Durante la mia consueta passeggiata per
le strade del Corvo, quartiere a sud di Catanzaro, uno degli
insediamenti urbani sulla destra di viale Isonzo, direzione mare, ho scattato delle
foto.
Belle immagini.
A mio avviso colgono il risveglio
della natura e lo rappresentano nel suo aspetto migliore: arbusti e
canne verdi cullate dal vento, eucaliptus vigorosi, bordure colorate.
Peccato che non si possa immortalare e condividere l'odore dell'erba
bagnata dalla brina e dei fiori, della polvere e del polline.
Tutto è un fiorire.
Anche le cicorie, (e questo è un
terreno buono, la zona di Santa Maria è rinomata per le cicorie e le
lumache), sfoggiano civettuole un bel fiore dai petali cangianti su
uno stelo legnoso e forte difficile da sradicare.
L'anarchia armonisa della natura
esprime volontà e forza. Si riappropria degli spazi. Invade strade e
marciapiedi. Cresce tra gli anfranti dei muri dei palazzi e persino
sui tetti delle case abbandonate.
La natura è risveglio vitale. È
memoria!
La natura è salute.
Il dottor Bach ha proposto, nel suo sistema, il fiore della
cicoria (Chicory) secondo Bach il fiore descrive un carattere, un
tipo umano. Ed è proprio in queste persone che il fiore può
rivelarsi più utile.Così ne parlava Edward Bach nel libro 'I dodici guaritori e altri rimedi':
Questo fiore è utile alle persone che “si prendono cura dei bisogni altrui. Tendono a prendersi cura in modo eccessivo di bambini, parenti, amici e devono sempre mettere le cose a posto. Correggono tutto quello che, secondo loro, non funziona e amano farlo. Vogliono avere sempre vicino le persone che amano”.
Questa sensibilità, peraltro ricca di positività, può avere i suoi risvolti ossessivi: possessività, eccesso di zelo, necessità di essere sempre al centro dell'attenzione.
Sarà questo il motivo? Questo è un quartiere altruista e morbosamente attaccato alle persone amate? E per non far vedere l'eccessivo zelo e mitigare l'ossessiva attenzione nei nostri confronti e in quelli che amiamo che lasciano crescere il fiore di Bach ai bordi delle strade? In attesa, lì, a portata di mano di quanti ne hanno bisogno?