A volte la realtà inganna! È quanto mi è successo ieri l’altro allorché, recatami negli uffici postali per versare dei pagamenti su cc, sbircio dalla porta a vetri e vedo poche persone in attesa.
Bene!, esclamo tra me, ci metterò poco, è senz’altro l’effetto ora pranzo: sono le 14,00.
Entro, pigio il pulsante e la macchinetta sputa un numero assurdo. Lo guardo. Guardo il display. Lo riguardo. Come è possibile! Il display segna 94, a me esce il 303 e qua ci sono si e no 10 persone!
È giorno di pagamenti pensione, signore… mi dice un impiegato. …molta gente viene si prende il numero e si va a sbrigare altre faccende, magari torna a casa a pranzare..
Intanto la numerazione va a rilento. L’impiegata offre un gratta e vinci in cambio di un euro alla pensionata che a stento riesce a compilare il modulo per accreditare parte della pensione sul libretto di deposito.
La vecchina risponde di non credere alla fortuna. Allora l’impiegata le chiede se ha il telefonino se lo usa molto e se vuole una sim di poste italiane convenientissima. E la vecchina: no signorì non u sacciu usara u telefoninu. Sacciu sul rispundira quando mi chiama ‘cuna figghjiu.
Dopo circa 15 minuti il display segna 98. In sala, oltre la linea che dovrebbe garantire la privacy, poche persone in attesa col numerino in mano. Un signore arriva trafelato chiedendo a che numero sono arrivati. Ho il 97! Dice categorico. E allora? Risponde piccata l’impiegata. Perché non siete rimasto qui ad aspettare il vostro turno? La discussione dura un po’. e nel frattempo le operazioni sono sospese a causa di un black out al sistema informatico.
Guardo il mio numero: A303... Circa duecento persone prima di me e qui ne vedo una decina … meglio cambiare ufficio postale!