Il servizio giornalistico televisivo fa vedere una signora di spalle, vestita e coperta come le donne marocchine. Secondo quanto traducono e dicono i giornalisti, pare sia una dipendente dell'anagrafe del piccolo paese dov'è nata Ruby.
La signora dice di essere stata contattata da due misteriosi italiani il 7 febbraio scorso
e che hanno tentato di convincerla a modificare la data di nascita sui documenti della giovane Ruby.
la funzionaria rifiuta l'ingente quantità di denaro per non finire nei guai.
Dopo la ricostruzione del tentativo di corruzione pubblicata da il Fatto Quotidiano e il racconto della donna, il presidente Berlusconi ha dato mandato ai suoi difensori e depositare una specifica denuncia all'autorità giudiziaria perché accerti la veridicità o meno della vicenda narrata da “Il Fatto Quotidiano”.
“Si ritiene, infatti, che in ogni caso si tratti di vicenda che tenda surrettiziamente a danneggiare gravemente il presidente Berlusconi che è totalmente estraneo ad ogni eventuale illecito comportamento”. Questo, il pensiero dei legali del premier, Piero Longo e Niccolò Ghedini, divulgato in una nota.
La data di nascita della ragazza marocchina è il fulcro dell'intera vicenda e, all'impossibilità di sapere con certezza quale sia quella vera, i legali di Berlusconi hanno fatto più volte riferimento per sostenere la tesi difensiva. Eppure Ruby, nella sua testimonianza, ha sostenuto che il premier e la Minetti sapessero la sua età e che, come lei stessa ha ripetuto, all'epoca dei fatti era minorenne. Stessa cosa ripetono i genitori che l'avevano affidata ai servizi sociali proprio perché si trattava di minorenne fuggita di casa.
Ma, la maggior parte dei cittadini contestano la condotta poco consona alla carica di premier ricoperta e all'abuso di potere esercitato nella vicenda, come divulgato dai mass media. Secondo una prassi comune nelle società evolute, i cittadini non cercano appigli giuridici, anzi disdegnano i cavilli costruiti per togliere dall'impaccio un uomo che volente o nolente ha i riflettori delle diplomazie mondiali puntati addosso.