CATANZARO: TERRA DI NESSUNO?
Se l'immigrato è lasciato a sé stesso.
Non è la prima volta e non sarà
l'ultima che qualche testa calda spinta dalla necessità del vivere
giornaliero faccia prepotenza a casa degli altri.
La vicenda di questa mattina, relativa
al posteggiatore abusivo che caccia un automobilista da una zona
franca qual è lo spazio libero nei quartieri cittadini, l'ho già
sentita altre volte e anche il sindaco Abramo e il Prefetto ne sono a
conoscenza perché altri cittadini hanno denunciato episodi analoghi.
È inverosimile che fatti del genere
accadano nella tranquilla e civile Catanzaro. Ed è ancora più
tragico che le “angherie” di questa gente emarginata siano
perpetrate nelle vicinanze di luoghi in cui il dolore si tocca con
mano: l'ospedale civile “Pugliese-Ciaccio”.
Chi si reca all'ospedale ha già un
pesante fardello da sopportare e non può mettersi a litigare con
gente ancora più disgraziata portatrice di dolori ancora più grandi
legate a storie disumane vissute involontariamente.
Stessa cosa vale per l'area antistante
la banca di Marina di Catanzaro, i super mercati, le farmacie.
Laddove, appunto, si svolgono attività che richiamano grandi numeri
di persone in forma di clienti e avventori.