatto notare per una serie di “aperture” e tra queste, su tutte la questione Sorical, a favore del centrodestra che governa la Regione?

Però, continuo a non capire, perché la relazione di D'Attorre mescola temi nazionali e locali. E mentre dice che il governo Monti «va sostenuto senza far mancare i nostri contributi», per le primarie che dovranno designare il nuovo candidato premier per il centrosinistra, si dovrà tener conto dell'atto di coraggio di bersani per la prospettiva di costruire un asse con l'Udc. L'UDC?
Ecco, in questo caso non è un accordo di potere ma un patto costituente per cambiare l'assetto istituzionale del nostro Paese! Sempre secondo le motivazioni del commissario pd che ribadisce al Pd calabrese di “Aprirsi alle forze migliori della società”. Allora questo significa che … o no?
Ma il bello deve ancora dirlo e cioè che:

La fase due del partito passa attraverso alcune priorità: «Unità che non vuol dire unanimismo; unità come condizione per il rinnovamento generazionale; autonomia come capacità di autogovernarsi».

Mah non c'ho capito un cazzo!

giovedì 20 ottobre 2011

caso Reggio, pdl solidale con Scopelliti

Sul caso Scopelliti, come al solito, la politica tira fuori il meglio di sé. Gli esponenti del pdl esprimono la totale fiducia e solidarietà al compagno di partito e giù a dire un sacco di parole inutili speso contraddittorie. Fermo restando che la parola finale debba essere quella dei magistrati che stanno indagando sul caso Reggio Calabria, forse sarebbe bene che prima di esternare, i politici, facessero attenzione a quello che dicono perché dicono l’esatto contrario alle persone attente:

“«Al Presidente della giunta regionale Giuseppe Scopelliti esprimo la mia più totale solidarietà personale e del Pdl Calabrese». Lo afferma in una nota il sottosegretario all'Economia e Finanze e vice coordinatore vicario del Pdl calabrese, Sen. Antonio Gentile.
«L'avviso di garanzia - aggiunge - che oggi gli è stato notificato è solo un atto dovuto, rispetto all'indagine sul caso Fallara. Sono certo che Scopelliti distintosi per correttezza e competenza politica chiarirà la sua posizione e dimostrerà la sua più totale estraneità alla vicenda». «Scopelliti - prosegue Gentile - in quest'anno e mezzo di legislatura regionale si è contraddistinto per una politica di rigore e di risanamento proprio nel settore della Sanità, pertanto questa vicenda non interromperà il lungo e difficile lavoro che lo attende per risanare una Regione come la Calabria afflitta da antichi problemi».(ANSA).”

“Correttezza e competenza politica”. Ridicolo, per non dire allarmante! Ormai il danno c’è e su questo non ci piove! Ma, c’è da chiedersi: una persona che abbia competenza politica sarebbe stato così ingenuo e superficiale, o avrebbe chiamato tutti i componenti dello staff per rendiconti giornalieri sui lavori con le relative pezze giustificative? Senza contare che la maggior parte delle persone che hanno assistito Scopelliti al comune di Reggio ora si trovano al suo seguito in regione.
Con questo non esprimo nessun giudizio sull’operato di Scopelliti sindaco. Dico solo che le parole hanno un significato e un peso specifico non indifferente.

mercoledì 19 ottobre 2011

notizie che fanno male alla Calabria


Se ne sentiva parlare da tempo per le strade, di questo famoso modello Reggio.
Si sentiva di tutto e di più! Ma non ho mai voluto credere alle supposizioni cattive che si sentivano per strada perché, si sa, la gente parla a sproposito anche quando non conosce i fatti, e poiché, Reggio Calabria, sembrava rinata dopo il restyling che il sindaco Scopelliti ed il suo staff si erano prodigati a varare, le voci messe in giro davano la sensazione che le illazioni erano fatte per invidia nei confronti di un sindaco giovane e con le idee chiare.

Oggi purtroppo, dopo la drammatica morte della dirigente comunale reggina, dott.ssa Fallara, un’altra pagina dolorosa si apre: il presidente della regione Giuseppe Scopelliti riceve un avviso di garanzia per essere sentito su alcune operazioni di ragioneria ritenute irregolari per complessivi 170milioni di euro. Il Presidente, in una nota ai giornali si dice fiducioso e andrà a chiarire la sua posizione dai giudici.

 In evidenza, secondo alcuni, viene messa la posizione dell'ex direttore generale, l'avvocato Franco Zoccali, attuale dg della Giunta regionale, che avrebbe ricevuto nel corso degli anni, secondo questa relazione, somme per altri incarichi, anche se il suo contratto non consentiva altre maggiorazioni oltre allo stipendio. 

Insomma, Scopelliti è indagato per falso in atto pubblico!Notizia che non fa bene alla Calabria. comunque vadano le cose

lunedì 19 settembre 2011

la ricetta Scopelliti per ridurre i costi della politica calabrese

Anche in Calabria si discute del costo della politica e sembra che qui, a differenza di quanto accade a Roma, qualcosa di concreto si muove. Le idee sono chiare e i tagli da proporre pure. A noi non resta che attendere e sperare che alla fine, quando il progetto sarà in discussione nell'Assise regionale, il politichese non trasformi le affermazioni di questi giorni in ipotesi, dinieghi o peggio, in quello che fino ad ora la cattiva politica ci ha abiutati.
Le riduzioni previste nella proposta che Scopelliti e Talarico hanno portato all'attenzione della conferenza dei capigruppo che a loro volta si stanno confrontando con le forze sindacali, sono le seguenti:
Riduzione del numero dei consiglieri regionali dagli attuali 50 a 40.
Riduzione dei componenti della Giunta Regionale. Attualmente il numero massimo è di 12, compresi Vicepresidente e Presidente, a 10.


Non esiste invece un’indicazione sul numero massimo degli Assessori esterni, senza la quale ogni riduzione sarebbe vanificata. Anzi, sarebbe cosa gradita mantenere la squadra di governo tra i consiglieri eletti per una forma di rispetto nei confronti degli elettori che hanno dato la fiducia a nomi e volti candidati.

Soppressione della figura del Sottosegretario del Presidente della Giunta.
Riduzione del numero delle strutture di diretta collaborazione con i membri della Giunta.
Per il Presidente si dovrebbe passare da 6 unità a 5, per il Vice Presidente da 5 a 4 e per gli Assessori da 4 a 3. Gli addetti alle strutture devono essere scelti tra il personale di ruolo di Giunta e Consiglio. Si esclude dunque non solo la possibilità di avvalersi di collaboratori esterni alla pubblica amministrazione ma anche di quelli provenienti da uffici esterni alla Regione. L’unica eccezione rimane per il segretario particolare che può essere, anche con la nuova proposta, scelto tra gli estranei alla Pubblica Amministrazione, anche il responsabile amministrativo della struttura del Presidente della Giunta può essere di nomina esterna.

Tra i tagli proposti sono menzionati gli addetti alle segreterie particolari del Presidente del Consiglio, dei Vicepresidenti e dei Presidenti delle Commissioni e dei Gruppi Consiliari.
Per il Presidente del Consiglio il numero di collaboratori va dagli attuali 5 a 4 e per le altre figure consiliari da 3 a 2 unità. Anche in questo caso gli addetti devono essere scelti esclusivamente tra il personale di ruolo di Giunta e Consiglio Regionale ad eccezione della struttura del Presidente del Consiglio presso la quale è possibile la nomina di 2 esterni. Eliminata inoltre la possibilità per i consiglieri regionali di avvalersi dei cosiddetti collaboratori-esperti.

Le strutture ausiliarie dei dipartimenti sono ridotte da quattro ad una sola (Segreteria del dipartimento) composta da tre unità, scelte tra appartenenti ai ruoli della Giunta o del Consiglio Regionale. Inoltre, le Strutture ausiliarie del segretario generale del consiglio regionale si riducono da 4 a tre componenti. Riduzione di personale anche per l’Ufficio di Gabinetto del Consiglio Regionale (da 5 a 4 unità) e della Giunta Regionale (da 6 a 5 unità).

Altre novità dovrebbero riguardare il numero minimo di Consiglieri utile per la costituzione di un Gruppo Regionale (dagli attuali tre consiglieri si passa a cinque) e la riduzione dell’indennità di carica attraverso la modifica delle percentuali calcolate sull’indennità spettante ai membri del Parlamento nazionale. Stessa cosa si prevede per la diaria mensile. Per i rimborsi si prevede la riduzione del numero degli accessi mensili (da quindici a dieci) che dovranno essere calcolati in base alle effettive presenze e parametrando il rimborso in base alle tabelle Aci riferite ad un’autovettura di cilindrata non superiore ai 1600 cc contro i 2500cc della normativa in vigore attualmente.

Anche l’assegno vitalizio è all'esame del nuovo corso storico che prevede la possibilità di innalzare l'età anagrafica dagli attuali 60 anni a 65 anni.
Con le nuove modifiche l’assegno sarà calcolato in base al sistema contributivo. Dalla prossima legislatura è prevista anche la riduzione del 50% dell’indennità di fine mandato o, in alternativa, l'abolizione dell’assegno vitalizio.
Per i gruppi regionali si parla della riduzione delle risorse assegnate attraverso l’eliminazione della quota fissa e riduzione della quota variabile. Gli stessi gruppi sono obbligati a presentare la rendicontazione da pubblicare sul sito istituzionale della Regione.

E ancora, riduzione dei Consulenti del Presidente e della Giunta Regionale, del Presidente del Consiglio e dell’Ufficio di Presidenza. Per il Presidente del Consiglio il numero massimo è 3, per il Presidente della Giunta il numero massimo è 4 e per gli Assessori 1.
Non si prevede la possibilità per la Giunta di avvalersi della consulenza di esperti.
Riduzione del numero massimo della commissioni consiliari che dovrebbero passare dalle attuali 9 a 5, di cui 4 commissioni permanenti e 1 commissione esterna, a partire dalla seconda metà della IX legislatura. Mentre le commissioni speciali possono essere istituite con il voto dei 2/3 dei componenti del Consiglio Regionale.

venerdì 2 luglio 2010

Catanzaro, Fondazione Campanella, un rebus

Prestigiatori, maghi e illusionisti talmente bravi che hanno deciso di cambiare mestiere e fare i loro giochi di prestidigitazione nei luoghi preposti alla politica.

I prestigiatori migliori si cimentano nei conti della sanità; un comparto, quello sanitario calabrese, sorprendente!

I conti vanno e vengono! Gridati da alcuni e occultati da altri; con piani di rientro pronti ma, inattendibili perché, secondo Scopelliti, il deficit non è quantificato. E, sempre secondo il presidente della Calabria, per risanare il debito della sanità calabrese si paventa la possibilità della chiusura di due o tre ospedali. Attualmente la regione sta facendo uno studio sul territorio per capire cosa offrire in cambio ai cittadini, vale a dire se ristrutturare, convertire e diversificare gli ospedali “inutili”, tenendo presente che ci sono 11 strutture ospedaliere a rischio sicurezza.

Non ci sono, invece, chiarimenti esaustivi in merito all’esubero del personale sanitario regionale calabrese; unico dato certo è che presto 500 persone, delle 3500 in esubero, non saranno più in organico, e ci sarà un risparmio di 20 milioni di euro. Nel frattempo, la Kpmg, azienda preposta dalla regione a reperire i dati sulla sanità, dovrebbe ultimare le ricerche e fornire dati concreti.

Leoluca Orlando, presidente della Commissione d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, ha evidenziato, nell’audizione con Scopelliti, la "frequenza degli errori sanitari e il disavanzo sanitario, l’incertezza dei dati e i ritardi da record nei tempi medi dei pagamenti" della regione nei confronti dei creditori, e, sempre Orlando, ha introdotto così i lavori:
«Uno degli aspetti più gravi della situazione finanziaria della sanità calabrese è l’inattendibilità dei dati e la mancanza di una normale documentazione contabile, ma a preoccupare è anche il ritardo record nei tempi medi dei pagamenti delle aziende e pari a circa due anni, un ritardo che getta ombre e dubbi sulla correttezza dei rapporti tra fornitori e aziende sanitarie.

Si evidenzia, inoltre, un significativo importo per danni erariali, pari a 95 milioni di euro per l’acquisto di strumenti non utilizzati. E sempre inerente a spese inutili, Leoluca Orlando ha aggiunto: non possiamo dimenticare un altro caso oggetto di attenzione da parte della Commissione, ovvero la Fondazione Campanella, che da sola ha accumulato un danno erariale di circa 100 milioni di euro». Quanto al piano di rientro, approvato solo il 4 febbraio 2010, Orlando ha sottolineato la mancanza di dati definitivi, attesi per il 31 maggio e in realtà mai arrivati, e l’assenza di un piano sanitario scientificamente apprezzabile, sottolineando infine la necessità di riconversione e chiusura di molti presidi sanitari. «In una situazione grave come questa – ha concluso Orlando– la peggiore scelta è non scegliere».

Alla luce dei fatti appena esposti c’è da fare un’ultima considerazione: e il piano di rientro della giunta Loiero che fine ha fatto? Se non abbiamo frainteso, quel piano era prossimo a rimettere le cose a posto. O no?

Indubbiamente è difficilissimo gestire un territorio come il nostro, ma ciò non impedisce agli uomini la possibilità di affrontare e risolvere questioni concrete con chiarezza e trasparenza, specie in momenti drammatici come quelli contingenti, momenti che vedono l'intera nazione al collasso.

venerdì 16 aprile 2010

dieci più due i componenti della giunta calabrese


Dieci assessori, più il presidente ed il vicepresidente senza delega. Un esecutivo caratterizzato da un assoluto equilibrio territoriale tra le cinque province calabresi. Così Scopelliti si è espresso negli incontri di Roma e Calabria davanti agli esponenti politici e di governo in merito alla formazione della Giunta calabrese da formalizzare, presumibilmente, entro sabato.
Al momento, secondo i molti interrogativi posti dai calabresi, nei quali emerge la preoccupazione della presenza fisica del presidente nel capoluogo, Scopelliti ha voluto tranquillizzare quanti gli hanno chiesto espressamente quale sarà la sua residenza rispondendo così:
“Una casa a Catanzaro? Ce l’avrò, certo, ma sarà piccola ed in affitto. Stiamo valutando, in questo senso, insieme a mia moglie una serie di proposte. Una casa a Catanzaro mi serve per pernottare quando mi fermerò nel capoluogo. Mi basta, però, prenderne una in affitto. Non sto prendendo in considerazione l’ipotesi di acquistarla”.

giovedì 15 aprile 2010

Politichese, proclami populisti


Ogni qual volta ci si trova davanti ad una novità, un bivio che potrebbe cambiare la vita, tutti, indistintamente, si pongono degli interrogativi e i pochi dubbi, immediatamente esorcizzati, sono sotterrati dalle migliori attese personali; come la nascita di un figlio, l’inizio di un nuovo anno, un corso di studi, e perché no: un lavoro se pur precario, un nuovo governo e così via. all’inizio, il cambiamento è nei proclami. Le parole di buon auspicio inebriano chi le pronuncia e chi le ascolta.
Si stappa qualche bottiglia con le bollicine e… cin cin… speriamo bene!

Ieri, in Calabria, si è insediato il nuovo presidente regionale e pare che abbia le idee abbastanza chiare, stando a quanto dichiara:
''Non avrò nessuna tolleranza per i delinquenti; chi ha sottratto risorse alla mia regione è mio nemico. Il Pd e Loiero sono avversari, mentre i nemici sono la borghesia mafiosa e quelli che vogliono arricchirsi; il mio nemico è la 'ndrangheta''.

''Ogni forma d’indebita pressione che può arrivare o alcuni messaggi che non capisco o che forse riesco a comprendere - ha proseguito Scopelliti - non scuotono la mia coscienza né mi creano allarmismo. Sono una spinta in più ad accelerare il cammino. Non ci sono altre questioni che mi possano preoccupare, perché questa classe dirigente che oggi ha vinto è consapevole che bisogna andare avanti su questa strada''.
E ancora:
''Io ho una battaglia da portare avanti ed è la battaglia dei nostri figli che devono vivere in una Calabria diversa. E siccome questa è la battaglia della Calabria e dei cittadini onesti, io metterò in campo ogni sforzo utile per conseguire questo risultato. Sarà difficile, sarà impossibile, ci hanno provato in tanti e ci hanno lasciato le penne perché sono stati sconfitti. Ma questa è la motivazione vera che mi ha spinto ad assumere questo ruolo. Sappiate che tutto ciò che andrò a fare lo farò nell'interesse supremo e non di qualcuno. Non ho paura di fronteggiare quelli che in maniera subdola o in maniera molto chiara o trasparente si metteranno contro il cammino indicato dal popolo calabrese che ha fatto una scelta di vita insegnando una cosa grande alla politica calabrese. Non voglio disperdere questo patrimonio: voglio raccoglierlo e rappresentarlo nel futuro per i nostri figli''.

La riflessione iniziale porta in sé la positività della speranza che tutti noi riponiamo nei cambiamenti epocali, a prescindere da chi e quanti, nonostante i brindisi beneauguranti, non vedono mai nulla di nuovo all’orizzonte ma che comunque continuano a sperare nel cambiamento positivo forse perché nel frattempo, tra mille peripezie economiche, in ossequio alla tradizione, stappano spumante da due soldi con l'occhio proteso alla pila dei conti correnti da pagare a fine mese, accatastata lì, sul comò, in attesa di essere evasa.
Per questa gente, che è la maggioranza dei cittadini italiani, per noi tutti!, speriamo che le parole diventino fatti e non rimangano sterili proclami, si concretizzino in servizi, lavoro, per migliorare la qualità della vita e abbandonare definitivamente una sequela di pagine inutili scritte sulla Calabria e l’Italia intera.

martedì 30 marzo 2010

Giuseppe Scopelliti è il nuovo presidente della Calabria


Qualcosa non quadra: Scopelliti 60% e Loiero 30% in Calabria. Banalissimi numeri che danno contezza della decisione degli elettori di bocciare Loiero e promuovere Scopelliti a presidente della regione. Eppure il capo ufficio stampa di Loiero aveva espresso una previsione positiva che, tutto sommato ci poteva stare viste le difficoltà oggettive esistenti nel territorio calabrese.

L’enorme divario tra i due contendenti lascia intendere che neanche la coalizione ha appoggiato il presidente uscente tant’è che Scopelliti nel ringraziare gli elettori ha enfatizzato la quantità dei voti disgiunti che gli hanno permesso la vittoria incondizionata sull’avversario politico.
L’elettorato(?) ha voluto cambiare, ha acclamato con forza il sindaco di Reggio Calabria a presidente della regione.

Ora non resta che aspettare e vedere se realmente le accuse esternate in campagna elettorale si trasformeranno, nel prossimo futuro, in proposte concrete atte a recuperare i mali che secondo lui avrebbe partorito la cattiva gestione di Loiero e della sinistra.

Buon lavoro Presidente Scopelliti!

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