In queste ore due notizie passano di
bocca in bocca e turbano gli animi dei catanzaresi non avvezzi ai
gesti eclatanti della microcriminalità o, forse, alle azioni di
qualche disperato stretto nella morsa dei bisogni primari dalle
ristrettezze economiche che toccano vecchie e nuove povertà.
Il tentato furto in banca nei pressi
del tribunale sventato nell'immediatezza dai carabinieri fa pensare
all'azione di due o più disperati che tentano l'assalto agli
sportelli della carime armati di taglierini, spinti da tanta
esasperazione emotiva e dai bisogni impellenti quotidiani, salvo non
si scopra siano dei teppistelli di infimo ordine mandati a intimorire
o seminare panico nella città morta.