Viale Magna Grecia, Catanzaro. Ore 17,54.
Le macchine aumentano. È una colonna inusuale data l’ora e la
viabilità che si svolge in quel tratto di strada popolata da negozi che praticano
prezzi a buon mercato:
Una cineseria e un
grande negozio di generi alimentari sono gli attrattori principali del tratto
interessato all'incidente.
Qualcuno fa
inversione di marcia e torna indietro. I passanti chiedono informazioni. Radio curiosità
popola il bordo strada. La gente corre a
vedere. In lontananza s’intravedono ferraglie di auto, cofani all'aria e
sportelli aperti. Lo scontro è stato frontale. Violento. Inspiegabile!
Nessun segno di frenata. Nessun ostacolo ad offuscare la
visuale. Eppure si sono scontrati frontalmente.
L’ambulanza dà i primi soccorsi. Un signore anziano è sotto
le cure dei sanitari all’interno dell’ambulanza. Immobilizzato; seduto, con un
collare a protezione della cervice, farfuglia qualcosa.
Un ragazzo raccoglie gli effetti personali dal suv. Lascia lo
sportello lato guida spalancato e s’incammina verso l’ambulanza.
C’è uno spazio di almeno due metri tra le auto incidentate
ma nessuno passa tra le macerie delle auto frantumate. Qualcuno invita il
ragazzo di spostare i detriti così da potere passare e sbloccare l’ingorgo.
Ma il ragazzo è visibilmente provato.
Il suono della sirena si fa sempre più distinto: la polizia
locale delimita la zona coi coni segnaletici stradali. Anche il camion dei
vigili del fuoco arriva da lì a poco.
Solita prassi. Ma rimane inspiegabile la dinamica dell’incidente