Trovare lavoro è difficile. Intendo un
lavoro serio e dignitoso. Un'occupazione che dia senso all'essere e
al fare delle persone.
La logica attuale incentrata sul
profitto delle aziende e anche sulle risorse economiche dello Stato
condiziona le politiche occupazionali. Assistiamo a decisioni
impensabili. Solo fino a qualche anno addietro i diritti acquisiti
erano intoccabili. Le maestre e i maestri diplomati al “Magistrale”
erano titolati all'insegnamento nelle scuole primarie e
dell'infanzia. E una volta vinto il concorso, nessuno, salvo eventi
straordinari che esulavano dai conti della pubblica amministrazione,
si sognava di rimuoverli dall'incarico. C'erano da fare i corsi
d'aggiornamento. Ma questi erano e sono tutt'ora inclusi nel percorso
formativo.
La buona scuola di Renzi non ha
funzionato! Eppure sarebbe bastato un po' di lungimiranza e
comprensione. Sarebbe bastato mantenere e confermare lo stato
acquisito dei docenti vincitori di concorso. Esaurire l'iter in
vigore per ripartire in un secondo momento con le nuove regole.
Invece no!
Sembra che qualcuno goda ad emanare
sadiche decisioni nascondendosi dietro la coperta della “legge
Fornero” per quanto concerne pensioni e assistenza sociale erogata
dall'inps ma anche in altri ambiti come la scuola e il lavoro in
generale.
L'esistenza dei singoli è condizionata
dalla ricchezza materiale. I datori di lavoro impongono le loro
scelte. Per ultimo amazon che, con la scusa di “guidare” i
lavoratori all'interno dei magazzini per trovare la merce e
velocizzare il compito di ricerca” propone un braccialetto
elettronico munito di memoria, di fatto potrebbe rivelarsi uno
strumento di controllo dei lavoratori.
Intanto i “vecchi” sono messi
all'angolo. Dai 50anni in poi non c'è posto per nessuno nel mondo
del lavoro. Persino lo Stato coi vari provvedimenti definiti lpu e
lsu, voucher o buoni lavoro, ha sfruttato il lavoro dei “vecchi”
lavoratori congedati, loro malgrado, dalle fabbriche di vecchia
concezione che per stare al passo coi tempi hanno chiuso e
delocalizzato le produzioni.
La politica ha illuso. E dopo infinite
parole ha partorito anzi ha abortito le modifiche alle pensioni: APE,
APE SOCIAL coi relativi gradini e le colonne montanti.
Se lavorare è quasi vincere alla
roulette andare in pensione è utopia. Sarà per questo motivo che le
mense dei poveri sono sempre piene?